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Magic Box Toys, collezioni che passione e un 2021 tra consolidamento e lanci di prodotto

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L’azienda spagnola ha una nuovo direttore commerciale, Roberto Buzzo Piazzetta che fa il punto della situazione, tra attualità, analisi di scenario e prossimi obiettivi, tra i quali una linea di giocattoli prevista per settembre

Pare ci sia un capitolo nascosto nel grande libro intitolato “Come portare avanti un azienda nella buona e nella cattiva sorte” riguardante i periodi storicamente meno floridi, che potrebbe essere visto come un eufemismo a guardare il 2020 che volge al termine, tra affanni e speranze. Una serie di pagine quasi nascoste, mimetizzate, appannaggio dei più abili, coraggiosi, ambiziosi, organizzati. Roberto Buzzo Piazzetta è il nuovo direttore commerciale di Magic Box Toys, azienda spagnola specializzata in giocattoli collezionabili, pare che quelle suddette pagine le conosca a memoria. Ci fidiamo ma abbiamo voluto interrogarlo ugualmente.

Su quali prodotti avete puntato per il Natale 2020?

«La nostra priorità rimane sempre sostenere la linea comunicando il lancio della nuova serie: nel caso del brand SuperZings, in Italia a settembre abbiamo rilanciato la serie 4, mentre per MojiPops la serie Party. Entrambe le serie erano state lanciate nel primo semestre ma fortemente penalizzate dal lockdown. Supportare la linea sottolineando gli elementi di novità ci permette di enfatizzare il concetto di collezionabilità su cui si basano questi prodotti. Accanto alle referenze caratterizzanti le serie, abbiamo anche dei playset che sono invece degli articoli continuativi: per Natale abbiamo puntato in particolare su uno di questi, la Stazione di Polizia dei SuperZings».

Che tipo di strategie marketing e comunicazione avete approntato durante l’anno e per le imminenti festività?

«Punti prezzo che spaziano dall’acquisto di impulso al vero e proprio regalo di Natale, in grado di attrarre il consumatore e di garantire un giusto margine al trade, in un’ottica di collaborazione win win. Posizionamento nel punto vendita pensato per il fuori scaffale (almeno per gli articoli di piccole dimensioni) realizzato con appositi display, per aumentare la visibilità. Una comunicazione a supporto dei brand strutturata su un periodo di 2 mesi, partendo dal lancio di settembre per arrivare fino a fine novembre per il Natale».

Quale sarà il focus 2021? Su cosa punterete, quali saranno gli obiettivi principali alla base delle scelte strategiche?

Per il 2021 ci siamo dati due focus interconnessi, il consolidamento del brand SuperZings cercando di replicare il grande successo spagnolo che lo ha portato a essere la property numero 1 del mercato e un importante lancio a settembre di una nuova linea di giocattoli. Se il brand SuperZings ha un target di gender trasversale, il nuovo lancio di settembre sarà destinato principalmente ai bambini, mentre per il 2022 amplieremo ulteriormente verso le bambine. L’obiettivo principale è costruire un brand e di conseguenza prodotti che abbiano una forte componente di collezionabilità affiancata dalla giocabilità».

Roberto Buzzo Piazzetta

 

Sul piano della comunicazione, quali media utilizzate maggiormente e quanto sfruttate la leva digital e in che modo?

«La nostra comunicazione è rivolta principalmente ai kids più che all’R.A., e il main media per noi rimane la televisione, che in Italia sul nostro target è ancora molto efficace. Poi ovviamente non trascuriamo il digital: siamo presenti sul web con siti dedicati ai brands, su YouTube con webisodes e campagna adv, e per ogni lancio prevediamo il coinvolgimento di influencers e bloggers».

Il mercato: come sta andando, che problemi avete riscontrato, che evoluzioni attese o meno?

«Sicuramente il mercato sta subendo le ripercussioni dell’epidemia che stiamo vivendo, anche se la vendita online sta ammortizzando l’impatto. Quello che da qualche anno sta avvenendo è una contrazione dell’età di utilizzo dei giochi “classici” rispetto ai dispositivi elettronici. Il problema principale risiede spesso nella paura che generano i cambiamenti, dove unitamente alla presenza di un player come Amazon, rischiano di far perdere fatturato a molti clienti. Questo può generare una maggiore chiusura, quando invece dovremmo dimostrarci più attenti e provare a sfruttare il cambiamento. Il consumatore si dimostra più attento ed esigente, diventando anche molto meno fedele al brand storico andando a ricercare sempre le novità. Noi pensiamo che un risultato di successo passi dall’equilibrio di un gioco “classico” contaminato dalla modernità in un contesto di eccellenza del prodotto e di attenzione al dettaglio».

Quali sono i punti fondamentali in fatto di comunicazione sui quali deve poggiare un'azienda di giochi e dintorni?

«Credo che un’azienda del giocattolo  non sia differente da qualsiasi altra azienda, sicuramente abbiamo un target di riferimento che è estremamente volubile, ma al contempo quando sceglie qualcosa lo fa con una passione totale. Ormai è fondamentale non ragionare per comparti stagni, ma considerare la comunicazione come un qualcosa di fluido che parte dal packaging di prodotto. Bisogna essere coerenti e non illudere il consumatore con false attese che genererebbero un allontanamento definitivo. Oggi non basta più la televisione, come mezzo, ma nemmeno il digital, bisogna raggiungere i bambini dove passano più tempo e far arrivare loro il prodotto in maniera meno istituzionale».


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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