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Adglow, tecnologia e consulenza per un social adv più scalabile

Autore:

Maurizio Boneschi


La società nel 2019 punta sullo sviluppo di una soluzione per gestire budget e contenuti su diverse piattaforme e sulla costruzione, insieme ai clienti, di modelli di advertising scalabili e sostenibili sul lungo periodo. La struttura, poi, sta consolidando la propria expertise nei segmenti fashion, luxury ed ecommerce, come racconta il Sales Manager Maurizio Boneschi

Amazon si apparecchia un posto sulla tavola dei giganti dell’advertising, Facebook è uscita da un 2018 sfidante per espandersi anche su nuovi canali, e l’eCommerce ha gettato il seme sul terreno dei social network. Anche soffermandosi su questi soli elementi, si capisce come lo scorso anno abbia rimescolato le carte dell’advertising. Cambiano le dinamiche, e con loro i bisogni dei clienti. Non è stato facile gestire le turbolenze dei social, ma chi ci è riuscito e ha trovato la chiave per individuarne i vantaggi vivrà un 2019 di grande sviluppo. Adglow è una realtà che sui social ha una profonda esperienza, dovuta ad anni di attività e a partnership strette con le piattaforme su cui lavora. DailyNet ha chiesto a Maurizio Boneschi, Sales Director della società sul mercato italiano, quali sono le aree su cui ha deciso di puntare, e quali le possibili trasformazioni future del settore. Che 2018 ci siamo lasciati alle spalle? Il 2018 è stato un anno di trasformazione, segnato da accadimenti rilevanti. L’episodio di Cambridge Analytica ha fatto riflettere sull’importanza dei social e delle informazioni che raccolgono, mentre il GDPR ha cambiato il livello d’attenzione da dedicare al trattamento dei dati. Le persone, nonostante tutto, continuano ad utilizzare le piattaforme, e infatti le utenze dei principali social sono addirittura in crescita. Ad esempio, Instagram, in Italia, ha registrato un incremento di user del 36% nell’ultimo anno. Che risultati avete ottenuto? Abbiamo consolidato la nostra expertise nei settori del fashion e del luxury, ma siamo riusciti a raggiungere ottimi risultati su nuovi settori come entertainment ed eCommerce. Per quanto riguarda quest’ultimo segmento, giovedì 24 gennaio saremo presenti a 4 eCom, uno dei principali eventi italiani sull’eCommerce, con un intervento in cui illustreremo come sia possibile incrementare le vendite attraverso un approccio full funnel su Facebook e Instagram. A livello societario invece continuiamo a crescere a doppia cifra. Ora siamo presenti in 15 Paesi, e gestiamo 700 clienti e nel 2018 abbiamo lavorato su 50000 campagne, di cui oltre 2200 in Italia. Da quale situazione parte invece il 2019 di Adglow? Dall’inizio di quest’anno abbiamo iniziato una partnership con Amazon, realtà sempre più protagonista nel mondo dell’advertising. La nostra sensibilità al tema degli analytics ci ha portato poi a raccogliere la sfida lanciata da Facebook, che alla fine dello scorso anno ha lanciato uno strumento per l’attribution, costruito per misurare l’impatto delle campagne social sui consumatori. Sulla base della vostra expertise, al momento quali sono i canali e formati più rilevanti per l’eCommerce? Quando le campagne hanno il principale obiettivo di convertire bisogna andare dove si trovano le grandi audience e una profilazione profonda. Si conferma dunque la centralità di Instagram e Facebook. Su queste piattaforme ci sono formati molto forti, capaci di dare l’impulso giusto agli utenti: mi riferisco ad esempio di Carousel e Collection Ads, che hanno al loro interno call to action e link che rimanda alla pagina d’acquisto. Un altro forte trend è quello della messaggistica. Messenger, in altre zone del mondo, è già un potente strumento di marketing, e in USA ad esempio è molto utilizzato dai retail. WhatsApp invece lo diventerà, e questo potrebbe essere l’anno giusto. Saranno le Stories ad essere coinvolte nelle logiche pubblicitarie, proprio come è avvenuto con successo ad Instagram. Cosa dobbiamo aspettarci nel corso dell’anno? Lavoreremo su due grandi direttrici. La prima percorre la strada del prodotto: lanceremo una nuova soluzione per supportare le aziende nella gestione di budget e contenuti sulle diverse piattaforme. Per i brand è sempre più rilevante mantenere il controllo delle creatività e monitorare i risultati, per ottimizzare e pianificare investimenti sostenibili. Solo così è possibile scalare in modo incrementale i risultati di social advertising. La seconda invece riguarda il rafforzamento dell’offerta consulenziale: vogliamo affiancare i clienti non solo nella pianificazione e gestione campagne, ma anche nell’analisi di insights e benchmark, e nella costruzione di modelli di attribuzione ad hoc sulla base dei dati ottenibili, applicando approcci specifici per ogni canale. E cosa accadrà al settore? La galassia Facebook resterà protagonista, proprio come lo scorso anno. Continuerà a crescere insieme all’utenza e si espanderà in nuovi territori, come quello della messaggistica, in cui l’adv sta appena iniziando a esprimere il pieno potenziale. Ci saranno però nuovi attori pronti ad occupare posizioni di rilievo nello scacchiere pubblicitario digitale. Primo su tutti Amazon.

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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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