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Social adv: il paradosso dell’abbondanza secondo Adglow

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La varietà di strumenti presenti nel mondo dei social rischia di disorientare le aziende. Maurizio Boneschi sales director Adglow Italia suggerisce delle soluzioni per rendere più performante una pianificazione adv

Investire sui social selezionando al meglio le possibilità che il mercato e la tecnologia mettono a disposizione. Facile a dirsi, ma non a farsi. Il paradosso dello scenario attuale è che si assiste a un proliferare di canali social che nella maggior parte degli investitori può creare confusione. La complessità si ripropone nella scelta dei formati pubblicitari più performanti e nei sistemi di tracciamento e misurazione delle attività digitali più efficaci per il business delle aziende. «Le aziende dovrebbero essere stimolate ad utilizzare i social per fini pubblicitari - spiega Maurizio Boneschi, sales director di Adglow Italia, il marketing partner specializzato nello sviluppo di soluzioni innovative di social advertising a livello globale - di conseguenza diventa determinante il nostro ruolo nell’orientare e supportare la loro azione. Da anni il nostro team di professionisti studia quotidianamente i fenomeni social, sfruttandone tutte le potenzialità.  Grazie a questo lavoro siamo la principale DSP social a livello globale in grado di offrire soluzioni tecnologiche evolute e una consulenza specifica su tutti i principali social network», ha concluso.

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A proposito dei canali social, Adglow ha individuato, al di là dei soliti noti, qualche altro strumento che si presta a veicolare efficaci azioni di adv?

 

«Vorrei spendere due parole su Pinterest che non solo sta crescendo in termini di audience con oltre 100 milioni di utenti nel mondo, ma si sta rivelando un social con una sua precisa identità. Se Facebook si è affermato come il canale dove le persone possono raccontare “chi sono”, Instagram come il luogo di espressione del lifestyle e del “chi vorrei essere” e Twitter come il canale del real time dedicato al “cosa sto facendo”, Pinterest si sta rivelando come il canale in cui esprimere “cosa voglio”, il catalogo mobile di idee dove le persone cercano e valutano ciò che desiderano acquistare guidati da Pins sempre più personali e credibili. Può diventare per le aziende un efficace canale pubblicitario per campagne di prodotto: già oggi oltre il 70% degli utenti afferma di aver conosciuto un nuovo brand o servizio su Pinterest e oltre il 90% di loro lo utilizza per pianificare un acquisto».

Maurizio Boneschi Maurizio Boneschi

Sul versante dei formati ce n’è qualcuno in grado di differenziarsi dalle inserzioni più tradizionali e allo stesso tempo di apportare un valore aggiunto agli investitori che lo utilizzano?

 

«Se la maggior parte dei formati di Facebook nascono per stimolare il consumatore a visitare il sito del cliente, il nuovo formato Canvas ha peculiarità differenti in grado di generare risultati interessanti. Possiamo considerarlo una sorta di minisito mobile in grado di assolvere a quello che dovrebbe essere il primo obiettivo di ogni attività pubblicitaria: intrattenere il più a lungo possibile le persone su di un contenuto. Attraverso il Canvas un brand può sviluppare uno storytelling articolato offrendo alle persone direttamente dal loro smartphone un’esperienza di intrattenimento tra le più immersive e coinvolgenti. Stiamo riscontrando sulle campagne dei nostri clienti che lo utilizzano ottimi tassi di engagement e i più alti tempi di esposizione a un messaggio pubblicitario, con milioni di utenti in target che trascorrono in media fino a 20 secondi interagendo sui contenuti video e le immagini offerte dai brand. Inoltre il Canvas consente di profilare rapidamente vaste audience di persone in target con il contenuto promosso dai brand, audience preziose da utilizzare per efficaci attività di remarketing».

Infine per quanto riguarda le soluzioni di tracciamento del comportamento degli utenti sul web, cosa si sente di consigliare alle aziende?

 

«Oggi oltre il 50% dei siti web utilizza Google Analytics per monitorare i dati sul traffico fornendo una serie di metriche quantitative e qualitative in grado di aggiornare i publisher e i brand sui risultati delle loro attività di comunicazione. Mentre lato social media, per esempio, le metriche di Facebook, Instragram per misurare le performance delle campagne sono specifiche di queste piattaforme. Se fino a poco tempo fa questi due mondi sembravano distanti fra loro, adesso è possibile realizzare un’integrazione. Adglow ha sviluppato una tecnologia di third party tracking che rende disponibili direttamente sulla nostra piattaforma di social advertising ADAM i tracciamenti e le metriche di Google Analytics. Questa soluzione consente di fornire ai nostri clienti, per le campagne su Facebook e Instagram, una reportistica e un’ottimizzazione sulle kpi di Google Analytics che solitamente sono utilizzate dalle aziende per misurare lefficacia di tutte le attività di comunicazione digitale. La strategia di integrazione con i sistemi di terze parti ci vede inoltre impegnati nello sviluppo di soluzioni dedicate sia al mondo degli ad server (stiamo lavorando all’integrazione di DoubleClick), sia con le principali piattaforme di crm. Abbiamo di recente realizzato una campagna internazionale per il Real Madrid su Facebook utilizzando una soluzione di integrazione del lead ad con il sistema di crm del cliente ottenendo ottime performance con una riduzione del 50% del costo per lead», ha concluso Maurizio Boneschi.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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