Autore: Redazione
21/06/2016

Ad Blocking, in Usa la pratica crescerà ancora

Lo rivela eMarketer, per cui l’anno prossimo il fenomeno coinvolgerà 86,6 milioni di persone, circa un terzo della popolazione

Ad Blocking, in Usa la pratica crescerà ancora

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Paul Verna Ad Blocking. Queste due parole sono al centro dell'agenda di tutti gli operatori dell'industry, e promettono di rimanerci ancora per molto. Il fenomeno, infatti, continuerà a crescere a doppia cifra negli Usa. Più precisamente, nel 2016 saranno poco meno di 70 milioni gli utilizzatori di filtri anti-pubblicità, un dato in impennata del 34,4%, che sarà confermato nel 2017: +24% per 86,6 milioni ad blocker totali, circa un terzo dell’intera popolazione. Lo rivela eMarketer, che definisce gli utilizzatori di ad blocker come persone che hanno effettuato l’accesso a internet almeno una volta al mese da qualsiasi device con un sistema di blocco annunci attivato. “L’Ad Blocking è un danno per l’intero ecosistema pubblicitario, che colpisce soprattutto gli editori ma non risparmia marketer, agenzie e chiunque basi il suo business sulle revenue pubblicitarie - ha detto Paul Verna, senior analyst di eMarketer -. Il miglior modo che l’industry ha per affrontare il problema è erogare esperienze che i consumatori non vorranno bloccare.
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Ad Blocking, un affare prevalentemente desktop

L’Ad Blocking - spiega eMarketer - è un fenomeno più comune su dispositivi desktop e laptop che non sullo smartphone. Quest’anno, infatti, saranno 63,2 milioni gli ad blocker da pc e Mac contro i 20 milioni e rotti da mobile. “Il blocco pubblicitario è più diffuso su desktop e laptop perché gli schermi sono più larghi e possono contenere più annunci, come video che magari non vengono visualizzati ma hanno l’audio acceso, e sono un problema per gli utenti”, ha proseguito Verna. Non solo, l’Ad Blocking su mobile è ancora limitato perché attività del genere non sono ancora funzionali sulle app, dove gli utenti passano la maggior parte del proprio tempo mobile. Ma attenzione: un recente studio di PageFair ha individuato oltre 400 milioni di ad blocker su mobile, specialmente nell’area Asiatica mentre in USA ed Europa il fenomeno è più contenuto.
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