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GroupM Italy: Black Friday, Mindful Shopping e Social Commerce nella ripresa dei consumi

Autore: Redazione


Lo scenario realizzato della Unit Business Intelligence & Insight mostra come oggi le aziende siano chiamate a confrontarsi con consumatori diversi: desiderosi di cogliere l’attimo, ma sempre più attenti

Fiducia e voglia di riscatto nel breve termine, ottimismo velato dalle ombre di un futuro ancora incerto nel medio-lungo. Prospettive in chiaroscuro, da cui emerge, però, forte il desiderio di togliersi qualche capriccio qui e adesso. Magari approfittando di un Black Friday perfettamente aderente allo spirito del tempo, in una sorta di revenge shopping all’italiana in cui il bisogno di auto-compiacimento è temperato da un nuovo mindset emerso dalle ceneri della pandemia e della crisi economica e influenzato dalla Conferenza ONU sul clima (Cop26). “Never ending commerce” è lo scenario realizzato dal team di Development & Insight che si occupa di sviluppo di soluzioni integrate, nuovi prodotti e di analisi e ricerche, che fa capo a Alessia Valneri, Research Director della Unit Business Intelligence &Insight guidata da Federica Setti, Chief Research Officer di GroupM Italy. I risultati della survey basata su 2.000 interviste incrociati con i dati raccolti nel Data Hub di GroupM raccontano un’Italia che si appresta a iniziare la stagione dello shopping natalizio assolutamente viva e presente, ma anche diversa rispetto a quella già fotografata dodici mesi fa. “L’indice di fiducia dei consumatori è superiore a quello registrato nei mesi precedenti allo scoppio della pandemia. I consumatori sembrano desiderosi di cogliere l’attimo, anche in vista di un futuro che appare incerto” spiega Alessia Valneri, Research Director di GroupM Italy. “Al di là delle prospettive per il futuro un dato è però certo: il consumatore che si appresta a lasciarsi il 2021 alle spalle è profondamente cambiato. La voglia di shopping non è svanita, ma si è senza dubbio trasformata. L’approccio è diventato più cauto, ponderato e decisamente più consapevole. Ha a cuore la sostenibilità, il Made in Italy e la ricerca di un benessere più ampio, ma è anche attento a cogliere le occasioni (l’utilizzo della keyword “offerta” su Amazon è cresciuta del 135% rispetto a un anno fa) e a ponderare le scelte allungando, se necessario, il proprio journey”.

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Tra voglia di rimbalzo e incertezza

A prevalere tra i consumatori è, nonostante tutto, un clima di fiducia che non si registrava da tempo. Anche per questo, a diversi giorni dalla fatidica data del Black Friday, il 90% degli italiani afferma di essere intenzionato ad acquistare qualcosa approfittando delle occasioni. Non solo: quasi un italiano su quattro dichiara di avere per il Black Friday un budget superiore rispetto a quello dell’anno precedente e la quota di chi prevede di spendere di più è maggiore rispetto a chi prevede una contrazione della spesa (24% vs. 16%). Un dato, quest’ultimo, in netta controtendenza rispetto a quello registrato da GroupM Italy dodici mesi fa quando il 29% degli intervistati aveva ipotizzato una contrazione della spesa, e solo il 18% un suo aumento. Tuttavia, se il clima positivo ha senz’altro effetti benefici sull’imminente Black Friday, più ci si proietta in avanti, più i consumatori si scoprono dubbiosi e titubanti. Se il 20% si spinge a pianificare un aumento della sua spesa per i regali di Natale, solo il 9,5% prevede per il 2022 un aumento dei suoi consumi rispetto all’anno corrente. Decisamente più numerosi, guardando al 2022, sono invece i pessimisti: quasi il 25% degli italiani si attende per l’anno prossimo un calo dei suoi consumi. Non mancano d’altronde i fattori che spingono ancora alla prudenza: il virus, il costo dell’energia, le difficoltà di approvvigionamento, l’inflazione. Basti pensare che il 30% degli intervistati prevede che il proprio potere di acquisto nel 2022 diminuirà, a fronte di solo un 10% che prevede un aumento. Anche per questo quasi un italiano su quattro conta di aumentare ulteriormente la propria propensione al risparmio, anche a discapito dei consumi.

Alessia_Valneri - Research Director di GroupM Italy.jpgAlessia Valneri, Research Director di GroupM Italy
 
Un consumatore diverso

Se è difficile spingersi in avanti con le previsioni, è però certo che il consumatore che si appresta a lasciarsi il 2021 alle spalle è profondamente diverso. La voglia di shopping non è svanita, ma si è senza dubbio trasformata: l’approccio è diventato più cauto, ponderato, circospetto. Se il 2020 ha già segnato un cambiamento nelle abitudini dei consumatori, il 2021 sembra, infatti, aver ulteriormente accentuato alcuni fenomeni emergenti che caratterizzano ormai appieno questo new normal all’insegna del Mindful Shopping. Rispetto a dodici mesi fa, è cresciuta del 75% la quota di intervistati che dichiara di voler fare scelte orientate a un maggiore benessere psicofisico. Un fenomeno, quello della maggior attenzione all’equilibrio e al senso delle cose, che si ripercuote ovviamente anche sulle aspettative di consumo: la quota di consumatori che si propone nel 2022 di fare acquisti più consapevoli aumenta di un ulteriore 26%, mentre la quota di coloro che cercheranno marche e prodotti che rispettano l’ambiente e le persone addirittura del 77%. Se da un lato l’incertezza e la prudenza degli italiani riguardo i consumi futuri appaiono evidenti, dall’altro continua inarrestabile la crescita degli stili di consumo attenti alla qualità, all’etica e all’ambiente. Un concetto, quello di consumo consapevole, che ha, ormai, innumerevoli sfumature e che investe le aree del biologico (+81%), del chilometro zero (+40%) e del Made in Italy (+26%): tutti campi semantici capaci di conciliare la qualità e il valore dei prodotti con la tutela dell’ambiente e dell’economia nazionale. Tra le varie declinazioni del tema dell’attenzione agli acquisti, impossibile non citare inoltre l’attenzione alla ricerca delle promozioni, degli sconti e delle occasioni. Se da un lato gli italiani appaiono meno intransigenti rispetto allo scorso anno riguardo alla possibilità di aumentare gli acquisti non essenziali (il 52% dichiara che ridurrà le spese non essenziali, in calo rispetto al 58% del 2020), dall’altro cresce ulteriormente la quota di italiani che si ripromette di attendere promozioni, sconti e offerte. Un fenomeno messo in luce anche nell’evoluzione delle Keyword “offerte” utilizzate dai clienti su Amazon nelle scorse settimane aumentate, rispetto all’anno scorso, del 135%.

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Lo spirito del tempo

Occasione perfetta per concedersi qualche sfizio in maniera smart ed efficiente, sinonimo di regalo per sé stesso (31%) ma anche per gli altri (27%) e meno di acquisto funzionale (20%), il Black Friday è espressione perfetta di questo spirito del tempo. Ben lontano dall’essere la giornata di shopping sfrenato e improvviso che era un tempo, il Black Friday è oggi una vera e propria stagione di sconti attesa da mesi che riguarda quasi tutte le categorie e che inizia diverse settimane prima rispetto alla fatidica data che cade quest’anno il 26 novembre. I consumatori hanno così la possibilità di pianificare, di approntare strategie e, quindi, di inserire i prodotti nel carrello proprio nel momento in cui ne vale maggiormente la pena. A diversi giorni dalla data, il 55% degli italiani ha dichiarato di avere già approfittato delle offerte anticipate per acquistare qualcosa. Quasi metà degli intervistati ha confessato di aver già raccolto informazioni o di aver individuato in anticipo un brand preferito e di essere quindi solo in attesa del calo del prezzo. Un fenomeno, quello della dilatazione del Black Friday e dei journey dei consumatori, che chiama senz’altro le aziende a uno sforzo extra: se da un lato è necessario muoversi con anticipo per presidiare tutti i canali per tempo, dall’altro serve considerare che una quota molto significativa degli acquisti si deciderà negli ultimi giorni o nel giorno esatto dell’evento e che un’ultima frazione ben giocata può permettere di scalare la classifica delle preferenze.

Beni diversi per comportamenti differenti

Non tutte le categorie, ovviamente, si comportano allo stesso modo. Il primato del journey più lungo spetta all’elettronica di consumo. Molti si sono già spinti ancora più giù nel funnel e hanno già individuato un brand preferito, e sono quindi solo in attesa dell’offerta giusta. Questo dato è particolarmente alto per chi ha intenzione di acquistare un telefono (50%), ma anche per chi vuole acquistare console o videogiochi (47%) o giochi per bambini (47%). Se molti hanno già cominciato a raccogliere informazioni in anticipo, è però altrettanto vero che la maggioranza deciderà all’ultimo momento: ciò vale in particolare per gli accessori per la casa (solo il 22% ha già una preference), i gadget tecnologici (29%) e l’abbigliamento (35%). Se le categorie desiderate dai consumatori sono molte, è interessante notare come tra le categorie calde si segnalano anche le tv e i decoder: gli italiani che dichiarano di doversi adeguare ai prerequisiti legati all’adozione del nuovo standard di trasmissione televisivo DBV-T2 sono circa il 40%, e quasi metà di loro considera la possibilità di approfittare delle offerte del Black Friday o del Cyber Monday per aggiornare il proprio parco tv.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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