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Sport online in Europa: continuano i momenti difficili. I dati di Comscore

Autore: Redazione


Il nuovo articolo analizza il consumo di sport online nella regione EU5. Sono incluse statistiche per Francia, Germania, Italia, Spagna e Regno Unito. Il nuovo snapshot considera i siti che offrono notizie sportive, riviste sportive, siti di livescore, fantacampionati sportivi e altri siti relativi

Le ultime settimane hanno visto un nuovo proliferare di gare, sfide e concorsi a tema sportivo, tra colleghi d’ufficio e ambienti domestici, in tutta la regione EU5. Nonostante l'entusiasmo per l'inizio del campionato europeo di calcio, il mondo dello sport continua a vivere tempi difficili: senza considerare la pandemia globale che ha interrotto molte attività sportive e ricreative in tutto il mondo, la portata dei siti e delle app di digital sport all'interno della regione EU5 è generalmente rimasta statica fin dal primo trimestre del 2020, quindi anche prima che il Covid prendesse il sopravvento sulla vita quotidiana di tutti. Durante la pandemia, i fan occasionali di sport e tornei di fantacampionati, devono essersi allontanati da queste attività anche a causa dello spostamento “a porte chiuse” delle manifestazioni sportive più famose. Questo fenomeno, combinato con l’interruzione completa di alcuni sport minori, ha comportato una riduzione dell’offerta di contenuti sportivi nei primi 3 mesi del 2021 in tre Paesi dell'UE5. Ecco il momento attuale secondo i dati di Comscore.

Ma in Spagna e Italia…

Ma ci sono due eccezioni a questa regola: la Spagna, dove i contenuti sportivi si avvicinano al 90% dell'audience digitale totale, e l'Italia, che è in aumento di 6 punti percentuali rispetto all'anno precedente. Spagnoli e italiani hanno visto nello sport una valida fuga dalla realtà, pur nel dramma imprevedibile del lockdown. Una tendenza sicuramente resa più comprensibile anche dal fatto che in entrambi questi Paesi, da sempre molto amanti dello sport, hanno avuto recentemente luogo tre le più appassionanti sfide degli ultimi anni in importanti campionati maschili: in Spagna L'Atlético Madrid ha posto fine al dominio di El Clásico dopo 6 stagioni di seguito, così come in Italia l'Inter ha interrotto un decennio di vittorie della Juventus nel Campionato di calcio Serie A. Le audience digitali sono rimaste attive proprio perché non si sono ripetute le solite dinamiche e risultati. Il 2021 sarà caratterizzato da un’estate di sport con eventi come le Olimpiadi di Tokyo e i già citati Europei di calcio che in corso di svolgimento dopo un anno di attesa, pronti a catturare pubblico e fan con gare dall’esito spesso imprevedibile. Le audience in Italia e nel Regno Unito si spostano molto sull’ambiente digitale alla ricerca dei contenuti sportivi. Ci sono rispettivamente 13 e 14 siti o app sportivi che raggiungono oltre il 5% del pubblico digitale totale. I costi molto elevati dei diritti di distribuzione sportiva impediscono la formazione di un canale unico che possa rispondere alle esigenze di contenuti sportivi di tutti. Inoltre, questi diversi gradi di frammentazione riflettono anche un’estesa varietà di configurazioni da Paese a Paese: nel Regno Unito, per esempio, esiste un elenco di eventi sportivi che hanno l’obbligo di essere disponibili per il pubblico sulla tv in chiaro. I visitatori più fedeli di uno specifico sito sportivo potrebbero essere costretti a ricorrere ad altre piattaforme per alcuni eventi: Sky Sport, canale via cavo privato e la principale entity sportiva nel mese di aprile 2021 nel Regno Unito, è una delle principali destinazioni per i contenuti calcistici grazie anche alla sua influenza storica nella fondazione stessa della Premier League. D'altra parte, le ultime notizie sul rugby sono accessibili sul sito web di BBC Sport.

Il pallone e le sue pause

Il calcio è lo sport dominante in tutta Europa, come risulta evidente dai dati: la stagionalità del consumo sportivo digitale segue la stagionalità delle manifestazioni calcistiche. Da febbraio a maggio e da agosto a dicembre nella regione EU5 si rileva la quantità maggiore di minuti spesi su contenuti sportivi, rispecchiando esattamente le stagioni dei vari campionati di calcio europei. L’ultimo picco “fuori stagione” si è rilevato nel giugno 2018 in concomitanza con la Coppa del mondo che si è svolta in Russia in quel periodo, con quattro dei Paesi dell'UE5 sintonizzati. I consumi registrano variazioni tra Paese e Paese anche in conseguenza delle differenti pause invernali dei campionati di calcio: Germania e Francia hanno le interruzioni dei campionati in gennaio, ciò significa che la durata di base dell'attività sui contenuti sportivi è sempre leggermente inferiore a inizio anno a causa delle settimane di pausa. Al contrario, la pausa calcistica spagnola è durante il Natale, quindi il consumo di contenuti a gennaio è di quattro settimane piene (mentre luglio e dicembre sono registrano dati veramente inferiori alle rilevazioni standard). Nel Regno Unito non esiste una pausa invernale e si segnala un leggero picco nel consumo sportivo ogni agosto, in concomitanza con l'inizio della stagione calcistica. Lo sport occupa un posto speciale all’interno delle abitudini degli utenti italiani, raggiungendo oltre il 75% del totale dell'audience digitale. Sia per i segmenti demografici 45+ e quelli maschili, è una categoria di interesse ancora più alta, con una reach superiore all'80%. Le donne accedono ai contenuti sportivi in Italia con una penetrazione del 58% della popolazione demografica, ma con un livello di attenzione molto ridotto: solo 20,3 minuti sono stati spesi in media sui contenuti sportivi per visitatrice nell'intero mese di aprile 2021, contro i 106 del segmento maschile. Ciò significa tuttavia che esiste una grande opportunità per espandere il coinvolgimento femminile con i contenuti sportivi, ma l'enigma rimane come farlo massimizzando il coinvolgimento con gli altri dati demografici. Il calcio è il re indiscusso degli sport in Europa, e questo si riflette nei dati: nel Regno Unito, per esempio, oltre 21 milioni di persone credono fortemente in un ritorno alla normalità delle manifestazioni sportive già da questa estate, con il pubblico in presenza anche alle competizioni più locali.

Football

La NFL (National Football League) è impegnata negli ultimi anni nell'espansione del football americano professionistico verso il pubblico internazionale e il Regno Unito ha risposto in maniera molto positiva, tanto che oggi il football americano rappresenta lo sport con la seconda audience digitale in UK nell'ultimo anno. Oltre 10 milioni di persone nel Regno Unito hanno deciso che, non potendo allontanarsi da casa a causa del lockdown, avrebbero utilizzato il web per sfidare estranei al poker online e al gioco d'azzardo professionistico. Corsa e camminata sono state invece tra le poche opportunità a disposizione per uscire di casa durante il lockdown, e ciò spiega i 3,5 milioni di inglesi che hanno tracciato i propri percorsi a piedi, o semplicemente hanno cercato online informazioni sulla camminata.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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