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Gli “Expenditure Forecasts” di Zenith: nel 2017, lo spending globale a +4,2%, con l’Italia a +1,4%

Autore: V Parazzoli


Il nuovo report della centrale di cui è Global Brand President Vittorio Bonori ricorda che il 2016 ha beneficiato di importanti eventi sportivi. La crescita moderata nel nostro Paese è guidata dal digital

La spesa pubblicitaria globale crescerà del 4,2% nel 2017, raggiungendo i 559 miliardi di dollari. A rivelarlo è il nuovo report Advertising Expenditure Forecasts di Zenith. Si tratta di un dato in diminuzione rispetto alla crescita del 4,8% registrata nel 2016, anno che aveva tratto beneficio da investimenti pubblicitari extra, legati a eventi quadriennali come le elezioni statunitensi, le olimpiadi estive a Rio e i campionati europei di calcio. Tutti fattori che rendono più aspro il confronto per il 2017. Questi eventi avevano aggiunto circa 6 miliardi di dollari al totale mondiale del 2016; con le opportune normalizzazioni, la crescita di base si rafforzerà, invece, dal 3,6% del 2016 al 5,4% del 2017. Questa crescita è dovuta sia ad accelerazioni in America latina e nell’Europa centro-orientale, che alla forte e continua espansione nella regione Asia Pacific.
Recupero in America latina ed Europa centro-orientale
Le condizioni dei mercati nell’America latina stanno migliorando: il Brasile è riemerso dalla sua più lunga recessione iniziata dagli anni Trenta del Novecento, mentre l’Argentina sta finalmente contrastando l’inflazione e la sua economia inizia a riprendersi. Anche l’Europa centro-orientale sta prendendo velocità dopo che conflitti e sanzioni hanno colpito nel 2015 la Russia e i suoi mercati. Zenith, dunque, prevede una crescita del 4,1% degli investimenti pubblicitari in America latina quest’anno, in salita rispetto al -0,2% dello scorso anno, e si attende una crescita del 7,3% nell’Europa centro-orientale, in aumento rispetto al +4,1%del 2016.
L’Asia Pacific guida la crescita della spesa pubblicitaria mondiale
Gli investimenti pubblicitari nella regione Asia Pacific cresceranno di 30 miliardi di dollari fra il 2016 e il 2019, contribuendo per il 43% alla crescita globale della spesa pubblicitaria durante questo periodo. L’APAC, inoltre, peserà circa il 50% in più degli investimenti rispetto ai Paesi che la seguono: il Nord America, che crescerà di circa 20 miliardi di dollari (il 29% della crescita globale), l’Europa occidentale, che aumenterà di 8 miliardi di dollari (11%), l’Europa centro-orientale, che crescerà di 4 miliardi di dollari (6%) e l’America latina, che crescerà di 3 miliardi di dollari (4%). Entro il 2019 l’Asia Pacific varrà il 33,4% della spesa pubblicitaria globale, in crescita rispetto al 32,1% del 2016, costituendo più di un terzo del totale mondiale. Il mercato Asia Pacific sarà comunque più piccolo di quello del Nord America, che varrà il 36,3% della spesa pubblicitaria mondiale nel 2019, anche se il divario fra i due si sta sempre più assottigliando. Nel 2013, infatti, il mercato pubblicitario nordamericano superava di 35 miliardi di dollari quello APAC. Nel 2016, tuttavia, la differenza si è ridotta a 27 miliardi di dollari e le previsioni di Zenith prevedono scenderà a 18 miliardi nel 2019.
La crescita debole nel Regno Unito fa calare la media nell’Europa Occidentale
Il Regno Unito era il mercato che spiccava per crescita nell’Europa occidentale fra il 2011 e il 2016, crescendo a un tasso medio annuo del 7,3%, mentre il resto della regione cresceva solo dello 0,4% l’anno. Un’economia in rallentamento, però, combinata con l’inflazione in crescita, l’incertezza politica sulle elezioni a metà anno e le imminenti negoziazioni sulla Brexit sono fattori che hanno tutti contribuito a un drastico crollo negli investimenti pubblicitari del Regno Unito nel 2017. Zenith prevede quindi una crescita dello 0,9% per quest’anno, più bassa rispetto a quella del 2,4% nel resto dell’Europa occidentale: si tratta, fra l’altro, di un dato in diminuzione rispetto al 9,6% del 2016. Questa contrazione del mercato nel Regno Unito fa calare la crescita della spesa pubblicitaria nell’Europa occidentale dal 4,6% del 2016 al 2,0% nel 2017.
I commenti di Barnard e Bonori di Zenith
“L’America latina e l’Europa centro-orientale stanno migliorando le proprie performance, ma la regione Asia Pacific resta il motore principale che fa crescere la spesa pubblicitaria globale - ha commentato Jonathan Barnard, Head of Forecasting e Director of Global Intelligence di Zenith -. L’economia cinese potrebbe rallentare, anche se continua a crescere di 5 miliardi di dollari l’anno, mentre India, Indonesia e Filippine crescono comunque con tassi a doppia cifra". Vittorio Bonori “I budget pubblicitari globali stanno crescendo in modo stabile ma cauto e stanno leggermente rallentando il passo rispetto alla crescita economica complessiva - ha dichiarato Vittorio Bonori, Global Brand President di Zenith -. Dopo un decennio di taglio dei costi a partire dalla crisi finanziaria, crediamo che ora i brand debbano focalizzarsi sulla crescita legata alle revenue. La nostra ricerca mostra che i brand guardano ai dati e alla tecnologia come ai driver principali per la crescita di business, seguiti a stretto giro dalla trasformazione di business e a nuovi posizionamenti competitivi”.

Il focus sull’Italia: un 2017 a crescita moderata,  guidato dal digital

L’incertezza nel clima politico si è intensificata rallentando quindi la crescita nel mercato italiano. Nel 2016, il PIL interno è aumentato dell’1,0% su base annua e il tasso di crescita stimato dal Fondo Monetario Internazionale è dello 0,8% all’anno nei prossimi anni. Nel marzo del 2017 il tasso di inflazione ha mostrato una flessione dell’1,4% su base annua e quello di disoccupazione è rimasto stabile intorno all’11,4%. Nel complesso Zenith si aspetta che il mercato pubblicitario italiano crescerà dell’1,4% nel 2017. In particolare, i ricavi della tv continueranno il loro trend positivo, ma il tasso di crescita rallenterà dal 5,4% del 2016 allo 0,6% previsto per quest’anno. Il mezzo continuerà comunque a dominare il mercato advertising, con una quota di investimento pari al 47%. Una crescita particolarmente veloce continua a interessare i canali tematici digitali (trasmessi via satellite e tv digitale terrestre), che vedono un aumento sia di pubblico che di revenue pubblicitarie. Anche il digital continuerà a mantenersi in tendenza positiva, con una crescita del 7,4% nel 2017, spinto in particolare dagli online video e dai social media e dalla transizione al programmatic buying, che permette alle agenzie di comunicare col target in modo più efficiente. Sul fronte dei dispositivi, invece, le connessioni tramite device in mobilità (smartphone e tablet) mantengono un tasso di crescita a doppia cifra: a febbraio 2017 gli utenti unici erano 26,4 milioni, in crescita del 18% anno su anno. Quasi il 90% del tempo speso online su piattaforme mobili avviene tramite applicazioni. La radio mantiene il proprio trend positivo, cominciato nel 2015 e che si attesta al +1,0% per quest’anno. La trasformazione dall’offline al programmatic buying è ancora nelle sue fasi iniziali ma Zenith vede delle possibilità di miglioramento proprio nell’area audio, con Spotify  e il recente lancio di Mediamond Audio Exchange (MAX). Per quanto riguarda gli altri mezzi, il cinema, dopo una performance positiva nel 2016 (+6,8%), rimarrà stabile nel 2017, mentre l’affissione scenderà del 3%. Anche la stampa è destinata a decrescere ancora nel 2017 (quotidiani in calo del 6,0% e magazine del 4,9%) a causa dei cambiamenti nella fruizione del mezzo: la navigazione su internet e i social network continuano a influenzare il modo in cui gli individui si informano sulle ultime novità e un numero crescente di questi non considera più le testate stampa come prima fonte di informazione.

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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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