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Wiko, gli amplificatori delle nuove generazioni

Autore: D Sechi

Morena Porta durante l'intervista rilasciata al Daily


Doppio incontro, prima estivo e poi autunnale, con Morena Porta, Marketing & Communication Director dell’azienda, impegnata nel lancio della nuova 5 View Collection, mentre il Natale incombe e parte un progetto con Skuola.net dedicato ai nonni

All’interno di una stagione stravagante come questa del 2020, può anche capitare di avere un senso di vertigine e di ritrovarsi contemporaneamente nello stesso posto, o al cospetto di una stessa persona, ma in due momenti temporalmente distanti. Il comune denominatore dice Wiko e subito pensi a un complotto tecnologico. Non è che per caso, l’azienda che punta a democratizzare quei prodotti di lusso che rispondono al nome di smartphone, nel mentre ha costruito l’agognata macchina del tempo? Di fronte al cronista si palesa Morena Porta, Marketing & Communication Director di Wiko South of Europe, con cui avevi parlato ad agosto, ma intanto in giro vedi qualcuno che già indossa la sciarpa, e la direzione verso il Natale sembra già tracciata. Urge un mx, un riepilogo, un riavvolgimento del nastro, un crossover spazio temporale per riannodare i fili, tra Ferragosto e Halloween, tanto ormai una vale l’altro, con il beneplacito delle maschere.

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10 agosto 2020

 

Che periodo state vivendo?

«La ripresa si avverte, e non da oggi, ma è anche vero che non potrebbe essere altrimenti, lo schiaffo della crisi è stato veramente troppo forte, con punte del - 70%, - 75 %».

Come mai? Stiamo parlando di elettronica di consumo, quindi di un settore molto legato alle realtà più giovani, all’ambito digital, che cosa è successo?

«Può apparire paradossale, e lo è in effetti, eppure il nostro è un settore estremamente legato alla fisicità, al negozio reale, alle prove in loco, quasi come se si trattasse di un abito. È chiaro che l’e-commerce ha fatto registrare una certa crescita, ma il nostro è un mercato che si esplicita nell’incontro, con il rivenditore, con il prodotto. È un settore incongruente, che fatica a conciliare le logiche dello shopping degli ultimi dieci anni. Sia chiaro, al netto di qualsiasi progresso in rete, quei tre mesi, tremendi, non potranno essere recuperati».

Wiko però, in un momento di crisi, può far leva sul proprio target o no?

«Non è detto. L’emergenza ha bloccato tutto, ha costretto a riorganizzarsi, a ripensare alle priorità, a centellinare le spese. Ora, è vero che noi ci muoviamo all’interno di una fascia di prezzo medio-bassa, sotto alle 200 euro. Ebbene, in autunno sarà ancora più dura, perché il nostro segmento sarà preso d’assalto anche da quelle compagnie che invece si muovono su realtà molto più high-profile, su prezzi che non molti riusciranno più a sostenere. Ed ecco il conseguente proiettarsi su prodotti più basici, in un territorio che ci vede leader, ma probabilmente non più soli. È un momento in cui si crea la consapevolezza che alla fine tutti i device, al netto delle migliori rifiniture, tendono ad assomigliarsi, quindi, le differenze vengono un po’ ad appiattirsi».

Come cambiano le strategie?

«Il piano è sempre a medio lungo termine, ma viene analizzato a vista. Abbiamo un vissuto dal quale attingere, il nostro essere diversi che ci contraddistingue sul mercato dal 2011, la democratizzazione del settore, il dare la possibilità a tutti di attingere all’elettronica. La nostra comunicazione è quindi legata a questo posizionamento e si basa molto sul punto vendita, sul volantino, magari anche sulla caratterizzazione del negozio. Quello che cerchiamo di fare è raccontare il prodotto non tanto sul fronte delle sue particolarità tecniche quanto sui vantaggi che le stesse possono portare all’utente: quindi spieghiamo i benefici di una buona batteria, della fotocamera, senza per questo dilungarci sui particolari».

In tutto questo quanto contano i social?

«Molto. Attraverso le nostre piattaforme rendiamo il cliente partecipe, su questi spazi abbiamo la possibilità di adattare il racconto al momento che si sta vivendo. E così, durante il periodo dell’emergenza, abbiamo legato i nostri prodotti ai temi della sanificazione degli ambienti, allo smart working, alla ginnastica a casa. Ecco spiegata la nuova operazione, “Let’s Create It”, ossia un esempio di promozione pop di un oggetto funzionale, anche basico, che però ti consente di fare tutto, il tutto rivolto a un target ampio, anche se noi ci rivolgiamo a una fascia di età tra i 16 e i 30 anni, clienti e ispiratori, protagonisti su Instagram, Facebook e YouTube».

Che tipo di pubblico avete?

«Altri hanno bacini sicuramente più ampi, il nostro è però veramente ingaggiato, coopera, partecipa, ispira le nostre mosse».

I prossimi passi?

«È tutto pronto per settembre con il back to school, una comunicazione che potrebbe avere degli step up legati al Natale».

L’operazione #LetsCreateIt è focalizzata sulla fotografia, quali sono gli altri interessi sul quale l’azienda si focalizza?

«I viaggi, che come la fotografia presuppongono l’idea della sperimentazione, della condivisione, del racconto. Ma anche la musica, il cibo. Quello che conta è però il modo in cui si raccontano le cose. Siamo curiosi e pettegoli, esploriamo e raccontiamo e non inciampiamo nell’idea di una comunicazione trasportabile in differenti ambiti, sono operazioni che stridono, online e offline non sempre combaciano, anzi».

Con chi lavorate?

«Facciamo tutto internamente, sia a livello creativo sia per quel che concerne il media».

E la tv?

«Non la disdegniamo, l’abbiamo usata, ora non è il momento, ci adattiamo al periodo, cerchiamo di capire i canali più appropriati e utili per spingere l’utente a raggiungerci sul PV».

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1ottobre 2020

 

Wiko affronta i temuti venti concorrenziali e autunnali con il lancio del View 5 Collection, bella da vedere, c’è poco da dire su questo fronte, con i classici plus ricercati dagli affezionati della telefonia mobile più trendy e con una promessa: “2 sole cariche in una settimana”, un discreto choc per chi si perde nei meandri dei sette giorni elemosinando cavi che puntualmente nessuno possiede. Un colpo di scena che cambia le carte in tavola, ancora una volta. Ma alla tavola si siede di nuovo Morena Porta, proprio lei…

Wico e la nuova collezione, cosa offre?

«La soddisfazione dei trend del momento, ciò che il pubblico desidera, all’interno del “compromesso” Wiko. Quindi un prodotto che si muove all’interno di una fascia di prezzo democratica (le 200 euro) e che presenta un prodotto bello da vedere, uno schermo immersivo, un’ottima fotocamera e, soprattutto, una batteria veramente performante. È questa la nostra promessa: una maggiore autonomia insieme al nostri Smartphone, possibilità presente anche nella serie Y (fascia di prezzo 100 euro)».

Urge una comunicazione con tutti i crismi

«Come sempre, sulle nostre piattaforme, e su quelle dei partner con i quali lavoriamo, le insegne tecnologiche, per fare un esempio. Poi ci sono alcune iniziative speciali dedicate al nostro core target, 18-25 anni, come la Playground Milano League che si ripromette di recuperare i vari campetti sportivi sparsi nelle città, con il sostegno di adidas. Un progetto che ribadisce la nostra filosofia legata all’accessibilità, sia essa della tecnologia, , dello sport e dell’arte, specificatamente quella di strada. L’iniziativa infatti racchiude una challenge dedicata ai talenti che ridisegneranno i vari campetti, creazioni che verranno poi utilizzate anche nella comunicazione targata Wiko. Vogliamo essere gli amplificatori delle nuove generazioni».

Il tempo però stringe e si sete già il rumore delle renne: che farete a Natale?

«Sarà un periodo molto allungato, che comprenderà il Black Friday che, come sappiamo, non riguarda solo un venerdì, ma anche quello che lo precede e quello che lo segue. Per le strenne lavoreremo molto sui punti vendita e con iniziative digitali in partnership con i brand della distribuzione».

 

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“Nonno ma stai scherzando, vero?”
In occasione della Festa dei nonni, Wiko e Skuola.net firmano un prank video che stravolge gli stereotipi sui baby boomer 
 

Cosa accadrebbe se tuo nonno o tua nonna di colpo si rivelassero degli esperti di tecnologia o degli influencer dei social media da far invidia alle web star italiane? Come reagiresti? È quello che ha voluto dimostrare Wiko, brand franco-cinese di smartphone, al fianco di Skuola.net, il media brand di riferimento per gli studenti, attraverso un surreale e incalzante prank video diffuso proprio in occasione della Festa dei Nonni (2 ottobre), realizzato in collaborazione con i The CereBros. A dividersi la scena il simpatico Nonno Alvaro, la stravagante Nonna Pia e la fashionista Nonna Luisa e i loro tre nipoti, ignare vittime dello scherzo. Si parla di CPU, di connessione tramite hotspot, di autonomia dello smartphone, ma anche dei migliori filtri per fare foto sui social media, di effetto bokeh, così come di fantomatici contratti per diventare i prossimi influencer senior del web, nella totale incredulità dei nipoti.

La fine dei pregiudizi

«Wiko ha sempre amato utilizzare linguaggi e strumenti poco convenzionali per raccontarsi e raccontare i suoi prodotti. L’idea di presentare il nostro nuovo device, il View5, attraverso un prank video ci ha subito convinti – dichiara Morena Porta, Marketing & Communication Director di Wiko South of Europe –. Abbiamo voluto smontare quei preconcetti che troppo spesso ruotano attorno agli over 65 e, per farlo, abbiamo utilizzato gli stessi codici delle nuove generazioni. In quanto produttori di smartphone – continua Morena Porta - non possiamo che confermare il trend: i nonni di oggi sono tutt’altro che avulsi dalla tecnologia, ma anzi si dimostrano più geek e social di quanto si pensi, soprattutto se possono usufruire di smartphone pratici e intuitivi». “Siamo entusiasti di aver collaborato allo sviluppo di un progetto di comunicazione con un brand come Wiko, che fa di linguaggi e strumenti poco convenzionali una cifra stilistica - dichiara Daniele Grassucci, Head of Content and Communication di Skuola.net -. Grazie alla brand awareness di Skuola.net fra gli studenti ma anche fra i loro familiari, per via della nostra costante presenza su media di settore e generalisti, i progetti che nascono sulla GenZ e sui suoi linguaggi riescono poi ad abbracciare anche l’universo degli adulti. E potendo contare su una nutrita cerchia di collaborazioni creative, non è stato difficile insieme ai The CereBros centrare l’idea giusta per le esigenze di Wiko”. Il video di Wiko e Skuola.net verrà pubblicato da oggi sul network di Skuola.net - forte dei suoi 6 milioni di utenti unici in media al mese sul sito e di una fan base di oltre 2 milioni di persone sui social media - nonché su tutte le piattaforme social dei The CereBros e di Wiko.


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incarichi e gare

Autore: V Parazzoli - 19/04/2024


Armando Testa vince il bando biennale da 1,5 milioni per l’implementazione del branding e delle attività di promozione turistica di Regione Umbria

È stato aggiudicato ad Armando Testa il bando emesso dalla Regione Umbria per l’affidamento dei servizi per la progettazione e gestione della strategia d’immagine del brand Umbria finalizzati all’implementazione del branding e delle attività di promozione turistica integrata, del valore totale, IVA esclusa, di 1.554.993.44 euro in 24 mesi (777.496,72 per i primi 12 e altrettanti per l’opzione di rinnovo per altri 12). L’agenzia guidata da  Marco Testa ha superato, nell’ordine di classifica frutto della somma tra punteggio tecnico e offerta economica: l’rti di Heads Group con Digical e Dekmatis; l’rti di Studiowiki con DS Tech; LDB; Digitalmakers; e Blossom. Esclusi dopo la valutazione tecnica: l’rti di Deva Connection con Idea Docet, Stimulo Design S1 e Artefice Group; e Pirene. Premesse Obiettivi e Finalità dell’appalto: il quadro di riferimento è costituito dal MTU, Masterplan per il Turismo Umbro, lanciato con l’intento di definire in modo del tutto innovativo una linea di sviluppo integrato dell’Umbria a partire dalla sua eccezionale opportunità rappresentata dal turismo. Il MTU non si limita al settore turistico in senso stretto e tradizionale, ma prevede una fortissima interazione tra tutti gli elementi e le competenze che contribuiscono all’attrattività turistica di un territorio, a partire dalla sua marca e fino alle varie connessioni settoriali che rendono il turismo trasversale ed insieme motore di sviluppo anche molto oltre i suoi effetti diretti. E’ stata pertanto intrapresa una strategia di medio-lungo periodo da cui discendono le tattiche opportune: un’azione integrata che arrechi vantaggi ed economie di scala e di scopo in una serie di attività che in passato hanno sofferto di scoordinamento. A tal fine è stata adottata una marca corporate unica regionale, in grado di ricavare valore per il turismo dalle varie eccellenze di sistema e che sia condivisa il più possibile da vari settori produttivi (turismo, agricoltura cultura, artigianato, trasporti, attività produttive). Nella fase attuale, pertanto, si rende necessario implementare presso il mercato interno e i mercati internazionali il nuovo logotipo unico regionale, nei termini di marca ad “ombrello” che racchiude le varie eccellenze del sistema umbro e valorizzi non soltanto il turismo regionale ma si riveli capace di configurare un’operazione strategica di sistema. Punti di forza I punti di forza distintivi della Marca Umbria che le indagini sinora condotte hanno restituito sono: una Terra dei Cammini nella natura, ricca di Borghi storici ed eventi, famosa per i prodotti enogastronomici. Meritano ulteriore valorizzazione le attività outdoor, il benessere, la lentezza, ecc. Occorre rafforzare il posizionamento sui mercati consolidati (centro Italia e centro-nord Europa in particolare), e al contempo costruire un nuovo e più attuale riposizionamento per il tempo libero, la mobilità lenta, le attività outdoor e plein air, anche mediante una consistente e sempre più incisiva diversificazione di prodotto in tal senso. ll marketing turistico deve cercare inoltre di trasformare l’attrazione naturale delle aree più vicine da escursionismo in prodotti turistici, organizzando tutte le occasioni in modo da facilitare il pernottamento. Nel medio raggio è essenziale giocare sui prodotti connotanti, e cioè quelli basati su attrattori certamente speciali. Perimetro L’agenzia prescelta dovrà pertanto: provvedere alla ideazione creativa e sviluppo per output di campagne declinate sulle stagionalità e sui singoli mezzi off line e online curando la realizzazione di materiali pubblicitari e gli adattamenti degli esecutivi; fornire servizi e produrre materiali di comunicazione finalizzati all’implementazione e alla gestione del branding: realizzazione shooting fotografico, video corporate, spot pubblicitari e video clip; provvedere alla progettazione, redazione testi e realizzazione esecutivi di materiali istituzionali promo-pubblicitari. Nel lungo raggio è necessario muoversi in una logica fortemente selettiva, sugli attrattori in grado di generare prodotti “Star” e cioè irripetibili, di rilevanza mondiale, tali da consentire di affrontare mercati anche molto lontani, eppure sensibili alla specifica rarità. Tra i target attuali sono ancora relativamente rare le offerte “a valore”, in grado di rivolgersi a target più alti della media, e forse anche più giovani, andando verso quelle generazioni che rappresentano la punta di diamante dei comportamenti ed anche dei consumi. Tra gli strumenti occorre operare alcune precise scelte di priorità, che si prestano ad una condivisione con tutti gli attori del sistema. Ad esempio, in una prospettiva “omnichannel” le attività digitali assumono una importanza preminente. Infine, le attività di promo-comunicazione, per essere efficaci, devono incorporare quote crescenti di marketing intelligence, di creatività, di innovazione, passando dai media “comprati”, a quelli “guadagnati”, a quelli “creati”. 

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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