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Nel Q1 Amazon segna l'utile più grande di sempre

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Merito della redditività del cloud con Amazon Web Services e degli investimenti in più business, senza dimenticare la centralità dell'ecommerce

In una settimana difficile a Wall Street, in cui Apple e Twitter hanno mostrato segnali di sofferenza, e dopo il trionfo di Facebook, è stata la volta di Amazon. Il colosso di Jeff Bezos ha superato le attese degli analisti sulla maggior parte delle linee di business e il titolo è arrivato a guadagnare fino al 12% nell’after hour a oltre 677 dollari per azione. Merito degli ingenti investimenti effettuati nel tempo, in particolare quelli sulla divisione Amazon Web Services (AWS), che ha permesso di realizzare l’utile più grande di sempre grazie alla sua redditività. Jeff Bezos, chief executive officer of Amazon.com Inc., introduces the Kindle Fire HD tablets at a news conference in Santa Monica, California, U.S., on Thursday, Sept. 6, 2012. Amazon.com Inc. is updating its line of Kindle e-readers and tablets in a bid to stoke consumer demand as Google Inc. and Microsoft Corp. join the crowded market of machines challenging Apple Inc.?s iPad. Photographer: Patrick Fallon/Bloomberg via Getty Images Jeff Bezos Una cosa non di poco conto se si considera che Amazon è nata nel 1994, si è quotata nel 1997 e ha realizzato il primo utile nel 2003. Oggi, la società è impegnata su vari fronti, tra tutti il video streaming, la produzione originale di contenuti e i nuovi device Fire TV e Amazon Echo. Senza dimenticarci che Amazon è un grandissimo ecommerce, un portale che sta sostituendo Google nel search, con le persone che tendono a bypassare Big G quando vogliono fare acquisti.    

Amazon Web Services

Amazon Web Services è un insieme di strumenti  di cloud computing on demand che spazia dallo storage al networking, dal database ad analytics e application services fino a deployment, management e mobile, utilizzati da nomi del calibro di Unilever e Netflix. La crescita mostrata da questa unit suggerisce una grande vitalità nella domanda del mercato di riferimento nonostante una competizione serrata che vede anche la presenza di Google. screen-shot-2016-04-28-at-1-56-44-pm Nel 2016 il giro d’affari di AWS potrebbe arrivare a sfiorare i 10 miliardi di dollari. Per Amazon è una grande vittoria: la società ha speso tantissimo per diversificare le proprie attività e dopo qualche scommessa persa, AWS dimostra di poter fare soldi. Tanti soldi. Venendo ai numeri, nel Q1 AWS ha fatturato la bellezza di 2,57 miliardi di dollari, a +64% rispetto agli 1,57 miliardi di un anno prima, sopra le previsioni. Ma la cosa più interessante - sottolinea sempre TechCrunch - è l’utile operativo di AWS: 604 milioni, a fronte dei 588 del core business in Nord America. Amazon, insomma, non è più (solo) sinonimo di ecommerce. E, soprattutto, alcuni suoi asset sono più redditizi di questa attività.  

Q1 Highlights

  • Le revenue di Amazon sono state pari a 29,13 miliardi, a +22% sull’anno precedente
  • L’utile per azione è stato di 1,07 dollari, quasi il doppio degli 0,58 attesi. Nello stesso trimestre dell’anno scorso la perdita era stata di 12 cent. L’utile netto è stato di 513 milioni, contro un rosso da 57 milioni nel Q1 del 2015: un risultato più basso rispetto ad altre società che risente dei pesanti sforzi fatti da Bezos per allargare il business
  • I costi di spedizione di Amazon sono lievitati del 42% a 3,3 miliardi. La percentuale più alta mai registrata.
  • I ricavi da technology & content sono stati pari a 3,5 miliardi.
  • Le entrate internazionali valgono circa un terzo del totale a 9,6 miliardi, in netta ascesa dai 7,8 miliardi del pari periodo dell’anno scorso
  • Amazon nel 2015 ha incrementato la propria capitalizzazione del 42%

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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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