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iProspect: condividere i propri dati è un’opportunità, ma il marketing sembra non saperlo

Autore: Redazione

Simona Petti, Managing Director di iProspect Italia


Il nuovo report dell’agenzia di dentsu, “Future Focus 2021: Brands Accelerated” esplora le intersezioni tra attenzione dei consumatori, commerce e dati. Fornisce diversi insight e chiavi di lettura sul rapporto tra i media e il pubblico

iProspect, agenzia di dentsu, ha lanciato il report “Future Focus 2021: Brands Accelerated”, una lettura essenziale per i professionisti del marketing che cercano di esplorare e sfruttare i più recenti progressi dei consumatori e della industry per la crescita del brand. Il report, di oltre 75 pagine, affronta alcuni degli aspetti più urgenti del marketing moderno, tra cui la battaglia per l'attenzione, i cambiamenti nella privacy dei dati e l'emergere dell’assisted commerce. Mettendo insieme i risultati della ricerca con le risposte ricevute nelle interviste di oltre 200 brand marketer in 29 paesi, Future Focus 2021: Brands Accelerated approfondisce le sfide e le opportunità da affrontare nell'attuale clima globale e in particolare nel panorama dei media. Inoltre, evidenzia quanto la facile accessibilità e la rilevanza dei media per il consumatore siano fondamentali: il 61% degli esperti di marketing intervistati per il report considera "creare un'esperienza estremamente conveniente per il consumatore" come la leva più potente per generare la crescita del business.

Un’epoca, tante opportunità

Sebbene sia la sesta edizione della serie Future Focus, questo è il primo report su larga scala rilasciato da iProspect da quando è stata lanciata il mese scorso come nuova agenzia end-to-end e digital first. Il contenuto riflette la complessità esistente nel mettere insieme brand e performance per crescere. Amanda Morrissey, Global President di iProspect, commenta: “Nonostante i tempi difficili che stiamo vivendo, credo che non ci siano mai state così tante opportunità nei media. Con il nostro nuovo e unico approccio di performance-driven brand building, siamo fermamente ottimisti riguardo al futuro e determinati a realizzarlo, oggi. Con ‘Future Focus 2021: Brands Accelerated’ come guida, spero che tutti i professionisti del marketing saranno in grado di sfruttare il potenziale di crescita offerto da queste significative intersezioni di media, dati, commercio e cultura". I risultati hanno mostrato che circa 2 marketer su 5 (42%) pensano ancora che il percorso lineare verso l'acquisto sia rilevante oggi come lo era decenni fa, nonostante l'ascesa del digitale. Allo stesso tempo, il 32% dei professionisti del marketing ritiene che l'espansione delle commerce capability sia importante per la roadmap del 2021, tuttavia il 26% la considera una delle sfide più difficili da affrontare quest'anno.

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Consigli pratici

Oltre a discutere e analizzare l'impatto delle principali tendenze e innovazioni del settore a livello globale, il report sottolinea l'importanza e l'opportunità per i brand, indipendentemente dal settore, di trarre vantaggio da questi cambiamenti nel panorama dei media. Ecco alcuni esempi di consigli e linee guida presenti nel report, per i marketer di tutto il mondo:

•          Commerce is Everywhere: le organizzazioni dovrebbero sforzarsi di costruire e mantenere un quadro accurato delle loro commerce capability attraverso cinque dimensioni chiave: desiderabilità, disponibilità, reperibilità, acquistabilità e ripetibilità. Ciò le aiuterà a definire il modello di commerce più redditizio per il loro brand, a integrare meglio il loro e-commerce e i negozi con una strategia multicanale attuabile, esplorare nuovi canali di crescita e trasformare le opportunità dei media in opportunità di transazione.

 •         The Battle for Attention: i brand dovrebbero prendere in considerazione la possibilità di tenere conto dei loro sforzi di ottimizzazione e misurazione dei media per aumentare l'impatto e l’efficienza dei loro investimenti. Per massimizzare l'attenzione del pubblico, dovrebbero garantire che i contenuti e le esperienze che progettano siano in linea con gli intenti del consumatore e che le campagne considerino con la giusta importanza temi come diversità e inclusività.

•          The New Data Playbook: sul fronte dei dati, le organizzazioni dovrebbero abbracciare il nuovo mondo fatto di attenzione alla protezione dei dati personali. Dovrebbero valutare adeguatamente lo scambio di valore che offrono al proprio pubblico e anticipare i cambiamenti tecnologici per ridurre al minimo la business disruption. Questa è l'occasione per esplorare le opportunità di automazione, valutare la qualità dei dati che vengono raccolti, elaborare e riflettere più ampiamente su come i dati vengono utilizzati in modo efficace per prendere le decisioni.

L'ultimo punto è di particolare importanza poiché il report ha rilevato che, in alcune circostanze, esistono enormi disparità tra ciò che il consumatore e il brand marketer pensano quando si tratta di stimare il valore dei dati. Solo il 9% dei professionisti del marketing ritiene che aiutare un'azienda a migliorare prodotti o servizi sia un incentivo per i consumatori a condividere i propri dati, mentre il 44% dei consumatori ritiene che sia un motivo sufficiente per rilasciare informazioni di identificazione personale (PII) al brand. Per Simona Petti, Managing Director di iProspect Italia, “Future Focus riesce a identificare poche ma estremamente significative tendenze, che caratterizzeranno sicuramente lo scenario del marketing e dei media nei prossimi anni. L’importanza del corretto approccio al commerce, la battaglia da vincere ogni giorno per guadagnarsi l’attenzione dei consumatori, gli strumenti giusti per trasformare lo scambio di dati in scambio di valori: sono temi importanti, su cui iProspect e le altre agenzie di dentsu italia sono già al lavoro con grandi sinergie”.

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Daniele Frattini, Chief Data Strategy Officer di dentsu italia

 

Il punto di vista di dentsu CXM

In merito in particolare alla sorprendente discrepanza tra la visione dei consumatori e quella del marketing, Daniele Frattini, Chief Data Strategy Officer di dentsu italia, precisa: “I rapidi mutamenti sul fronte della privacy e della data protection, generati da un lato dalla crescente attenzione che i governi europei e mondiali stanno dedicando al tema, dall’altra da cambi di scenario da parte di tech e data player, stanno generando un focus importante sull’argomento da parte delle aziende. Dentsu, da diversi mesi, monitora attivamente i mutamenti del mercato, supportando i clienti con aggiornamenti costanti e progettando risposte tecnologiche per far fronte ai diversi scenari possibili. Qualsiasi sia lo scenario dei prossimi anni, il punto fermo rimane la fondamentale importanza del dato di prima parte. In un mondo che sta procedendo verso una limitazione alla raccolta e all’uso dei dati di terza parte, è fondamentale per le aziende lavorare sin da subito alla creazione di un proprio data asset di valore, costituito da una customer-base ampia, digitalizzata e arricchita da fonti di dato multi-prospettiva. Sul tema dei dati di prima parte, molte aziende ancora oggi si trovano in una fase di stand-by a causa di un errato stereotipo culturale: la maggior parte dei marketer è, infatti, convinta che instaurare una relazione con i propri clienti (mediante uno scambio di dati non invasivo) sia un atto non gradito. Nella realtà, come dimostrano i dati di Future Focus 2021, i consumatori sono ben felici di scambiare un proprio asset (i dati) per avere qualcosa di valore e significativo per loro in cambio".

Un dato di fatto, ma non per tutti

"La vera partita è proprio sulla definizione di questo ‘qualcosa’. Mentre in alcuni business è naturale che nella relazione consumatore-brand avvenga uno scambio di dati e informazioni (solitamente quelli che prevedono una transazione diretta, o business per i quali l’identificazione personale è alla base della fruizione del prodotto stesso o del servizio – immaginate una banca, o una compagnia telefonica), in molti mercati si tratta di una cosa più complessa. Il nostro gruppo, con dentsu CXM (Customer Experience Management), si offre come alleato di brand e aziende nel massimizzare la qualità della relazione con i propri consumatori tramite l’identificazione ed esecuzione di quel “qualcosa” che permetta uno scambio di valore (e dati) con i clienti. Per esempio, ideando contenuti, dinamiche, attività in grado di coinvolgere le persone e poi implementando tecnologie in grado di raccogliere correttamente e in modo privacy compliant i dati che ne derivano. All’interno di un tradizionale funnel che parta dalla conoscenza, porti alla consideration fino ad arrivare all’acquisto, dentsu CXM si occupa di costruire ed alimentare un layer costante di Customer Engagement, che accompagni clienti e potenziali nuovi clienti lungo il funnel offrendo motivazioni di valore per entrare in contratto con brand ed aziende, generando dati di prima parte”.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 17/04/2024


VEKA Italia affida il rebranding a Gruppo Icat: dalla strategia alle declinazioni above e below the line

Semplicità e memorabilità: queste le due parole chiave attorno alle quali Gruppo Icat ha pensato bene di costruire il percorso di rebranding per VEKA Italia, leader del mercato mondiale nel settore della produzione di profili per serramenti in PVC, un gruppo che a livello internazionale opera attraverso le sue 46 sedi distribuite in ben quattro continenti. Quello dei serramenti rappresenta, infatti, un mercato particolarmente complesso e ricco di competitor, contesto all’interno del quale fare la differenza con una comunicazione in grado di arrivare al pubblico in maniera chiara e diretta rappresenta una tappa fondamentale. Il DNA razionale di VEKA, il suo know-how, la sua affidabilità costituiscono d’altro canto il potenziale attraverso cui l’azienda può fornire - ed essere essa stessa - la risposta perfetta ai bisogni del consumatore italiano, in un background valoriale che le permette di essere riconosciuta in tutto il mondo per la sua qualità, sicurezza e fiducia. Un potenziale scandito dalla stretta collaborazione con Icat, a cui già da tempo è stata affidata la comunicazione del marchio, in maniera sempre più ampia, coordinata e completa. La comunicazione A partire dal 2021, Gruppo Icat ha ideato per questo cliente campagne di comunicazione integrate - che si sono aggiudicate premi di settore tra cui due importanti riconoscimenti Mediastars - basate sul concept “La Migliore Vista sull’Italia”, elevando la comunicazione di marca e ponendo l’accento sugli aspetti emotivi e tecnici dei serramenti del network di esperti artigiani italiani che utilizzano i profili firmati VEKA, un brand che è la sintesi della tecnologia tedesca e dell’artigianalità Made in Italy. All‘interno del piano di comunicazione l’idea è stata poi declinata nella campagna multisoggetto OOH e DOOH, in cui gli infissi si presentano come la cornice perfetta e inaspettata per mostrare le viste più iconiche del nostro Paese. Attraverso questa strategia comunicativa, VEKA ha iniziato a rivolgersi in maniera diretta e trasparente al consumatore finale, per mostrare senza mezzi termini la qualità e la longevità dei propri prodotti; oggi la multinazionale è pronta per compiere un ulteriore e importante passo, rendendo ogni Premium Partner, oltre che un garante della costante qualità con cui VEKA si mostra alle persone, un vero brand ambassador dal punto di vista valoriale e professionale. Si tratta infatti di un marchio di fabbrica che, sin dalle sue origini, ha saputo collocare e diffondere nel mondo del design la propria value proposition, imperniata prima di tutto su Made in Italy, artigianalità e tailor made, gli stessi valori condivisi da tutti i partner VEKA. I commenti “Essere scelti e riconfermati dai clienti per guidare la loro comunicazione a 360° è per noi sempre un onore, ancor prima che un onere - spiega Claudio Capovilla, Presidente Gruppo Icat -, soprattutto nelle fasi salienti dell’evoluzione di un marchio che sono le più delicate e importanti sotto molteplici punti di vista. Per questo abbiamo pensato di partire dall’essenza di questo brand, indiscusso protagonista nel mondo dei serramenti, e del suo bagaglio valoriale, per sfrondare l’approccio comunicativo rendendolo essenziale e diretto. Siamo partiti da qui per elaborare il nuovo logo, rinnovare l’imprinting grafico e conferire freschezza agli stilemi narrativi, che andremo poi ad adattare a tutti gli strumenti di comunicazione online e offline”. Graziano Meneghetti, Direttore Commerciale VEKA Italia, aggiunge: “Il momento di svolta che stiamo vivendo all’interno del mondo VEKA testimonia il fervore che ha sempre caratterizzato il brand sin dalle sue origini e che fa parte del nostro DNA, perché la nostra è un’azienda in continua evoluzione, capace non soltanto di plasmarsi in base alle mutevoli esigenze del mercato ma anche di diventare un vero e proprio leader del cambiamento. Una capacità di innovazione che trova espressione in una fitta rete di partner altamente professionali con cui condividere i valori che ci identificano. Un network d’eccellenza che, da oggi, diventa ‘Veka Premium Partner’ su tutto il territorio nazionale. Stiamo progettando un futuro ricco di novità, di cui questa rappresenta soltanto l’inizio”.  

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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