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Urban Vision: dopo la ristrutturazione del 2019, rilancia nel 2020 puntando sull’innovazione tecnologica e l’offerta digital

Autore: V Parazzoli

Gianluca De Marchi


La media company di cui è CEO Gianluca De Marchi, attiva nei restauri sponsorizzati e nella comunicazione OOH e DOOH, guarda oltre la crisi con una forte attenzione anche alla sostenibilità

«Anche se ancora non sono stati approvati i dati ufficiali, posso anticipare che il 2019 si è chiuso per noi con ricavi in calo rispetto all’anno precedente, come risultato però di una profonda ristrutturazione delle nostre operations all’estero e in Italia, che ha avuto l’obiettivo di riposizionare l’azienda in vista dell’impegnativo progetto di innovazione tecnologica e digitalizzazione della nostra offerta, che vedrà un grande impulso nel corso del 2020». Interpellato da DailyMedia, Gianluca De Marchi, CEO di Urban Vision dopo esserne già stato Presidente, anticipa i risultati e le strategie della media company attiva nei restauri sponsorizzati e nella comunicazione pubblicitaria Out of Home e Digital Out of Home che, per altro, nel 2018, ha beneficiato di una crescita del fatturato del 41% a 46,3 milioni di euro.

Lo scenario

«Sullo scenario di mercato – prosegue il manager, che lavora in team con il Presidente Fabio Mazzoni, cofondatore della società, e la V.P. Daniela Valenza - la nostra percezione è in linea più o meno con quanto riportano da settimane più o meno da tutti i player, oltre il -40% nel primo semestre, previsioni di oltre il –30% sul secondo e un probabile -10/15% nel primo semestre 2021. Dalle interlocuzioni avute con i nostri clienti e stakeholder emerge una previsione di parziale ripresa a partire da luglio, dovuta a una serie di considerazioni relative al post emergenza. La crisi economica, il lockdown e l’incertezza generalizzata costringeranno molte persone a non partire per recuperare parte del lavoro perso e di conseguenza giugno, luglio e agosto saranno probabilmente mesi lavorativi e rispetto agli anni passati le città non si svuoteranno completamente. Sarà diffuso il desiderio di godersi la città, riappropriarsi degli spazi urbani di cui non è stato possibile beneficiare in questi mesi di quarantena. In questo contesto, l’OOH oggi più che mai rappresenta un punto di incontro immediato, reale e “unskippable” tra brand e cliente. Una differenza scontata ma importante nel post Covid-19 rispetto ai media digitali. Dopo mesi di lockdown, l’esperienza “outdoor” sarà vissuta molto più intensamente, l’engagement emotivo sarà più elevato e l’audience sarà più ricettiva a messaggi e a creatività contestualizzate esposte su mezzi OOH».

La ripresa

La strategia per la ripresa di Urban Vision ha come cardini l’innovazione, la trasformazione digitale e la sostenibilità. «Sono necessari nuovi strumenti e strategie per far fronte agli effetti della crisi. Il COVID-19 è stato e sarà un acceleratore di cambiamento – prosegue De Marchi -. L’Outdoor deve cogliere questa spinta ed evolversi rapidamente, cercando soluzioni attraverso l’innovazione tecnologica. Puntiamo perciò ad ampliare la nostra offerta digital dal 30% al 50% nei prossimi due anni, implementando tutti i nostri mezzi con innovazioni tecnologiche a vantaggio dei brand ma anche dei cittadini, offrendo servizi di pubblica utilità. Grazie alle numerose innovazioni in ambito digitale, oggi è possibile raggiungere ogni tipo di audience, che sia di massa o di nicchia. Il digital OOH, nello specifico, è in grado di raggiungere audience più ampie e più coinvolte, sfruttando il contesto in cui la pubblicità viene vista e offrendo maggiore impatto attraverso contextual adv, aggiornamenti in tempo reale e interazione. Inoltre, nel post Covid-19 la sostenibilità e la social responsibility diventano la chiave di volta per costruire relazioni di fiducia con i propri clienti. Le persone riconoscono e premiano i player e i brand che partecipano attivamente a temi di interesse sociale. Le aziende potranno stringere una forte relazione con il proprio pubblico solo dimostrando di anteporre la collettività al profitto».

L’impegno sociale

In effetti Urban Vision nel corso del lockdown ha messo a disposizione i propri impianti gratuitamente per ospitare campagne sociali e di pubblica utilità, lanciando anche proprie iniziative come la campagna “Together Forever” realizzata in collaborazione con Toilet Paper e, poi, ‘”Dire grazie non basta”, dedicata a tutti gli operatori sanitari che ogni giorno in prima linea nelle strutture ospedaliere hanno messo e mettono tuttora a rischio la propria salute a tutela delle persone affette da Covid-19. Infine, il Gruppo dà sempre un grande valore alla sostenibilità ambientale dei suoi progetti, forte anche di un dipartimento di Ricerca e Sviluppo che lavora costantemente su materiali innovativi in ottica green. Inoltre, ha introdotto un sistema per il monitoraggio e la rendicontazione delle emissioni di gas serra e ha ottenuto la certificazione ai sensi della norma ISO 14064-1. È la prima concessionaria del settore a essere certificata: con l’impegno di azzerare le carbon emissions. Sullo sfondo della strategia che prevede anche un’ulteriore espansione internazionale c’è infine sempre l’idea di arrivare alla quotazione nell’arco di un triennio.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 17/04/2024


VEKA Italia affida il rebranding a Gruppo Icat: dalla strategia alle declinazioni above e below the line

Semplicità e memorabilità: queste le due parole chiave attorno alle quali Gruppo Icat ha pensato bene di costruire il percorso di rebranding per VEKA Italia, leader del mercato mondiale nel settore della produzione di profili per serramenti in PVC, un gruppo che a livello internazionale opera attraverso le sue 46 sedi distribuite in ben quattro continenti. Quello dei serramenti rappresenta, infatti, un mercato particolarmente complesso e ricco di competitor, contesto all’interno del quale fare la differenza con una comunicazione in grado di arrivare al pubblico in maniera chiara e diretta rappresenta una tappa fondamentale. Il DNA razionale di VEKA, il suo know-how, la sua affidabilità costituiscono d’altro canto il potenziale attraverso cui l’azienda può fornire - ed essere essa stessa - la risposta perfetta ai bisogni del consumatore italiano, in un background valoriale che le permette di essere riconosciuta in tutto il mondo per la sua qualità, sicurezza e fiducia. Un potenziale scandito dalla stretta collaborazione con Icat, a cui già da tempo è stata affidata la comunicazione del marchio, in maniera sempre più ampia, coordinata e completa. La comunicazione A partire dal 2021, Gruppo Icat ha ideato per questo cliente campagne di comunicazione integrate - che si sono aggiudicate premi di settore tra cui due importanti riconoscimenti Mediastars - basate sul concept “La Migliore Vista sull’Italia”, elevando la comunicazione di marca e ponendo l’accento sugli aspetti emotivi e tecnici dei serramenti del network di esperti artigiani italiani che utilizzano i profili firmati VEKA, un brand che è la sintesi della tecnologia tedesca e dell’artigianalità Made in Italy. All‘interno del piano di comunicazione l’idea è stata poi declinata nella campagna multisoggetto OOH e DOOH, in cui gli infissi si presentano come la cornice perfetta e inaspettata per mostrare le viste più iconiche del nostro Paese. Attraverso questa strategia comunicativa, VEKA ha iniziato a rivolgersi in maniera diretta e trasparente al consumatore finale, per mostrare senza mezzi termini la qualità e la longevità dei propri prodotti; oggi la multinazionale è pronta per compiere un ulteriore e importante passo, rendendo ogni Premium Partner, oltre che un garante della costante qualità con cui VEKA si mostra alle persone, un vero brand ambassador dal punto di vista valoriale e professionale. Si tratta infatti di un marchio di fabbrica che, sin dalle sue origini, ha saputo collocare e diffondere nel mondo del design la propria value proposition, imperniata prima di tutto su Made in Italy, artigianalità e tailor made, gli stessi valori condivisi da tutti i partner VEKA. I commenti “Essere scelti e riconfermati dai clienti per guidare la loro comunicazione a 360° è per noi sempre un onore, ancor prima che un onere - spiega Claudio Capovilla, Presidente Gruppo Icat -, soprattutto nelle fasi salienti dell’evoluzione di un marchio che sono le più delicate e importanti sotto molteplici punti di vista. Per questo abbiamo pensato di partire dall’essenza di questo brand, indiscusso protagonista nel mondo dei serramenti, e del suo bagaglio valoriale, per sfrondare l’approccio comunicativo rendendolo essenziale e diretto. Siamo partiti da qui per elaborare il nuovo logo, rinnovare l’imprinting grafico e conferire freschezza agli stilemi narrativi, che andremo poi ad adattare a tutti gli strumenti di comunicazione online e offline”. Graziano Meneghetti, Direttore Commerciale VEKA Italia, aggiunge: “Il momento di svolta che stiamo vivendo all’interno del mondo VEKA testimonia il fervore che ha sempre caratterizzato il brand sin dalle sue origini e che fa parte del nostro DNA, perché la nostra è un’azienda in continua evoluzione, capace non soltanto di plasmarsi in base alle mutevoli esigenze del mercato ma anche di diventare un vero e proprio leader del cambiamento. Una capacità di innovazione che trova espressione in una fitta rete di partner altamente professionali con cui condividere i valori che ci identificano. Un network d’eccellenza che, da oggi, diventa ‘Veka Premium Partner’ su tutto il territorio nazionale. Stiamo progettando un futuro ricco di novità, di cui questa rappresenta soltanto l’inizio”.  

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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