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Gli hacker russi hanno rubato svariati milioni agli inserzionisti video negli Stati Uniti

Autore: Redazione


Secondo White Ops sono stati creati utenti falsi e siti per una truffa online da più di 3 mln di dollari al giorno

Secondo un report pubblicato martedì scorso dalla società di rilevazione di ad-fraud White Ops una sofisticata operazione frode pubblicitaria online chiamata “Methbot” ha rubato agli inserzionisti online negli Stati Uniti più di 3 milioni di dollari al giorno. “Non abbiamo mai visto nulla di simile. Methbot eleva l’ad fraud a un nuovo livello di sofisticazione e dimensione”, ha detto Michael Tiffany, co-fondatore e ceo di White Ops. Secondo la società di rilevazione l’operazione Methbot ha usato centinaia di server negli Stati Uniti e nei Paesi Bassi per creare traffico non umano o “bot”, e fargli caricare le pagine degli annunci video dei principali inserzionisti, soprattutto quelli basati negli Stati Uniti. Hanno anche creato pagine web contraffatte progettate per far credere agli inserzionisti che i loro annunci apparivano sui principali siti web tra cui Fox News, The Economist, ESPN, CBS Sports, il Wall Street Journal e altri. Il traffico non umano Il traffico non umano non è una buona notizia per gli inserzionisti perché i loro annunci che vengono mostrati a programmi computerizzati, invece che a persone reali in grado di acquistare i loro prodotti o servizi. I sofisticati sistemi di pubblicità automatizzata rendono spesso difficile per gli investitori sapere esattamente quali spazi stanno comprando. Uno studio sempre condotto da White Ops insieme all’Association of National Advertisers, all’inizio di quest’anno, ha stimato che gli inserzionisti hanno sprecato almeno 7 miliardi di dollari all’anno su annunci online erogati a traffico fraudolento. White Ops ha detto di aver scoperto la truffa nel settembre del 2015 e di averne monitorato la sua crescita nel tempo. Nel mese di ottobre 2016, l’operazione di bot ha cominciato a crescere in modo aggressivo al punto da creare tra i 200 e i 300 milioni di false ad view al giorno. Tale livello di attività ha generato tra i 3 e i 5 milioni di dollari di inventory al giorno. “La pubblicità più costosa su internet è quella video a schermo intero su siti di marca”, ha dichiarato Tiffany, cioè quella che ha reso Methbot la truffa più redditizia di altre. Secondo White Ops sono numerose le società di ad tech coinvolte in Methbot, perché non erano in grado di verificare tutti i diversi metodi usati per vendere i propri spazi. Un aiuto alla industry Secondo Tiffany, l’azienda sta pubblicando questi risultati per aiutare i marketers e le piattaforme tecnologiche ad affrontare il problema, insieme a un elenco dei domini dei siti fake per aiutare in questo processo. “A questo punto l’operazione Methbot è così intrecciata negli strati dell’ecosistema pubblicitario che l’unico modo per disattivarla è di rendere i dettagli pubblici per aiutare le parti interessate ad agire”, dice il rapporto. White Ops vende anche prodotti software progettati per aiutare investitori, editori e piattaforme tecnologiche ad identificare ed evitare il traffico fraudolento. La metodologia della ricerca Methbot non è stata controllati da una terza parte, ma i dati e le ipotesi sono state esaminate da partner industriali e ricercatori di sicurezza, ha detto un portavoce della società. Tiffany ha anche aggiunto che non ci sono prove che Methbot sia in alcun modo collegato con l’operazione di computer-hacking contro il Democratic National Committee all’inizio di quest’anno.

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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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