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Commanders Act annuncia l'inizio di un nuovo ciclo di innovazione

Autore: Redazione


Gli sviluppi dell'ecosistema e delle aspettative dei clienti in materia di gestione e utilizzo dei dati invocano una trasformazione delle tecnologie per garantire la continuità del marketing digitale

Commanders Act, editore di una piattaforma di marketing cookieless, traccia un bilancio degli ultimi dieci anni e annuncia il 2022 come un anno cruciale in materia di innovazione sul mercato dei dati. Le successive trasformazioni del panorama, in particolare l'inasprimento delle normative e delle prassi in materia di raccolta e utilizzo dei dati, hanno generato nuove sfide e nuove esigenze per le organizzazioni. Consapevole del forte impatto di questi recenti sviluppi sulla continuità e sulle prestazioni delle campagne marketing, nonché della crescente propensione delle organizzazioni nei confronti di tecnologie più efficaci e più convergenti, Commanders Act dà il via a un nuovo ciclo di innovazione, offrendo ai suoi clienti la capacità, tramite una nuova piattaforma, di riprendere il controllo e di alimentare le loro campagne con dati arricchiti e trasformati, in modo da creare più valore. Ad blocker, cookie, consenso: in che modo questi ultimi dieci anni hanno stravolto l'ecosistema digitale

L’evoluzione

Dalla sua fondazione nel 2010, Commanders Act ha sempre avuto l'ambizione di permettere ai team professionali di prendere il controllo dei dati, in modo da consentire loro di acquisire l'autonomia necessaria alle loro prestazioni. Per quasi dieci anni, la società ha così accompagnato i clienti nello sviluppo della loro maturità digitale, fornendo le competenze e gli strumenti di cui avevano bisogno per strutturare le loro campagne digitali e per definire e attuare una strategia efficace di gestione dei tag, al fine di guadagnare agilità e aumentare le prestazioni. Le ultime stagioni sono state contrassegnate da una parte dall'aumento di potenza dei dati come fattore determinante ai fini della performance, dall'altra dalla comparsa di nuovi vincoli in materia di raccolta e utilizzo dei dati stessi. L'ecosistema digitale è stato notevolmente indebolito dalla diffusione degli ad blocker, dalla dichiarazione di guerra dei browser ai cookie di terze parti e, ovviamente, dal GDPR e dalle nuove regole in materia di raccolta dei consensi. "Nel 2010, avevamo i dati ma non sapevamo come gestirli in modo efficace; oggi, sappiamo come gestirli, ma ne abbiamo sempre meno" osserva Michael Froment, Ceo e cofondatore di Commanders Act. "Ora, le performance aziendali non possono prescindere dalla capacità di gestione dei dati. La questione che si pone oggi è sapere come garantire la continuità del marketing digitale all'interno di un ecosistema cookieless, sempre più vincolato e vincolante".

Far convergere metodi e tecnologie

L'accelerazione della digitalizzazione, associata alla trasformazione del mercato, ha creato nuove aspettative da parte delle organizzazioni europee. Le questioni relative alla governance dei dati, alla protezione dei dati personali, all'agilità dei team o all'impatto delle performance sull'esperienza utente, costituiscono oggi argomenti critici. "Questi temi esistevamo già dieci anni fa, ma hanno acquisito una maggiore importanza, in particolare per il rilancio della crescita dopo due anni di crisi sanitaria", spiega Michael Froment. "Le organizzazioni sono più mature a livello digitale e, mentre prima i team professionali, IT e legali erano spesso in contrasto tra loro, oggi si stanno rendendo conto della necessità di far convergere obiettivi, metodi e strumenti". Le organizzazioni hanno bisogno di un approccio tecnologico omogeneo, industrializzato e quindi più efficace, per consentire ai loro team professionali di raccogliere e gestire più dati e, al contempo, di essere allineati con le realtà e i vincoli dei team IT e legali. L'obiettivo è aumentare le performance delle campagne digitali e, in ultima analisi, migliorare i risultati aziendali.

Un nuovo ciclo di innovazione tecnologica

È questa analisi retrospettiva e introspettiva che ha portato Commanders Act a reinventare la sua offerta di servizi. Risultato: una nuova piattaforma tecnologica su cui convergeranno tutte le competenze di Commanders Act. "Le nostre aree di competenza e i nostri perimetri funzionali restano quelli del 2010, ma si trasformano in virtù delle nuove tecnologie, dei nuovi standard del mercato e del cambiamento dell'ecosistema", afferma Michael Froment. "Questa nuova piattaforma segna l'inizio di un nuovo ciclo di crescita e innovazione, che segue l'evoluzione del mercato e dei nostri clienti, e offre nuove opportunità nell'ambito della raccolta e dell'arricchimento dei dati, al fine di trarne più valore a livello di business. Si tratta di una rottura sul piano tecnologico ma, al contempo, della continuità della nostra promessa". Questo cambiamento di metodo si traduce inoltre in un mutamento di identità visiva, che rispecchia sia il rinnovamento tecnologico intrapreso da Commanders Act, sia la continuità delle competenze e dei valori incarnati fin dalla sua creazione. Attraverso una nuova veste grafica, un logo rinnovato e un nuovo sito web, Commanders Act adotta un'identità più moderna.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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