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Forum dell’Economia Digitale 2017: Unilever e WPP si prendono la scena

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L’intervento “La comunicazione digitale”, cui hanno partecipato i responsabili italiani delle due aziende, Angelo Trocchia e Massimo Costa, ha posto l’attenzione sul rapporto tra online e marketing, e non solo

Il Forum dell’Economia Digitale 2017 (FED) - Now is Next, l’evento dedicato al presente e al futuro dell’economia digitale promosso da Facebook e Giovani Imprenditori Confindustria, è andato in scena ieri al MiCo di Milano con un pubblico in aumento rispetto all’edizione del luglio dell’anno scorso per un totale di 4.600 registrazioni. Gli interventi sono stati davvero tanti con molteplici temi trattati dagli ospiti. In particolare dopo l’apertura di Luca Colombo, country director di Facebook Italia, e Marco Gay, presidente di Giovani Imprenditori Confindustria, si sono susseguiti numerosi personaggi del settore e non. «Fare educazione e formazione per aziende e utenti è l’intento della nostra presenza in Italia, e credo che la formula di questo evento sia far parlare di digitale, non solo da addetti al settore», ha dichiarato Colombo in apertura.

Gli ha fatto eco Marco Gay, sottolineando l’obiettivo di discutere di digitale «oltre i soliti luoghi e interlocutori». Oggi l’Italia è solo venticinquesima per digitalizzazione in Europa e le imprese non possono pensare di operare ignorando l’innovazione. «Dobbiamo prendere consapevolezza e lavorare affinché ci sia una grande industria interconnessa», ha detto. Oggi l’Italia è il terzo marchio al mondo e sono quasi 7.000 le startup innovative in grado di occupare 36mila persone: sono questi i numeri da cui si deve partire se si vuole digitalizzare il Paese. Paese che è indietro nel settore del commercio elettronico: «sono solo 40mila le imprese che vendono online contro 200mila in Francia», ha puntualizzato Marco Gay.

«Oggi abbiamo anche un’opportunità con l’industria 4.0: vale quattro punti di PIL nei prossimi tre anni, vale 110 miliardi in più di ricavi per le imprese nei prossimi cinque anni grazie alla digitalizzazione di prodotti e servizi». La sfida che emerge dalle dichiarazioni di Gay è dunque il processo di trasformazione dell’industria e dei processi produttivi verso il digitale. «Il cambiamento siamo noi, il futuro siamo noi, ecco perché Now is Next», ha concluso Marco Gay.

La comunicazione digitale: il punto di vista di Unilever

Tra gli interventi di maggior spessore c’è stato sicuramente “La comunicazione digitale”, che ha riunito Massimo Costa, country manager di WPP, Luca Colombo, e Angelo Trocchia, presidente Unilever Italia. «Ormai di digitale non si può fare a meno - ha esordito Trocchia -. E anche noi abbiamo fatto il salto nel digitale». Quindi Trocchia ha descritto alcune operazioni condotte di recente dalla multinazionale anglo-olandese particolarmente significative in ambito digitale. Trocchia è partito dal lancio di Hellmann’s, la maionese di origine americana la cui promozione è stata affidata a xister e al volto di Joe Bastianich. «Per la prima volta il lancio di un brand è stato fatto solo sul digitale, non siamo andati sui mezzi tradizionali. E i contenuti cambiavano in continuazione a seconda dei momenti della giornata», ha continuato. L’operazione è stata condotta in collaborazione con Celtra e Widespace ed è stata capace di sintetizzare il digitale con contenuti dinamici producendo un CTR del 2,4%. «La cosa importante è che il brand sta facendo presa sui consumatori italiani», ha continuato Trocchia. Quindi il manager ha parlato di Sunsilk, legando tutti i contenuti a seconda delle condizioni climatiche: «il digitale dà la possibilità di tailorizzare contenuti su condizioni meteorologiche». Infine c’è Cornetto: 10 milioni di impressioni con un CTR di 2,4. «Un successo enorme che ha fatto schizzare verso l’alto la brand equity di Cornetto». «Il digitale non è inteso più come un’attività collaterale, ma centrale di tutta la campagna sul brand», ha proseguito Trocchia.

Costa ha quindi fornito una panoramica della situazione italiana, parafrasando i fratelli Cohen: «Questo non è un Paese per giovani; e poi le grandi multinazionali hanno progressivamente abbandonato il Paese e conseguentemente l’innovazione si è un po’ persa. Noi siamo con i clienti italiani, che sono di eccellenza e profondamente manifatturieri», ha affermato. E per chi fa attività manifatturiere non è facile comprendere le dinamiche del marketing né conciliarle con le operazioni di comunicazione. WPP è oggi il primo cliente al mondo sia di Facebook sia di Google.

WPP è anche tra i primi player nel M&A: «le aziende italiane hanno ancora dimensioni troppo piccole per essere appetibili: ci vorranno altri due anni». Per essere un target di mercato, le startup, secondo Costa, devono fatturare sui 15 milioni con un profitto, da almeno tre anni, del 15%. «In generale, accompagniamo i clienti nel percorso di digitalizzazione. Però il management delle aziende deve gestire il digitale e investire in professionalità».

«La situazione italiana ha un grandissimo potenziale, con un cambio generazionale molto forte e un gap molto marcato non più solo tra nord e sud ma anche tra generazioni, e donne/uomini. Il digitale sarà una opportunità di una generazione nuova, ma che non ha un contatto con quella 55-60», ha concluso.

Quindi è stata la volta di Colombo, il quale ha voluto dare una visione positiva, accennando alle eccellenze italiane, in particolare le PMI. Il manager ha citato Pescaria e Velasca, che è partito come ecommerce di scarpe e oggi ha aperto dei punti di vendita fisici. «Come Facebook siamo fortunati perché arrivano tanti e buoni stimoli».


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Wpp

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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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