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La Lettura: 80.000 copie medie cartacee e 100.000 digitali; la raccolta al +30%

Autore: Redazione


Il supplemento culturale del Corriere della Sera chiude un anno di successi: superati i 10mila visitatori alla mostra “Il colore delle parole” e primo posto ai premi Malofiej International Infographics Awards e Kantar Information Is Beautiful Awards. In edicola la Classifica di Qualità

La Lettura, il supplemento culturale del Corriere della Sera, chiude un anno di successi, che ha visto le vendite cartacee arrivare a 80.000 copie e le digitali a superare le 100.000 copie, con una notevole crescita anche sul lato della raccolta pubblicitaria, che segna un incremento di oltre il 30% rispetto al pari periodo dell’anno precedente. Un anno segnato da grandi iniziative editoriali e prestigiosi riconoscimenti, che si conclude con la Classifica di Qualità 2017. Alla sua sesta edizione, la classifica de la Lettura premia quest’anno come migliore libro del 2017 Richard Ford con “Tra loro”, edito da Feltrinelli. Secondo classificato è il nuovo romanzo di Teresa Ciabatti “La più amata” (Mondadori); terzo “Le nostre anime di notte” (NN Editore) di Kent Haruf.  La giuria della Classifica di Qualità, presieduta da Marzio Breda, è composta da 300 membri, redattori e collaboratori de la Lettura. L’edizione 2017 vede inoltre la nascita di una nuova iniziativa: la Classifica della Traduzione, che premia la qualità della traduzione: vincitore è Fabio Cremonesi per “Le nostre anime di notte” (NN Editore).

“Il colore delle parole”

L’iniziativa si aggiunge alle tante attività che hanno caratterizzato il 2017 dell’inserto culturale del Corriere della Sera. Si è appena conclusa alla Triennale di Milano la mostra “Il colore delle parole” che ha accolto più di 10 mila visitatori. Organizzata in collaborazione con Fondazione Corriere della Sera, l’esposizione è la quinta tappa di un percorso dedicato ai diversi linguaggi che caratterizzano la Lettura e che ha visto protagonisti negli scorsi anni le copertine d’artista, le visual data, le graphic novel e i reportage fotografici. È inoltre in edicola l’Agendina 2018 con gli eventi storici e gli appuntamenti culturali imperdibili e la sezione “I luoghi de la Lettura”: una scelta dei luoghi più significativi raccontati dal supplemento.

I riconoscimenti

“In un anno di grande fermento editoriale per il Corriere della Sera, con la partenza di tanti grandi progetti, tra cui Buone Notizie e il nuovo Sette, la Lettura risalta con performance ottime, confermandosi la rivista cardine del settore e continuando a innovare un’offerta di contenuti che non ha pari in Italia - commenta Alessandro Bompieri, direttore generale News Italy del Gruppo RCS -. Siamo orgogliosi del nostro ruolo centrale nel mondo della cultura, dell’arte, dell’editoria libraria, ruolo riconosciuto anche dai prestigiosi premi ricevuti”. Il 2017 è stato infatti un anno ricco di riconoscimenti per le visualizzazioni dati de la Lettura. Il supplemento ha vinto per la miglior infografica del 2016 ai Malofiej International Infographics Awards di Pamplona, con la visual data sui foreign fighter dell’isis realizzata dagli studenti del densitydesign Lab del Politecnico di Milano (#266 del 31 dicembre 2016). Riconoscimento che è stato riconfermato con la medaglia d’oro ai Kantar Information Is Beautiful Awards di Londra.

Il 2018

“Nel 2018 investiremo sempre più sulla qualità e sulla sperimentazione, le forze propulsive de la Lettura: nuove firme, un palinsesto di eventi ancora più ricco, approfondimenti inattesi e stimolanti, per soddisfare la nostra sempre più vivace comunità di lettori - spiega Luciano Fontana, direttore del Corriere della Sera -. Grazie all’ottimo lavoro della redazione guidata da Antonio Troiano, continueremo a essere il punto di riferimento per tutti gli appassionati di libri e continueremo a sostenere con passione gli operatori del mondo culturale, gli editori, i festival e le fiere, le mostre e gli eventi culturali".

Conclude Raimondo Zanaboni, direttore generale di RCS Pubblicità: "Il supplemento la Lettura chiude un anno straordinario, che ha visto le vendite cartacee arrivare a 80.000 copie e le digitali a superare le 100.000 copie, con una notevole crescita anche sul lato della raccolta pubblicitaria, che segna un incremento di oltre il 30% rispetto al pari periodo dell’anno precedente. Viene premiata una presenza unica nel mondo editoriale italiano, presenza riconosciuta dai sempre più numerosi marchi che scelgono il nostro giornale”.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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