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Mediaset: a gennaio raccolta con segno “più”; e Premium oltrepassa il tetto dei 2 milioni di abbonati

Autore: Redazione


Anche febbraio parte bene, ma la visibilità è molto bassa. «Non c’è una vera ripresa» dice il vicepresidente e amministratore delegato Pier Silvio Berlusconi, a margine della presentazione di Mediafriends

Gennaio con segno positivo per la raccolta pubblicitaria di Mediaset, e questi primi giorni di febbraio danno sensazioni positive. Lo afferma Pier Silvio Berlusconi, che aggiunge: «La visibilità resta bassissima, non si può parlare di vera ripresa». Il vicepresidente e amministratore delegato della società televisiva ha incontrato i giornalisti a margine dell’incontro tenutosi ieri a Cologno Monzese dedicato all’edizione 2016 di “La Fabbrica del Sorriso”; e ne ha approfittato per comunicare che Premium, l’offerta pay in digitale terrestre del Biscione, ha superato i 2 milioni di abbonati. Il dato è già presente sul bilancio 2015 che dovrebbe essere pubblicato a giorni. Quando arriveranno gli utili per Premium non è dato saperlo, ma «in un mercato della tv pay che ha perso il 20% circa, noi siamo in crescita su tutti i fronti, mentre i nostri concorrenti perdono abbonamenti, spesa e ricavi». Il futuro della pay, per Berlusconi, sarà caratterizzato dalla riduzione dei canali e dal potenziamento dell’offerta non lineare. «In questo ambito siamo leader - dice -. Infinity (la tv OTT del gruppo, ndr) è stata provata da 600 mila persone, mentre oltre 600 mila abbonati usano regolarmente Premium Play (il servizio on demand della pay, ndr)». L’arrivo di Netflix, tra l’altro, lungi dal danneggiare avrebbe giovato a Infinity, che appunto registra interesse crescente presso il pubblico. Sulle voci di un interesse da parte di Sky rispetto a Mediaset Premium, Berlusconi ammette che qualche contatto c’è stato, ma nulla di concreto. Con la piattaforma satellitare la concorrenza è accesa, con Vivendi invece «i rapporti sono ottimi» e sull’ipotesi di alleanze per la pay «tutto è possibile», citando proprio il presidente di Vivendi, Vincent Bolloré. Pier Silvio Berlusconi ha anche commentato le recenti operazioni in campo radiofonico: «La radio non fa numeri grandi quanto Mediaset, ma è un settore molto vivo e stiamo lavorando per realizzare a breve il nostro polo radiofonico». La tempistica è quella legata a questioni regolamentari, e per quanto riguarda il progetto la riservatezza è d’obbligo, sebbene il pensiero corra a eventuali sinergie, anche societarie, tra R101, di cui Mediaset ha l’80%, e Finelco, dove il Biscione è presente con il 19%. Sul fronte televisivo, Mediaset sta pensando a nuovi canali a target, in particolare a un canale dedicato a un pubblico maschile adulto. A questo proposito, Berlusconi commenta gli investimenti di Sky sul digitale in chiaro: «Non capisco la strategia che punta sulla pubblicità quando il loro core business è la pay, forse vogliono dare fastidio a qualche concorrente». Per quanto riguarda il web, l’operazione con Yahoo «completa la nostra cross medialità e la rende unica, oltre a porci a ridosso di colossi come Facebook e Google». Infine, sollecitato sul Governo di Matteo Renzi, commenta: «Io la sufficienza gliela do, ma più legata alla spinta e alla buona volontà manifestate all’inizio che alle cose effettivamente fatte. Anche se bisogna ricordare le grandi difficoltà che incontrano tutti coloro che governano questo Paese».


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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