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Site by Site: 2019 all’insegna della “digital investigation”, il nuovo concept che guida l’agenzia verso l’innovazione

Autore: Redazione

Nicola Bruno


Fondata nel 2004, festeggia quest’anno i suoi primi 15 anni di vita con tantissime novità, da un nuovo software per la voice search a una collana di libri di settore ispirati al romanzo giallo. Una panoramica su questi e gli altri progetti nell’intervista a Nicola Bruno, ceo e co-founder

di Anna Maria Ciardullo
Site by Site - digital.together. - è un’agenzia di digital marketing specializzata in progetti di innovazione strategica. Fondata nel 2004 da Nicola Bruno e Alberto Baracco, è associata IAB e certificata Google Premier Partner, e attiva sul mercato italiano con tre sedi, Padova, Milano e Pordenone. Nel 2018 ha chiuso le attività con un giro d’affari di 2,3 milioni di euro. Quest’anno, dunque, l’azienda festeggia i suoi primi 15 anni di vita e, per l’occasione, ha in cantiere numerose novità, a partire dall’apertura di una nuova sede operativa a Padova, fino ad un inedito concept “digital investigation”, che guiderà l’operato del team affiancandosi alla vision già consolidata dell’agenzia, e da cui dipende anche il suo nome; Site by Site.
Sito dopo sito, passo dopo passo
L’insegna è omologa, infatti, di “step by step” ossia basata su un metodo di lavoro costruito sullo scambio continuo di competenze e informazioni, sull’aggiornamento costante e studiato per raggiungere obiettivi concreti e realizzabili. «Per ottenere risultati di eccellenza, la nostra agenzia mette al centro le persone, privilegiando un approccio di tipo orizzontale al lavoro, fatto di team di persone e non di individui con un team, sia internamente sia nei rapporti con il cliente - spiega a DailyNet il ceo e founder, Nicola Bruno, in un’intervista - si tratta di una sorta di manifesto che guida il nostro operato fatto di trasparenza, di amore per il proprio lavoro e di mantra come “dici ciò che pensi e fai ciò che dici”. Nel 2019, infatti, continueremo a investire nell’ampliamento dell’organico dove prevediamo di aggiungere cinque risorse in più oltre a inaugurare un nuovo reparto più focalizzato sulle attività creative». Tale approccio ha premiato l’agenzia anche in termini di portfolio clienti, sul quale Site by Site registra bassissime percentuali di turnover e, tra gli altri, vanta nei progetti di successo nomi del calibro di Miele, B&B Italia, Calzedonia, Booking.com, Banca Intesa, Reebok e tanti altri.
Nuovo concept operativo
Portare innovazione nel mondo del digital marketing è uno degli obiettivi di chiave del 2019 per l’agenzia, che vuole partecipare da protagonista all’evoluzione in atto nel settore del digitale e da cui nasce, appunto, il concetto di “digital investigation”. «L’inedita direzione che intendiamo prendere quest’anno nasce da un’attenta osservazione del mercato e delle esigenze dei nostri clienti, oltre che da un vero e proprio senso di responsabilità culturale. Le aziende, oggi, non vogliono più guardare al presente come fonte di ispirazione per le loro strategie, ma si aspettano che queste vengano già proiettate in un futuro prossimo, che noi come agenzia dobbiamo essere in grado di prevedere e cavalcare. Per questo, parliamo di approccio investigativo, poiché mira a offrire soluzioni innovative capaci di anticipare i trend e non solo di seguirli, basato sulla ricerca e sulla sperimentazione di novità e sulla stimolazione di una mentalità agile e reattiva votata al problem solving. Strategica per il raggiungimento di tali obiettivi è anche la nostra partnership con IAB Italia».
Tre aree di servizio
La strategia di Site by Site si compone di tre passaggi fondamentali, che riassumono a grandi linee il modo in cui sono processate le richieste dei clienti, di qualsiasi dimensione, per ottenere i migliori risultati di business. Si parte da una fase di ascolto e di analisi del cliente, che l’agenzia definisce “WeThink”, per capire il mercato in cui opera, il target di riferimento, le reali esigenze e così via, fino a giungere a un pensiero strategico su misura e delineare gli obiettivi da raggiungere. La seconda fase è di strategia vera e propria (“WePlan”) cruciale, perché è quella dove le idee diventano progetti e si tracciano già in modo chiaro elementi come pianificazione, tempistiche e operatività. Infine, “WeAct” ossia la fase di digital marketing puro in cui tutte le fasi pianificate vengono realizzate (SEO, analytics, UX, search, programmatic, social management e così via) e infine, misurate in base ai risultati ottenuti.
Anima IT e da trend setter
Site by Site si distingue anche per avere un’anima tech, l’agenzia cura infatti anche numerose attività di progettazione e gestione tecnologica, sia per la realizzazione di software proprietari, sia per progetti trasversali di information technology. «Nel 2020, il 50% di tutte le ricerche online saranno vocali (Fonte: Comscore) e circa il 30% delle ricerche avverrà senza l’uso di un monitor (device ottici) per questo, abbiamo già in atto vari progetti di voice branding (coniato in seno all’agenzia stessa) e a marzo lanceremo già una prima case. Uno in particolare è un'applicazione di ricerca vocale completamente autonoma nell’apprendimento dei contenuti e nell’interazione con le persone, integrabile in ogni sito web. In un e-commerce, per esempio, potrebbe consigliare il prodotto più indicato a delle esigenze specifiche, proporre accessori correlati, comporre il carrello ed inviare il link alla mail dell'utente interessato, fino all’acquisto finale. In generale sarà utile per delineare le nuove identità aziendali all’interno delle pagine web e per soddisfare al meglio la richiesta di voice search». Un altro interessante progetto proprietario in fase di sviluppo è una sorta di gioco in scatola, pensato per fare brainstorming in modo inedito, ossia attraverso la costruzione di experience maps che aiutino a disegnare strategie più fresche e ad aprire la mente utilizzando meccanismi spontanei. «Amiamo il nostro lavoro e vogliamo divertirci insieme ai nostri clienti e stakeholder - commenta ancora il Ceo – nella seconda parte dell’anno questo gioco sarà integrato anche da un software applicativo, che permetterà di monitorare il customer journey e trasferire le idee in una dashboard vera e propria».
Altri progetti in cantiere
Un altro trend individuato dall’occhio investigativo di Site by Site è quello dell’Employee advocacy molto diffuso soprattutto in USA e in Francia. Si tratta del coinvolgimento dei dipendenti all’interno della comunicazione corporate dando loro la possibilità di condividere contenuti aziendali creati per fare brand awareness sulle proprie piattaforme social (LinkedIn e Facebook) utilizzando un sistema di gamification a premi, capace dunque non solo di coinvolgerli, ma di accrescere la community e incentivarli a diventare veri e propri ambassador dell’azienda per la quale lavorano. «Stiamo sviluppando questo prodotto con un’azienda specializzata in questo settore, Advocatively, secondo le statistiche, tale sistema di employee advocacy, consente di aumentare i tassi di condivisione dei contenuti da parte dei dipendenti - secondo Edelma Barometer, infatti, il 30% dei dipendenti dichiara di vedere positivamente l’advocacy verso l’azienda e, quando il dipendente ritiene di lavorare in un’eccellenza, questa percentuale sale fino al 70%. Siamo molto fiduciosi che questo trend possa presto prendere piede anche nel nostro Paese», continua Bruno. Ma le novità del 2019 non finiscono qui. L’agenzia è al lavoro anche sulla stesura di una collana di libri di settore, ispirati al romanzo giallo - che fanno seguito, ancora una volta, al nuovo approccio di digital investigation - in uscita intorno al 20 marzo e per i quali c’è in cantiere anche l’idea di collaborare con veri scrittori del genere. Infine, è prevista l’organizzazione di una serie di eventi tematici, i Customer JournDays, che entro il 2020 potrebbero diventare un unico grande evento dove invitare anche i grandi player del settore per condividere il proprio know-how con i partecipanti. Al netto delle novità, che potrebbero regalare sorprese inaspettate, l’azienda punta a consolidare il suo giro d’affari quest’anno intorno ai 2,8 milioni di euro.

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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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