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La Rai conferma la propria leadership nelle audience con 18 programmi di Rai1 nella Top 20 del 2019

Autore: Redazione


Montalbano, Festival di Sanremo, la vita di Mia Martini sono i primi tre titoli più visti l’anno scorso; c’è anche il calcio e il nuovo show di Fiorello “Viva RaiPlay”, il servizio pubblico domina anche l’informazione

La Rai chiude il 2019 con un primato per ascolti nella classifica dei primi venti programmi più visti dell’anno, con diciotto titoli Rai1. In cima al ranking si posiziona la serie del “Commissario Montalbano”, con l’episodio “L’altro capo del filo” andato in onda l’11 febbraio che ha registrato quasi 11,6 milioni di spettatori e uno share del 45,4%. Questa puntata della fiction con Luca Zingaretti supera anche la finale del Festival di Sanremo dell’anno scorso, che ha registrato una media di oltre 10,6 milioni di spettatori e uno share del 65,2%. Al terzo posto si colloca il film “Io sono Mia” dedicato alla figura di Mia Martini, che il 12 febbraio scorso è stato visto da oltre 8 milioni di persone con uno share del 31,4%. Commenta l’amministratore delegato Fabrizio Salini: “I dati dimostrano che la Rai è leader in tutti i generi ed è sempre di più il punto di riferimento del panorama mediatico italiano. È un risultato importante, non scontato per un servizio pubblico televisivo in un quadro che è mutato completamente negli ultimi anni e continuerà a variare. L’offerta di servizio pubblico è ben presente tra i programmi più apprezzati dagli spettatori che ora troviamo numerosi anche su RaiPlay ed è questa la strada che seguiremo nella nostra proposta di media company. Un’offerta che vede leader i nostri tg nazionali e regionali, Rai News, la proposta culturale delle nostre reti specializzate e quella dedicata ai più giovani”.

Nei primi dieci posti

Dal quarto al settimo tutte le posizioni sono ricoperte dal calcio: oltre 7 milioni di spettatori per la partita di Champions League Ajax – Juventus, nonché per l’incontro Juventus – Milan di Supercoppa d’Italia, per Italia – Bosnia Erzegovina valida per le qualificazioni agli Europei, e infine per il match di Coppa Italia Atalanta – Lazio. L’ottavo posto è conquistato dal film “La stagione della caccia. C’era una volta Vigata” sempre tratto dall’opera di Andrea Camilleri, che ha avuto circa 7,3 milioni di spettatori e uno share del 31%, mentre al nono si trova la miniserie “Il nome della rosa” con oltre 6,7 milioni di spettatori e il 27,7% di share. Infine, al decimo posto, c’è “Viva RaiPlay”, lo show del ritorno di Fiorello in Rai, con 6,7 milioni di ascoltatori e uno share del 25,5%.

Dalla 10ª alla 20ª posizione e oltre

Entrano tra i venti programmi più visti con ascolti tra i 6,8 e i 5,8 milioni di persone programmi come “Che Dio ci aiuti”, il Tg1 delle 20.00, “Soliti ignoti – Il ritorno”, il film tv “Il mondo sulle spalle”, la serie “La compagnia del cigno” e la fiction “Enrico Piaggio. Un sogno italiano”. Tra questi compare anche il calcio femminile e in particolare la partita Italia – Brasile dei Mondiali, che si colloca al 13° posto con più di 6,5 milioni di spettatori e il 29,1% di share. La Rai si posiziona bene anche oltre il ventesimo posto grazie a “Meraviglie. La penisola dei tesori” di Alberto Angela che registra quasi 4,7 milioni spettatori e il 19,4% e a “Che tempo che fa” con Fabio Fazio su Rai1 con circa 4,8 milioni e il 18,4%.

Rai leader nell’informazione

Per quanto riguarda l’informazione, anche nel 2019 il Tg1 delle 20:00 si conferma leader assoluto con una media di quasi 4,7 milioni di spettatori e uno share del 22,8%. Un dato rafforzato anche dal mese di dicembre 2019, in cui il Tg1 delle 20 è stato stabilmente sopra i 5 milioni di spettatori (5 milioni 29mila e uno share del 22,9%, in crescita rispetto a novembre). Rai, infine, si è confermata leader negli ascolti anche nel 2019 sia nell’intera giornata con il 35,9% di share, sia nel prime time con il 36,7% per cento.

La piattaforma RaiPlay

Dal giorno del lancio, lo scorso 4 novembre, la piattaforma over the top RaiPlay registra oltre 29 milioni di visualizzazioni, in crescita del 9% rispetto al 2018, e più di 6 milioni di utenti attivi (+49%). Con 103 milioni di visualizzazioni, inoltre, il consumo on demand cresce del 30%: “Viva RaiPlay” ha registrato 15 milioni di visualizzazioni tra fruizione live e on demand ed è il contenuto più visto. Al secondo e al terzo posto si collocano “Il paradiso delle signore” (oltre 10,9 milioni di visualizzazioni) e “Il collegio” (10,1 milioni). Da segnalare anche il Tg1 che con 2,4 milioni di visualizzazioni è al secondo posto dopo “Viva RaiPlay” nella classifica riferita alla sola fruizione live.


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incarichi e gare

Autore: V Parazzoli - 19/04/2024


Armando Testa vince il bando biennale da 1,5 milioni per l’implementazione del branding e delle attività di promozione turistica di Regione Umbria

È stato aggiudicato ad Armando Testa il bando emesso dalla Regione Umbria per l’affidamento dei servizi per la progettazione e gestione della strategia d’immagine del brand Umbria finalizzati all’implementazione del branding e delle attività di promozione turistica integrata, del valore totale, IVA esclusa, di 1.554.993.44 euro in 24 mesi (777.496,72 per i primi 12 e altrettanti per l’opzione di rinnovo per altri 12). L’agenzia guidata da  Marco Testa ha superato, nell’ordine di classifica frutto della somma tra punteggio tecnico e offerta economica: l’rti di Heads Group con Digical e Dekmatis; l’rti di Studiowiki con DS Tech; LDB; Digitalmakers; e Blossom. Esclusi dopo la valutazione tecnica: l’rti di Deva Connection con Idea Docet, Stimulo Design S1 e Artefice Group; e Pirene. Premesse Obiettivi e Finalità dell’appalto: il quadro di riferimento è costituito dal MTU, Masterplan per il Turismo Umbro, lanciato con l’intento di definire in modo del tutto innovativo una linea di sviluppo integrato dell’Umbria a partire dalla sua eccezionale opportunità rappresentata dal turismo. Il MTU non si limita al settore turistico in senso stretto e tradizionale, ma prevede una fortissima interazione tra tutti gli elementi e le competenze che contribuiscono all’attrattività turistica di un territorio, a partire dalla sua marca e fino alle varie connessioni settoriali che rendono il turismo trasversale ed insieme motore di sviluppo anche molto oltre i suoi effetti diretti. E’ stata pertanto intrapresa una strategia di medio-lungo periodo da cui discendono le tattiche opportune: un’azione integrata che arrechi vantaggi ed economie di scala e di scopo in una serie di attività che in passato hanno sofferto di scoordinamento. A tal fine è stata adottata una marca corporate unica regionale, in grado di ricavare valore per il turismo dalle varie eccellenze di sistema e che sia condivisa il più possibile da vari settori produttivi (turismo, agricoltura cultura, artigianato, trasporti, attività produttive). Nella fase attuale, pertanto, si rende necessario implementare presso il mercato interno e i mercati internazionali il nuovo logotipo unico regionale, nei termini di marca ad “ombrello” che racchiude le varie eccellenze del sistema umbro e valorizzi non soltanto il turismo regionale ma si riveli capace di configurare un’operazione strategica di sistema. Punti di forza I punti di forza distintivi della Marca Umbria che le indagini sinora condotte hanno restituito sono: una Terra dei Cammini nella natura, ricca di Borghi storici ed eventi, famosa per i prodotti enogastronomici. Meritano ulteriore valorizzazione le attività outdoor, il benessere, la lentezza, ecc. Occorre rafforzare il posizionamento sui mercati consolidati (centro Italia e centro-nord Europa in particolare), e al contempo costruire un nuovo e più attuale riposizionamento per il tempo libero, la mobilità lenta, le attività outdoor e plein air, anche mediante una consistente e sempre più incisiva diversificazione di prodotto in tal senso. ll marketing turistico deve cercare inoltre di trasformare l’attrazione naturale delle aree più vicine da escursionismo in prodotti turistici, organizzando tutte le occasioni in modo da facilitare il pernottamento. Nel medio raggio è essenziale giocare sui prodotti connotanti, e cioè quelli basati su attrattori certamente speciali. Perimetro L’agenzia prescelta dovrà pertanto: provvedere alla ideazione creativa e sviluppo per output di campagne declinate sulle stagionalità e sui singoli mezzi off line e online curando la realizzazione di materiali pubblicitari e gli adattamenti degli esecutivi; fornire servizi e produrre materiali di comunicazione finalizzati all’implementazione e alla gestione del branding: realizzazione shooting fotografico, video corporate, spot pubblicitari e video clip; provvedere alla progettazione, redazione testi e realizzazione esecutivi di materiali istituzionali promo-pubblicitari. Nel lungo raggio è necessario muoversi in una logica fortemente selettiva, sugli attrattori in grado di generare prodotti “Star” e cioè irripetibili, di rilevanza mondiale, tali da consentire di affrontare mercati anche molto lontani, eppure sensibili alla specifica rarità. Tra i target attuali sono ancora relativamente rare le offerte “a valore”, in grado di rivolgersi a target più alti della media, e forse anche più giovani, andando verso quelle generazioni che rappresentano la punta di diamante dei comportamenti ed anche dei consumi. Tra gli strumenti occorre operare alcune precise scelte di priorità, che si prestano ad una condivisione con tutti gli attori del sistema. Ad esempio, in una prospettiva “omnichannel” le attività digitali assumono una importanza preminente. Infine, le attività di promo-comunicazione, per essere efficaci, devono incorporare quote crescenti di marketing intelligence, di creatività, di innovazione, passando dai media “comprati”, a quelli “guadagnati”, a quelli “creati”. 

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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