Il presidente dell’associazione degli investitori pubblicitari conferma per l’anno scorso il trend vicino allo zero e annuncia per metà febbraio i risultati della survey condotta presso gli associati
UPA invita il mercato a mantenere i nervi saldi in questo 2020 che secondo l’associazione degli investitori pubblicitari sta dando segnali positivi, seppur piccoli, sul fronte dei consumi. Lo dice il presidente Lorenzo Sassoli de Bianchi, che ha aperto il convegno “Out of home on the move” organizzato da Audioutdoor ieri a Milano. «Non ci aspettiamo una grande ripresa economica, ma sono fiducioso. L’importante è mantenere la stabilità di governo, indispensabile per crescere, e non lasciarsi andare all’emotività». Sassoli fa riferimento all’allarme mondiale per l’epidemia di coronavirus: «Niente di più che un’influenza, con tassi di mortalità simili se non inferiori. Non dobbiamo criminalizzare i nostri amici cinesi; io stesso oggi (ieri per chi legge, ndr) andrò a fare colazione in un ristorante cinese».
Previsioni sui trend pubblicitari
Sassoli torna sul tema degli investimenti: «Penso che il 2020 sarà un anno buono per la pubblicità, ci darà soddisfazione. Inoltre, è un anno pari con importanti eventi sportivi come gli Europei di calcio e le Olimpiadi. A metà febbraio avremo anche i risultati della survey condotta tra i nostri associati e quindi potremo fare qualche previsione sugli andamenti». Per il 2019 rimane confermato quanto già detto. «Siamo intorno allo zero con pochi decimali, avevamo indicato un +0,5%, siamo lì». Si conferma anche la poca visibilità dei trend d’investimento: «È una tendenza oramai strutturale sia in Italia, sia a livello internazionale. Il mercato è condizionato da una fortissima emotività».
Audioutdoor, una ricerca indispensabile
Il presidente Sassoli sottolinea la necessità di avere «strumenti sempre più raffinati per misurare l’efficacia delle campagne. Devono essere metriche condivise e certificate da terzi. Per questo è nato il sistema delle “audi” e per questo consigliamo sempre di seguirlo: la grande arena delle “audi” è il nostro terreno di confronto per la post valutazione delle campagne». La nuova Audioutdoor è più precisa e puntuale, e misura anche il contatto visivo: «Me ne rallegro. Questa ricerca è cruciale per rilanciare la pubblicità esterna, che è la pelle del Paese, fa parte del paesaggio, ha fatto grandi passi in avanti grazie alla tecnologia e all’introduzione del videowall. Il mezzo ha un grande futuro proprio grazie alla misurazione».