Autore: Redazione
29/04/2016

Il 19 maggio allo IULM si parla di mobile

Roberto Brognara organizza il convegno “Deep Impact: il mobile nell’advertising e nel retail”

Il 19 maggio allo IULM si parla di mobile

Il 19 maggio allo IULM si terrà il convegno “Deep Impact: il mobile nell’advertising e nel retail”, organizzato da Roberto Brognara, direttore scientifico dell’Executive Course in Comunicazione Mobile di IULM, e da Scuola di Comunicazione. DailyNet è media partner dell’appuntamento, che vedrà l’alternarsi di ospiti di primo piano dell’industry per fare il punto sullo stato di saluto del mobile, nell’advertising e nel retail. L’incontro è suddiviso in due sessioni: la prima, legata alla pubblicità, conterà sugli interventi di Luciano Cantoni di Google, Alfredo Coco, Mediamond, Diego Farina di Vodafone e Guido Surci, Havas Media Group. La seconda, focalizzata sul retail, può vantare ospiti come Guido Benassi, Il Gigante e IULM, Luca Pellegrini, IULM, Augusto Zumbo, Sony Mobile Communication e Massimo Calabrese di Intesa Sanpaolo, mentre le conclusioni sono affidate a Daniele Tirelli, IULM e Popai, e Alberto Vivaldelli di UPA. DailyNet ha intervistato Brognara.

Che cosa ci dobbiamo aspettare?

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Roberto Brognara

È un convegno e c’è da aspettarsi un’analisi originale ed aggiornata su come il mobile si stia riflettendo nelle due più importanti aree del marketing, quelle della comunicazione e della distribuzione. Mi risulta sia la prima volta che in Italia venga fatto in maniera così verticale, ma integrata. Nelle due sessioni monografiche, testimoni privilegiati esporranno le loro opinioni, ne discuteranno in panel e ciò che emergerà sarà raccolto e portato a sintesi da due esperti incaricati delle conclusioni. Sarà anche l’occasione per conoscere il nuovo Executive Course in Comunicazione Mobile (ECCM) che IULM, anche in questo caso pioniere, vara a partire dal prossimo ottobre.

Cosa ne pensa dell’andamento del mobile in Italia?

Stiamo osservando l’ennesima falsa partenza. Nel 2014 sembrava che il mercato, anche quello italiano, fosse definitivamente decollato. Invece, no. Gli editori soffrono in parte per un’offerta di prodotti mobile timida, ma soprattutto per una domanda, per degli investimenti e delle strategie la to maerketer ancora più timide. Ho vissuto in prima persona le stagioni delle tv commerciali e di internet e so quale e quanto importante è il ruolo che i marketer possono giocare nel consolidamento di un settore. Per un’analisi più estesa sulla situazione dei marketer italiani nel mobile, rinvio ad una recente ricerca sui 50 top spender che abbiamo pubblicato (http://goo.gl/QFbn4c).

Quale strategia consiglierebbe alle aziende per massimizzare le capacità del mezzo?

Non ho dubbi che il futuro, anche quello del mobile, sia nell’ambito del cross, integrato e sinergico a tutti i mezzi o canali di volta in volta più funzionali agli obiettivi. E credo che nel media mix il mobile dovrà avere un peso quantitativo e qualitativo molto maggiore rispetto all’attuale. D’altronde, basta uno sguardo anche superficiale ai dati per capire che le aziende non stanno puntando veramente sulla pubblicità mobile. Più che consigli, un paio di spunti di riflessione: il mobile è il sogno segreto del marketing, lo strumento che consente l’incontro di consumatore e prodotto lì dove l’acquisto si può perfezionare; la comunicazione mobile non è come quella web su un altro supporto. Anche per questo, in IULM, abbiamo lanciato un corso specialistico, che intende colmare carenze formative e preparare a tutte le opportunità di marketing che col mobile si stanno presentando. Vogliamo passare dal selfmade, al professionista della comunicazione che integra nel suo skills set vaste e profonde conoscenze mobile.

Qual è l’impatto del mobile nel retail e nel proximity marketing?

Se nell’advertising la sperimentazione (di questo si tratta!) avanza con passo incerto, affidandosi a modelli esogeni collaudati più che sviluppandone di propri, nel retail e in particolare nelle attività di proximity siamo all’anno zero. Nonostante, ancora una volta, atteggiamento dei consumatori e tecnologie siano più che mature per iniziative di rilevanza strategica, non mi risultano attività strutturali e continuative nelle grandi e medie realtà distributive. Tanti hanno l’app, ma con funzionalità limitate. Delle belle cose viste nel supermercato del futuro di Expo - ma già possibili oggi - poco o niente. E fa tristezza (professionale) constatare l’indifferenza che circonda i beacon e la realtà aumentata.

Dall’evento nascerà un ebook.

Come con il convegno, altre iniziative parallele al corso e questo ebook, è nostra intenzione promuovere cultura mobile, contribuendo nel limite delle nostre possibilità al consolidamento della comunicazione mobile come industry. L’ebook, offerto gratuitamente, raccoglierà il punto di vista di numerosi esperti, speaker del convegno, docenti del ECCM e altri, sul presente e il futuro del mobile nella comunicazione e nel retail. Non abbiamo ancora una data certa per la pubblicazione, ma non mancheremo di annunciarla non appena decisa.