ABBONATI

La7: raccolta in crescita nel semestre; palinsesti confermati in autunno

Autore: S Antonini


Il presidente ha presentato ieri la prossima stagione televisiva della rete che sta registrando forti incrementi di ascolti e share. Massimo Giletti ancora protagonista del prime time domenicale, Giovanni Floris firma per altri cinque anni; listini in aumento da settembre

Tutto confermato nel palinsesto di La7 per la stagione autunnale in arrivo, con poche, mirate, novità, come il rinnovo per cinque anni, in anticipo di un anno sulla scadenza, del contratto con Giovanni Floris, la certezza che Massimo Giletti sarà sempre nella squadra e, ancora, il rinnovo per il sesto anno dell’accordo con “Miss Italia”. L’attenzione semmai si concentra sul business pubblicitario che, a fronte di incrementi sostanziosi delle audience, ancora non riconosce investimenti in proporzione. Il presidente Urbano Cairo ha presentato ieri a Milano la prossima stagione televisiva ed elencato i risultati ottenuti dalla rete nel primo semestre: il 33% di share in più nel giorno medio, e una crescita del prime time del 46%. «C’è uno sfasamento temporale tra i risultati di ascolto e la risposta del mercato. Da settembre sappiamo che dovremo accelerare per colmare il gap» ha detto, e l’amministratore delegato di Cairo Pubblicità, Uberto Fornara, ha poi annunciato l’incremento dei relativi listini «che dovrà rappresentare proporzionalmente l’aumento degli ascolti non previsto dalle stime fatte a inizio anno».

Adv

La raccolta nel primo semestre 2018 si chiuderà con un delta positivo rispetto allo stesso periodo del 2017, mentre nei primi 5 mesi dell’anno La7 ha registrato il +2,2% sempre in confronto allo stesso periodo dell’anno precedente, unico editore tv a crescere insieme a Discovery. «Abbiamo appena concluso un roadshow in 7 città durante il quale abbiamo presentato agli investitori l’evoluzione della tv dal 2007 a oggi, che evidenzia come la quota rappresentata dai primi 7 canali sia scesa dall’85 al 57%. In questo contesto, Rai e Mediaset hanno perso share complessive, noi siamo passati dal 2,9 al 3,9% nonostante, tra l’altro, l’avvento di canali come TV8 e NOVE». Una ricerca SWG condotta su un panel di 1.000 persone rivela – ha spiegato sempre Cairo – che nelle citazioni spontanee di reti televisive senza suggerimento, La7 risulta la terza del Paese».

Urbano Cairo
I progetti digital

Cairo ha anche annunciato progetti per lo sviluppo dell’online: «In aprile, il New York Times ha registrato 94 milioni di utenti unici, CBS News 68 milioni, CNN 122. Il Corriere della Sera 2,5 milioni di utenti unici in un giorno e 9,2 alla settimana. La Gazzetta dello Sport ha 2,1 milioni di utenti unici al giorno, 5,5 in una settimana, e 7,5 milioni di pagine viste al giorno. C’è uno spazio di sviluppo incredibile che dobbiamo cogliere e sul quale stiamo lavorando con Alessandro Bompieri  e Francesco Carione (rispettivamente, d.g. news Italia e della Gazzetta dello Sport, ndr)». Anche La7.it va sviluppato, con 100/120mila utenti unici al giorno «c’è un tema legato al sito della rete» che, comunque, registra 20 milioni di browser unici, +23% nell’ultima stagione e +54% nel primo semestre 2018». La7 è leader sui social con 4,1 milioni di fan tra profili di rete e dei programmi; 511 milioni sono le visualizzazioni di post e tweet; oltre 5 milioni le interazioni (+86% nel primo semestre).

I risultati della rete

Cairo sottolinea «la stagione straordinaria, da record» appena conclusa da La7. Nel periodo dal 12 novembre 2017 - arrivo di Massimo Giletti con “Non è l’Arena” - al 17 giugno 2018, lo share del totale-giornata si attesta su una media del 3,85%, +24% sullo stesso periodo dell’anno scorso, e al 5,11% nel prime time, con circa 1,3 milioni di spettatori, +37%, e sesto canale nazionale sopra Rete 4.  Inoltre, La7 è quarta rete nazionale la mattina con il 4,43% (+17%) dalle 7 alle 9 e con il 4,63% (+16%) dalle 9 alle 12. Sui target laureati, La7 si posiziona quarta con il 7,16% (+29%) nel giorno medio e terza nel prime time con il 9,57% (+29%). Confermati i posizionamenti sul target adulti AA rispettivamente con il 6,9% (+26%) e l’8,94% (+31%). Lo scorso maggio, La7 è stata la quinta rete nazionale nel giorno medio con il 4,78% (+68%) e terza nel prime time con il 6,27%, in crescita del 79% rispetto al 2017. Insieme a La7d, che conferma lo 0,5% di share, il network raggiunge uno share nel giorno medio del 4,32% (+19%) e del 5,49% nel prime time (+32%).

Il rapporto con Enrico Mentana

Ribadendo il rapporto di lealtà professionale e amicizia con Enrico Mentana, Cairo è poi intervenuto sul progetto editoriale online di cui il direttore del Tg La7 ha fatto cenno su Facebook nei giorni scorsi: «Anch’io sento molto il tema dei giovani e dei giornalisti, ricordo che RCS Italia e Spagna danno lavoro a 3.600 persone ciascuna tra giornalisti dipendenti e a borderò, e a 1.000 tra La7 e Cairo Editore. Mentana ha sollevato il tema, credo anche cercando l’attenzione del Governo. Comunque parlandomene mi ha detto: sei il mio editore e qualunque cosa io faccia la faccio con te. In ogni caso, Mentana ha un contratto a tempo indeterminato come direttore del telegiornale».

I commenti sulle posizioni del Governo

Riguardo alle affermazioni del vice presidente del Consiglio e ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio sulla tv generalista, Cairo dice: «Non credo che sia “morta”, dato che il 60% degli italiani la guarda ancora; i canali tematici hanno forse tolto un po’ di ascolti ma sono numeri piccoli, intorno all’1% di share». E sul decreto “dignità” che proibisce la pubblicità delle scommesse online, ha aggiunto: «Sono stupito di vedere questa fermezza su un settore che rappresenta il 7% delle scommesse, ed è estremamente regolato, mentre il restante 97%, che riguarda slot machine e quant’altro non viene preso in considerazione. Se fosse per me, prenderei questo 7% e lo farei diventare il 20%».

Il palinsesto

Al netto di ulteriori novità che potrebbero presentarsi più avanti nella stagione, come un coinvolgimento di Milena Gabanelli che, però, è ancora da venire ma comunque non in autunno, il palinsesto firmato dal direttore di rete Andrea Salerno conferma quanto si è visto nei mesi scorsi. Oltre al Tg, Mentana condurrà “Bersaglio mobile” e le sue “Maratone”; in access c’è sempre Lilli Gruber con “Otto e mezzo”, la mattina sono confermati “Omnibus” con Alessandra Sardoni e Gaia Tortora, “Coffee Break” con Andrea Pancani, “L’aria che tira” di Myrta Merlino. Nel pomeriggio confermato “Tagadà” di Tiziana Panella. Il prime time schiera “diMartedì” di Floris, “Atlantide – Storie di Uomini e di Mondi” condotto da Andrea Purgatori, Corrado Formigli con “Piazzapulita”, “Propaganda Live” di Diego Bianchi in arte “Zoro” e, la domenica, Giletti con “Non è l’Arena”. A dicembre, ci saranno i “Gazzetta Sports Awards”, in collaborazione con la Gazzetta dello Sport, condotto da Giletti. Riguardo all’annunciata svolta infotainment di Rete 4, Cairo sottolinea come La7 sia consolidata in questo posizionamento mentre sul tema del contratto di servizio «abbiamo parlato con il Governo ma non ci hanno considerato, anche se continuo a non ritenere giusto che la Rai possa contare sul canone per 1,8 miliardi e contemporaneamente sulla pubblicità: in altri Paesi, le tv con il canone non hanno raccolta. Noi siamo riusciti a riportare in un piccolo utile il nostro bilancio, facendo sforzi immani e tenendo tutti i dipendenti, investendo molto, facendo qualcosa di incredibile». Cairo, inoltre, si è espresso a favore della tutela dei diritti d’autore.

Altri progetti

Per quanto riguarda un nuovo canale, come spesso ipotizzato, Cairo non esclude la possibilità anche in quanto proprietario di un multiplex «ma con tanti canali in chiaro lo spazio si è ristretto. Per fare un canale, devi essere sicuro di raccogliere pubblicità, perché viviamo di quello». Sul fronte radiofonico infine, pur essendo stato interessato in passato, «al momento non ci sono possibilità e sono contento così».


img
incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

LEGGI
img
spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

LEGGI

Resta connesso con il nostro network

Vuoi conoscere meglio i nostri prodotti? Indica la tua email per riceverli in promozione gratuita per 1 mese. I dati raccolti non verranno commercializzati in alcun modo, ma conservati nel database a uso esclusivo interno all'azienda.

Inserisci la tua mail

Cliccando “INVIA” acconsenti al trattamento dei dati come indicato nell’informativa sulla privacy