Autore: Redazione
01/02/2016

Amazon, trimestrale inferiore alle attese per colpa dell’aumento dei costi di spedizione

I ricavi crescono del 22% a 35,7 miliardi di dollari, ma non raggiungono il consensus degli analisti

Amazon, trimestrale inferiore alle attese per colpa dell’aumento dei costi di spedizione

Venerdì scorso Amazon ha annunciato risultati relativi al quarto trimestre complessivamente più che solidi, ma il titolo ha perso il 7% a Wall Street. Hanno molto deluso, infatti, gli utili registrati nell’ultimo periodo. Amazon ha registrato 1 dollaro di eps a fronte del balzo del 22% dei ricavi al nuovo record di 35,75 miliardi di dollari. Il consensus di Thomson Reuters era però per 35,93 miliardi di ricavi e, soprattutto, 1,56 dollari di utile. Nell’intero esercizio, i ricavi sono cresciuti del 20% a 107 miliardi, con 1,25 dollari di eps (il 2014 si era chiuso con una perdita per azione di 52 centesimi). Dietro alla performance deludente c’è l’aumento dei costi, in particolare della spedizione. Amazon sta, infatti, spingendo molto il suo servizio Prime che, sulla base di un abbonamento di 99 dollari l’anno (per i clienti Usa, cui i servizi premium garantiscono anche streaming di video e musica gratis), offre consegne gratuite in uno o due giorni e, per ora solo in alcune città campione (in Italia a Milano), anche in un paio d’ore. Ma tutto ciò ha un costo elevato: nel quarto trimestre è cresciuta dall’11,6% e 12,7% la percentuale dei ricavi che se ne va in spese di spedizione.