Autore: Redazione
06/07/2016

AgCom, il 28% degli italiani non ha mai navigato su internet

A riferirlo è il presidente dell’Associazione, Angelo Marcello Cardani, durante un’audizione alla Camera dei Deputati, in cui è emersa l’arretratezza in materia di digitale del nostro Paese. Meglio invece radio e tv

AgCom, il 28% degli italiani non ha mai navigato su internet

Sono stati resi noti ieri i risultati dell’annuale ricerca AgCom sulla situazione della comunicazione nel nostro Paese. Durante un’audizione alla Camera dei Deputati il presidente dell’Associazione, Angelo Marcello Cardani, ha scattato una fotografia a dir poco desolante della situazione digitale in cui versa il nostro Paese. Il lungo percorso della rivoluzione digitale Secondo quanto riportano i risultati della ricerca, il lungo percorso della rivoluzione digitale è ancora agli inizi e i benefici degli investimenti che lentamente stanno riguardando il nostro Paese non sono ancora così rilevanti. Il presidente della Camera Laura Boldrini, che ha ospitato il presidente di AgCom Cardani per la relazione, denuncia che il mancato accesso alla rete di milioni di italiani “rappresenta il volto nuovo della disuguaglianza”. Il testo sottolinea inoltre come la fase recessiva che ha caratterizzato il sistema tradizionale dell’informazione negli ultimi anni subisca una battuta di arresto. La flessione dell’1,2% nel 2015 rappresenta una nota positiva se comparata alle contrazioni degli anni precedenti.

Il mobile traina il paese

Il 28% degli italiani non ha mai navigato un solo secondo in internet e gli accessi degli abbonati sono fermi al 5,4% contro una media europea che è al 30%. A risollevare le sorti delle connessioni nel nostro Paese sono gli accessi da dispositivi mobili, smartphone in primis e tablet, con percentuali che almeno in questo caso sono in linea con le medie Ue. I ricavi da servizi dati, invece, registrano una crescita del 3,6% a 5,37 miliardi: una montagna di euro che supera ormai le entrate dai servizi voce.

La banda larga fissa ed Eni

Il vero deficit che affligge il nostro Paese è la mancanza di una banda larga fissa che non permette a tutti di connettersi a internet da casa con facilità. Un impulso in questo senso potrebbe arrivare dallo sbarco di Enel in questo comparto, ma il Garante per le Comunicazioni avverte che vigilerà sull’impatto concorrenziale che questo arrivo avrà sul settore.