Autore: Redazione
06/04/2016

Ad Fraud: automotive, largo consumo e tlc al top

DataXu descrive un fenomeno in grande ascesa, che coinvolge in modo diverso tutte le categorie merceologiche e l'intera industry

Ad Fraud: automotive, largo consumo e tlc al top

Il provider programmatic Dataxu lo scorso lunedì ha rilasciato una ricerca sulle Ad Fraud dalla quale è emerso come i settori che ne sono stati maggiormente coinvolti siano le auto, i beni di largo consumo (CPG) e le telecomunicazioni. Dai primi risultati è apparso evidente che sono stati adottati nuovi metodi fraudolenti per arrecare danno agli inserzionisti tra i quali gli impression arbitrage, gli aggiornamenti rapidi automatici e i video below the fold.

Ad Fraud: automotive il comparto più colpito

Nello specifico, il report ha evidenziato che il settore automobilistico è stato il più colpito da questo tipo di frodi nel 2015 con un tasso del 22,8%, seguito dal CPG al 18,5% e dalle telecomunicazioni al 14,8%. Seguono, a stretto giro, il settore finance and entertainment, entrambi poco sopra al 12%, il retail al 9,5% e il tech all’8,2%. L’ANA ha stimato che questo tipo di frodi quest’anno avranno un costo che si aggira intorno ai 7,2 miliardi di dollari. “Le frodi pubblicitarie sono un fenomeno in continua ascesa che rischia di contaminare l’intera catena pubblicitaria, dai partner ai clienti”, ha affermato David Shapiro, vp corporate e business development Dataxu. Il documento, inoltre, offre consigli ai marketer su come arginare le frodi pubblicitarie, come per esempio scrutare le offerte fraud - free.