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Captify si prepara a una nuova fase: SFW Capital Partners rileva una quota di maggioranza

Autore: Redazione


In un momento in cui gli advertiser sono impegnati a prepararsi a un mondo cookieless, l’operazione darà un’ulteriore spinta alla diffusione della piattaforma come unica soluzione di targeting a utilizzare dati di ricerca e intento

Captify, piattaforma di Search Intelligence per l’open web, ha siglato un accordo vincolante con cui SFW Capital Partners, firma di private equity con sede negli Stati Uniti e focalizzata su imprese con business data-centric, si impegna a rilevare una quota di maggioranza della società. Sono trascorsi dieci anni dalla fondazione di Captify a Londra e in questo periodo l’azienda ha contribuito a plasmare il futuro della search nell’open web, ripensando e creando alternative di valore alle modalità con cui i walled garden fanno business. Costruito sulla base di integrazioni dirette con i principali editori e fornitori di dati di e-commerce in tutto il mondo, attualmente Captify detiene un ecosistema unico - incentrato sulla privacy e slegato dall’utilizzo di cookie di terza parte - che fa leva su dati di ricerca on-site di prima parte. Oggi, brand del calibro di Disney, Unilever, eBay, Mercedes-Benz, Microsoft, Nestlé, GSK, Uber, Mars, P&G, Sony e Toyota utilizzano le audience dinamiche e gli insight in real time di Captify attraverso applicazioni pionieristiche come la search per CTV e i video, la Programmatic Search Intelligence (PSI) - l’unica soluzione in grado di combinare dati e media in un unico PMP - e Sense, una piattaforma self-service di search-intent.

Un passo avanti

Sempre in anticipo sulle innovazioni del settore, oggi la company non fornisce solo targeting basato sulla privacy, ma ha superato le preoccupazioni riguardo la carenza di dati sull'intento dovuta alla deprecazione dei cookie di terze parti. Infatti, di recente, l'azienda ha lanciato Search-Powered Contextual, la soluzione contestuale più completa del settore, così come Addressable e Browser targeting alimentato dai dati di ricerca. Dal suo ingresso negli Stati Uniti cinque anni fa, Captify ha registrato una significativa crescita in ben 8 regioni in Nord America - così come in Europa e APAC -, continuando a offrire innovazione e soluzioni riconosciute sul mercato, anche attraverso premi, e a raggiungere e mantenere la redditività. Nonostante l’insorgere della pandemia, la piattaforma ha segnato ricavi record grazie agli investimenti di agenzie e dei brand più importanti a livello globale, che hanno fatto leva sulla freschezza dei dati per supportare la ripartenza del business. Un percorso sostenuto anche attraverso il reclutamento di figure di primo piano dell’industry, a partire dal Chairman Tim Rogers, che durante la sua carriera ha ricoperto il ruolo di Ceo di TiVo, oltre ad aver fondato CNBC e MSNBC. Altri ingressi riguardano Brendan Condon, ex manager di Comcast Tv che in Captify è Global Chief Revenue Officer, e la Global Chief Operating Officer Fiona Davis (proveniente da CBS).

Unici e differenziati

“Oggi è un momento di grande soddisfazione per noi. Siamo stati molto impegnati e appassionati alla crescita non solo aziendale, ma anche di ogni singolo brand che utilizza la nostra piattaforma. Nel corso degli ultimi dieci anni, ci siamo focalizzati sul togliere le ‘manette’ alla search con l’obiettivo di realizzare il suo pieno potenziale, superando le restrizioni di Google e andando oltre la sua classica collocazione, la parte bassa del funnel”, spiega Dominic Joseph, co-founder e Ceo di Captify. “SFW condivide la nostra visione di Search Intelligence Platform per l’open web e la loro capacità di scalare le operazioni di aziende di dati e software rappresenta l’expertise e il supporto di cui avevamo bisogno per accelerare i nostri piani di crescita. Senza dubbio, SFW contribuirà con le sue competenze nel nostro board, sbloccando il prossimo capitolo di crescita e continua innovazione del prodotto". “Non esistono molte società ad tech come Captify, dotata di un’offerta di dati unici e differenziati di gran valore e capaci di risolvere realmente le attuali esigenze degli inserzionisti”, aggiunge Omair Sarwar, Partner di SFW Capital. “Crediamo che Captify sia un business veramente differenziato, che opera all'intersezione delle aree più ferventi della pubblicità digitale-cookieless, CTV e programmatic. Grazie al suo set di dati di prima parte, tecnologie proprietarie uniche e una piattaforma avanzata, non è stato difficile per SFW scegliere di sostenere l'azienda, vista anche la significativa opportunità di mercato, in particolare negli Stati Uniti". Gli attuali azionisti reinvestiranno nell’azienda. L’attuale management, guidato da Dominic Joseph, continuerà a dirigere Captify verso una nuova fase di crescita.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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