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Mediaset: ricavi in calo ma con un utile positivo per 74,8 milioni e raccolta in crescita del 2,2% nel primo semestre

Autore: S Antonini


Il Gruppo di cui sono a.d. Pier Silvio Berlusconi e presidente Fedele Confalonieri ha approvato ieri i risultati del periodo gennaio-giugno: bene anche l’ebit. Sulle entrate da advertising dei prossimi mesi e fino alla fine dell’anno si prevede una conferma della tendenza positiva

Ricavi in calo ma risultato netto in piena ripresa per Mediaset nel primo semestre 2017, come emerge dai dati d’esercizio approvati ieri dal CdA di cui sono presidente Fedele Confalonieri e a.d. Pier Silvio Berlusconi. Cresce la raccolta pubblicitaria in Italia, con un incremento del 2,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Complessivamente, i ricavi del Gruppo televisivo di Cologno Monzese si attestano a quota 1.845,7 milioni di euro, in calo dell’1,3% rispetto ai 1.870,6 dello stesso periodo nel 2016. Il risultato netto è invece positivo per 74,8 milioni a fronte di un “rosso” di 28,2 milioni del primo semestre dell’anno scorso, e anche l’ebit di Gruppo passa a 212,8 milioni contro i 96,1 dell’anno precedente.

Dati economici e adv Italia

In Italia, i ricavi si attestano a quota 1.337,8 milioni di euro rispetto ai 1.349,7 (-0,9%) del 2016, che beneficiava di incassi cinematografici particolarmente elevati. Bene la raccolta pubblicitaria, a quota 1.076,8 milioni di euro, +2,2% sul primo semestre 2016, che aveva registrato ricavi per 1.053,4 milioni. Successivamente, ha segnalato ieri in conference call il d.g. Marketing & Ad Operations di Publitalia Matteo Cardani, « luglio e agosto sono stati negativi per il mercato nel suo complesso, che ha sofferto la mancanza di eventi importanti come i Mondiali e le Olimpiadi, ma noi ci siamo consolidati. Settembre si mostra in linea, con una lieve positività rispetto all’anno scorso su tutti i nostri media, e migliore nella seconda metà rispetto alla prima. Abbiamo perciò una visione positiva per l’ultima parte dell’anno». Mediaset prevede quindi che nell’ultimo trimestre sia in Italia sia in Spagna l’andamento della raccolta dovrebbe confermare il trend positivo e di conseguenza influire sul conseguimento della positività anche a livello di risultato operativo e risultato netto.

Gli ascolti delle reti

Per quanto riguarda gli ascolti, nei primi 6 mesi dell’anno, le reti Mediaset confermano la propria leadership sul target commerciale 15-64 con il 34,0% di share nel day time e il 33,7% nelle 24 ore. Canale 5 è la rete italiana più vista nel citato target in tutte le fasce orarie con il picco d’ascolto in day time (16,8%). Grazie alla programmazione in arrivo e all’attivazione del Canale 20, acquistato dalla TBS a fine giugno, Mediaset si attende di consolidare e accrescere la propria audience complessiva nei prossimi mesi (vedere anche articolo a pag. 11, ndr). Per quanto riguarda invece la pay tv, si registra un calo del 2,8% dei ricavi, che passano da 308,5 milioni di euro nel primo semestre 2016 a 299,7 nel 2017.

Dati finanziari Italia

I costi operativi calano del 4,7%, da 1.156,4 milioni di euro a 1.101,4, in coerenza e addirittura in anticipo rispetto al piano Mediaset 2020 presentato al mercato nel gennaio 2017. In Italia calano dell’8,5%, con costi complessivi pari a 1.284,3 milioni di euro rispetto ai 1.403,8 del 2016. l’ebit è pari a 53,5 milioni rispetto ai -54,1 del 2016. L’indebitamento finanziario netto è passato dai 1.162,4 milioni di euro del 31dicembre 2016 ai 1.241,2 del 30 giugno 2017, con una generazione di cassa caratteristica (199,4 milioni di euro) migliore rispetto ai 152,8 del primo semestre 2016. Nel periodo sono stati sostenuti, sia in Italia, sia in Spagna, investimenti per acquisizioni e partecipazioni pari a 54,6 milioni di euro oltre a piani di buy back (53,0 milioni) e distribuzione dividendi (175,6 milioni di euro).

Risultati Spagna

Nei primi 6 mesi del 2017, in Spagna, i ricavi raggiungono 508,5 milioni di euro rispetto ai 521,6 del 2016. La raccolta pubblicitaria televisiva lorda è a quota 501 milioni di euro rispetto ai 508 dell’esercizio precedente. I costi totali sono calati del 6% passando da 371,4 milioni di euro a 349,3. L’ebit cresce a 159,2 milioni di euro rispetto ai 150,1 del precedente esercizio. Gli ascolti delle reti Mediaset España mantengono la leadership assoluta nelle 24 ore con il 30,7% di share. Telecinco si conferma rete spagnola più vista nel totale giornata con il 13,8%.

Eventi successivi a giugno

Il 25 luglio 2017 Publitalia 80 e Publiespana Sa hanno costituito la joint venture AdTech Ventures Spa, che parteciperà con il 33,3% alla start up European Broadcaster Exchange (Ebx), di cui faranno parte con quote analoghe anche Tf1 (Francia) e ProsiebenSat1 (Germania). Obiettivo dell’alleanza internazionale è l’offerta al mercato di campagne pubblicitarie video paneuropee di alta qualità capaci di raggiungere un bacino di 250 milioni di persone. L’attività della nuova società, che avrà sede a Londra, riguarderà principalmente campagne programmatic con gestione digitale automatizzata. Il 31 luglio 2017, RadioMediaset Spa ha acquisito le società RadioSubasio e RadioAut, che controllano l’emittente Radio Subasio, leader per copertura e ascolti nel Centro Italia, area geografica perfettamente complementare alle esistenti attività radiofoniche del Gruppo Mediaset, che comprendono Radio 105, Virgin Radio, R101 e la partnership con Radio Montecarlo.

Recentemente, Mediaset ha fatto un’offerta per i Mondiali 2018 in Russia e Qatar: «Siamo nel mercato - ha aggiunto il cfo Marco Giordani - e valutiamo ogni opportunità di investimento che possa migliorare la performance finanziaria. In questo caso abbiamo fatto un’offerta razionale». Stessa razionalità e senso opportunistico sono gli atteggiamenti che Mediaset terrà in occasione della prossima asta per i diritti della Serie A, sebbene Mediaset Premium abbia comunque un piano industriale senza calcio. Per quanto riguarda, invece, la vicenda Vivendi, Giordani ha confermato di aver solo letto nei giornali in merito alla partecipazione alla joint venture che potrebbe essere varata nel settore media da Tim e Canal+, rispetto alla quale «non abbiamo ricevuto alcuna offerta». Inoltre, con i francesi non c’è stato alcun incontro in merito alla causa relativa all’accordo per l’acquisizione di Premium.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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