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Contactlab, vendite online moda e lusso, in rete il 30% in più dei prodotti

Autore: Redazione


La sigla annuncia l’uscita dell’edizione FW 17/18 della settima edizione dello studio The Online Offer Dive & Pricing Landscape

Contactlab annuncia l’uscita dell’edizione FW 17/18 della ricerca The Online Offer Dive & Pricing Landscape, ormai alla settima edizione, che compara e valuta l’ampiezza dell’offerta online dei prodotti dei 18 maggiori brand del soft-luxury e ne mappa il posizionamento di prezzo nel mercato americano; il tutto comparato con i precedenti due anni. Format rinnovati e nuovi abbonamenti A partire da questa ricerca, le analisi di Contactlab dedicate al mondo Fashion & Luxury si rinnovano completamente nel formato grafico e nella modalità di acquisto: da oggi sarà infatti possibile sottoscrivere un abbonamento (http://bit.ly/contactlab-membership-fashion) annuale per ricevere più di 20 pubblicazioni di approfondimento. La sottoscrizione permette anche di accedere alla community esclusiva di rappresentanti delle aziende del fashion, di partecipare a Executive dinner a porte chiuse con il management di queste aziende ed esperti del settore, e a periodici incontri di analisi dei report. Ci sono anche ulteriori vantaggi come condizioni speciali sull’acquisto dei Premium Report completi ed analisi ad hoc basate sulle metodologie di Contactlab per confrontare le proprie performance digitali. Più prodotti in vendita online, entry price più alti, borse determinano esclusività del brand Analizzando nel dettaglio la ricerca The Online Offer Dive & Pricing Landscape si notano rispetto agli altri anni alcuni comportamenti differenti da parte dei brand, in particolare su alcuni aspetti dell’offerta di prodotti online: l’offerta a catalogo visualizzabile online e il numero di prodotti acquistabili sono cresciuti del 30%, contrariamente agli anni passati; in particolare si fa notare la crescita dell’offerta online nell’ultimo anno di Hermés (+33%), Gucci (+25%), Dolce&Gabbana (+172%), Prada (+84%) e Brunello Cucinelli (+177%) Categorie con maggiore crescita Le categorie di prodotto su cui c’è la maggior crescita di prodotti disponibili per l’acquisto online sono il Ready-To-Wear (+60%), le scarpe (+34%), i gioielli (+44%) e gli accessori per la casa (+32%); la categoria Ready-to-Wear è ormai venduta online da tutti i brand del panel; gli “entry price”, ossia i prezzi più bassi di acquisto sono cresciuti del +14%, i prezzi mediani e i prodotti più cari sono aumentati dell’’8%; le borse rimangono la principale vera categoria differenziante per determinare l’esclusività di un brand, con entry price superiori ai 1000 dollari per molti marchi; gli accessori continuano a essere prodotti aspirazionali, con prezzi intorno ai 200-300 dollari La mappatura alla base dello studio I modelli mappati per effettuare la ricerca sono circa 44.000, per ognuno dei quali è stata indicata la descrizione, il prezzo, la disponibilità, il genere, la categoria e la sotto-categoria; gli item sono stati aggregati in un database che ha dato origine a 80 tavole comparative, che analizzano in dettaglio aspetti dell’offerta come la dimensione, l’architettura dei prezzi, gli “entry price” e quelli più alti, i prezzi mediani, le strategie di posizionamento dei prezzi e molto altro. Primi approfondimenti in uscita Il primo approfondimento, che farà parte della nuova sottoscrizione, è una sintesi delle principali evidenze emerse da questo report, ed è disponibile gratuitamente su https://goo.gl/D3gZQW. Seguiranno poi due pubblicazioni dedicate al mondo borse e scarpe riservate agli abbonati: un preziosissimo aiuto per monitorare i competitor e prendere spunto dalle strategie di vendita dei brand del Fashion&Luxury più importanti a livello mondiale. Le strategie e il posizionamento dei prezzi I prezzi di ingresso del RTW crescono del 9%, così come dei prodotti per bambini (+21%) e i gioielli (9%); sono stabili le borse, le scarpe, gli accessori e i SLG. I prezzi più alti invece si trovano tra gli accessori per casa (soprattutto Hermés), gli occhiali e i gioielli, entrambi aumentati rispetto allo scorso anno. Nella borsa l’esclusività di un brand Le borse rimangono la principale categoria differenziante per determinare l’esclusività di un brand, con entry price superiori ai 1000 dollari; si distinguono in questo campo Hermès, Prada, Louis Vuitton e Gucci. Anche le scarpe sono differenzianti ma solo per alcuni brand come Brunello Cucinelli, Dolce&Gabbana, Valentino e Saint Laurent. Architettura dei prezzi Mettendo a confronto l’architettura dei prezzi di ciascun brand si notano forti differenze: per esempio Hermès con un imprint molto esteso, mentre Tod’s molto concentrato dei prezzi; in più, tutti aprono la loro offerta con entry price aspirazionali anche molto bassi (si va dai 24 dollari per uno smalto di Burberry o per un paio di calzini di Ermenegildo Zegna) per raggiungere vette decisamente esclusive, come i 34.000 dollari per una borsa di Gucci, i 5.850 per degli occhiali di Dolce&Gabbana o 301.400 dollari per un collier di Hermés.  

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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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