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Mediaset: nel primo semestre 2020 raccolta in calo del 24,5%, luglio e agosto in ripresa con il +10%

Autore: S Antonini


Il Gruppo guidato da Pier Silvio Berlusconi registra una contrazione dei ricavi a quota 1.166,4 milioni di euro, attesi miglioramenti della pubblicità e andamenti in linea con il 2019 nel terzo trimestre

Mediaset chiude il primo semestre 2020 con un calo del 21,3% dei ricavi di Gruppo, che si attestano a quota 1.166,4 milioni di euro contro i 1.482,5 dell’anno scorso. Nello stesso periodo, la raccolta pubblicitaria complessiva si attesta 744,2 milioni di euro, il 24,5% in meno rispetto ai 985,2 milioni raccolti l’anno scorso, sempre a livello di Gruppo. I dati, approvati dal consiglio di amministrazione presieduto da Fedele Confalonieri, ieri sono stati illustrati agli analisti finanziari dal CFO Marco Giordani, e da Matteo Cardani, General Manager Marketing di Publitalia.

Gli andamenti pubblicitari

Per quanto riguarda la pubblicità, Mediaset detiene la leadership di settore con una quota del 40,5%. Cardani ha sottolineato che la performance dell’azienda televisiva nei primi sei mesi è stata migliore di quella complessiva del mercato, in calo del 26,8% al netto di over the top, search e social.

A partire da giugno si rileva una ripresa della fiducia e della spesa da parte degli investitori. A luglio e agosto la crescita della raccolta anno su anno è del 10%, e anche escludendo l’apporto della Champions League, «il trend è comunque in crescita, di una singola cifra rispetto al 2019. Per quanto riguarda settembre – continua. Cardani – la visibilità è limitata. La prima parte del mese è positiva, ora però intervengono variabili come il rientro a scuola e le elezioni, ma crediamo comunque che il terzo trimestre chiuderà in pari».

In Spagna, in un periodo ancora condizionato da andamenti irregolari dei contagi, l’andamento dei ricavi pubblicitari ha evidenziato un netto miglioramento rispetto al calo registrato nel secondo trimestre, con un differenziale che seppur negativo rispetto al primo semestre 2019 risulta molto contenuto. Protagonisti della ripresa degli investimenti sono, tra gli altri, settori come il food, i beni durevoli, la cura della persona e della casa, le bevande, i fast moving consumer good che sono anche tra i settori da cui proviene il 70% della raccolta Mediaset.

Dai dati sull’andamento dei ricavi pubblicitari a partire dal 23 febbraio scorso emerge che fino al 9 maggio la contrazione si è attestata al 39,1%, mentre dal 10 maggio al 30 giugno la flessione è del 26,9%. «C’è una forte volontà di riprendersi – ribadisce Cardani - e questo ha dato origine a una inaspettata positività nei mesi di giugno, luglio e agosto. Per il momento la situazione è sotto controllo, all’inizio di ottobre avremo una visione più chiara. Nel frattempo continuiamo a sentire i clienti ogni giorno, Covid permettendo siamo ragionevolmente positivi per l’ultima parte dell’anno».

Il progetto pan europeo non si ferma

Anche il CFO Marco Giordani ha manifestato un certo ottimismo sulla possibilità di chiudere il terzo trimestre con ricavi in linea con l’anno scorso. La conversazione con gli analisti ha ovviamente toccato il tema del progetto di broadcaster paneuropeo MFE – Media For Europe che ha subìto una battuta d’arresto dopo gli stop dei tribunali di Madrid e di Amsterdam. «Confermo che non vediamo nessun'altra strategia se non un consolidamento europeo – ha detto Giordani –. Noi abbiamo sempre lavorato nel rispetto dell’interesse degli azionisti e in quest’ottica, e in presenza di progetti che creano valore, confidiamo di trovare una soluzione con Vivendi».

Presentando i dati finanziari, Giordani ha evidenziato la resilienza espressa dal Gruppo in questi mesi di forte difficoltà. Il cfo ha sottolineato anche il rafforzamento del programma di efficienza dei costi, la forte generazione di cash flow e il graduale recupero del mercato pubblicitario, ma ha ribadito che la visibilità è troppo scarsa per dare una guidance di medio termine. Infine, sul tema della rete unica, Giordani ha detto: «Per noi è cruciale che la rete sia neutrale, indipendente ed efficiente, in termini di costi. Valuteremo un eventuale investimento quando la situazione sarà più chiara».

Gli ascolti nel semestre

Dopo i primi due mesi di esercizio 2020 caratterizzati da un andamento nettamente positivo, i mesi successivi hanno accusato il forte rallentamento della raccolta pubblicitaria sia in Italia che in Spagna a seguito delle misure restrittive di lockdown, progressivamente allentate solo a partire dalla seconda parte del mese di maggio in Italia e dal 21 giugno in Spagna.

Nonostante gli eventi, l’industria televisiva in Italia ha dato segnali positivi, con ascolti cresciuti fino al 50% rispetto all’analogo periodo del 2019. Nel primo semestre, Mediaset conferma la propria leadership sul target commerciale sia in Italia sia in Spagna in tutte le fasce orarie. In Italia ha ottenuto il 34,5% di share nelle 24 ore e il 36,5% in prime time sul target commerciale, in crescita rispetto al 2019 con una performance superiore al resto del mercato.

Canale 5 è primo e Italia 1 è terso in tutte le fasce orarie sul target 15-64 anni. In Spagna, le reti del Biscione sono leader con uno share del 29,6% nelle 24 ore sul target commerciale. Telecinco è prima rete spagnola con il 14,6% di share nelle 24 ore sul target individui.

I dati di bilancio

Da gennaio a giugno, il gruppo guidato da Pier Silvio Berlusconi ha registrato ricavi per 791,3 milioni di euro in Italia, a fronte dei 1.002,2 milioni del primo semestre 2019. In Spagna, il fatturato è stato di 375,1 milioni rispetto ai 482,5 milioni dell’anno precedente.

Decisivo il calo generale dell’adv lordo registrato nei quattro mesi successivi a febbraio dovuto alla cancellazione di numerose campagne, mentre nei primi due mesi dell’esercizio in Italia Mediaset aveva registrato una crescita pubblicitaria del 2,1%. In Spagna la raccolta ha raggiunto i 325,1 milioni contro i 472,9 milioni del 2019. In Italia, è stata pari a 744,2 milioni di euro a fronte di 985,2 milioni nel 2019.

I costi operativi complessivi scendono a 1.134,7 rispetto ai 1.290,8 milioni del primo semestre 2019 (-12,1%). In Spagna sono stati pari a 286,2 milioni rispetto ai 328,2 milioni nel 2019. In Italia si sono attestati a 848,9 milioni, in riduzione rispetto ai 962,9 milioni dello stesso periodo 2019.

L’ebit di Gruppo è risultato comunque positivo per 31,7 milioni pur calando rispetto ai 191,6 milioni dello stesso periodo del 2019. L’ebit in Italia è stato pari a -57,6 milioni di euro rispetto ai 39,3 milioni del 2019. In Spagna si è attestato a 88,9 milioni rispetto ai 154,2 milioni del 2019. Il risultato netto di Gruppo è -18,9 milioni rispetto ai 102,7 milioni dello stesso periodo dell’esercizio precedente.

Si segnala che il risultato netto consolidato del periodo comparativo è stato riesposto per recepire l'impatto di competenza sul risultato partecipazioni derivante dall’allocazione dell’avviamento generato dall'OPA su EI Towers lanciata nel 2018 da 2i Towers Holding con effetto retroattivo a decorrere dal 1° ottobre 2018. L’indebitamento finanziario netto consolidato al 30 giugno è calato a 1.197,7 milioni rispetto al dato di inizio periodo (1.348,3 milioni).

Escludendo le passività rilevate a partire dal 2019 ai sensi dell’IFRS 16 e il debito finanziario derivante dalle acquisizioni della partecipazione in ProsiebenSat.1, l’indebitamento finanziario netto consolidato è pari a 576,2 milioni rispetto ai 768,8 milioni del 31 dicembre 2019. La generazione di cassa caratteristica è cresciuta a 212,1 milioni rispetto ai 189 milioni dei primi sei mesi 2019. Nel periodo sono stati sostenuti investimenti per 72,9 milioni connessi all’incremento della partecipazione in ProsiebenSat.1.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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