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L’impatto del Covid-19 sulla fruizione dei media e sull’advertising online

Autore: Redazione

Fabrizio Angelini


Fabrizio Angelini di Sensemakers, è intervenuto al convegno “Internet advertising: tra creatività e innovazione” in cui sono stati presentati i risultati della ricerca dell'Osservatorio Internet Media del Politecnico di Milano

L’emergenza Covid-19 sta avendo forti impatti sull’evoluzione dei media e sull’advertising online. Fabrizio Angelini, Ceo di Sensemakers, nel corso del suo intervento al convegno “Internet advertising: tra creatività e innovazione”, dell'Osservatorio Internet Media del Politecnico di Milano, ha voluto identificare e distinguere quelli che possono essere gli impatti di breve periodo legati alla situazione contingente e all’emergenza, presumibilmente destinati ad esaurirsi abbastanza velocemente, e quelli che, invece, hanno le caratteristiche di cambiamenti più strutturali e potrebbero, quindi, essere destinati a consolidarsi e avere un impatto sull’industry nel medio-lungo periodo.

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Enorme crescita del tempo speso

Utile analizzare anche i dati comScore relativi al tempo speso sui siti digitali: confrontando la settimana del 17 febbraio (pre-crisi) con le settimane successive si nota che gli incrementi più significativi sono registrati dai social network, con un +69%, e dai siti di messaggistica; una crescita dovuta alla necessità di rimanere in comunicazione durante il periodo del lockdown. L’elemento da segnalare è che oltre a confrontare gli andamenti in termini relativi bisogna anche considerare i valori assoluti: oggi, queste due tipologie di contenuti (social network e instant messanger) rappresentano la grande maggioranza del tempo speso sulle categorie analizzate. L’entertainment e le general news segnano degli incrementi significativi, così come le news di carattere economico-finanziario. Il settore che a causa dell’interruzione delle attività fa segnare la decrescita più significativa è quello sportivo. Su altre categorie di contenuto si nota che i trend dei tempi di consumo sono facilmente interpretabili alla luce delle conseguenze del lockdown: il travel e l’automotive perdono l’80% del tempo speso (quest’ultima categoria in linea con i dati dell’ultimo mese relativi alle vendite di auto, che registrano un crollo dell’85%). Mentre l’attenzione sul retail e sui siti di food e distribuzione di cibo, invece, è stata molto significativa, con un picco nella fase iniziale del lockdown e andando, poi, a normalizzarsi.

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Accelerazione e rafforzamento

“La cosa di cui tutti siamo fortemente convinti è che questa situazione genererà un ulteriore rafforzamento e accelerazione del digitale: cresceranno, soprattutto, i modelli di business contactless legati all’ecommerce e al video. Se ne potrebbero avvantaggiare soprattutto i brand direct-to-consumer di nuova costituzione che hanno magari costruito relazioni forti con la propria base clienti sui social e hanno una grande facilità di sviluppare l’elemento transazionale sulle piattaforme online” commenta Fabrizio Angelini. Grazie al tool AdClarity è stato possibile monitorare - nelle settimane tra il 17 febbraio e il 6 aprile - come si sono mosse le categorie di investitori e si è notato un calo significativo delle marche in comunicazione sui settori che sono più impattati dall’emergenza Covid-19. In particolare, alcuni settori hanno quasi smesso di comunicare, ad esempio il turismo, la moda e l’abbigliamento. Altri soggetti, ad esempio quelli appartenenti all’industry della finanza e assicurazioni, hanno comunicato in maniera molto forte e in modo efficace, producendo campagne significative sui finanziamenti e sulla vicinanza alla clientela in questo momento di difficoltà.

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Impression costanti

È importante sottolineare che, se sono diminuiti gli investitori - e si evidenzia una relazione rispetto al tempo speso sulle varie tipologie di contenuti -, non si osserva un fenomeno simile sul numero delle impression, che sono rimaste costanti. Nelle ultime settimane è stato, poi, registrato un aumento significativo dei volumi di impression degli advertiser che lavorano nel mondo dell’intrattenimento (come Prime Video o Netflix), soggetti finanziari e soggetti in ambito ecommerce. L’effetto combinato di diminuzione della domanda e aumento dell’offerta dell’inventory disponibile legata alla crescita delle pagine viste e del tempo speso comporta uno squilibrio sul mercato, con una naturale pressione sui prezzi che si stanno abbassando. Il Cmp sta scendendo e questa sarà una delle sfide più importanti della industry per il prossimo futuro; quando si ripartirà sarà necessario difendere il prezzo e sarà importante far emergere la qualità che sta dietro l’offerta digitale.

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Attenzione a prezzo e qualità

“Diverse property, con la crescita delle audience e l’aumento del traffico, si stanno avvicinando ai 30 milioni di utenti unici mensili che fino a pochi mesi fa erano ad appannaggio esclusivo di Google e Facebook. Questa dinamica andrà gestita con molta attenzione e sarà fondamentale non abbassare i prezzi, differenziando al massimo sulla qualità dei contenuti e sulla capacità di profilazione su base dato” commenta ancora Angelini. Molti investitori continuano a essere preoccupati per l’associazione del proprio brand a contenuti potenzialmente ansiogeni come quelli del Covid-19 e hanno inserito proprio la parola Covid-19 e i contenuti legati all’emergenza in black list. “Nei giorni di metà aprile i nostri sistemi hanno rilevato che circa il 20% delle impression sono state bloccate su contenuti altamente rischiosi, ma anche a basso rischio, che trattano di contenuti di costume o come affrontare la pandemia stando a casa, quindi non necessariamente preoccupanti o ansiogeni”, conclude Fabrizio Angelini.


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incarichi e gare

Autore: V Parazzoli - 19/04/2024


Armando Testa vince il bando biennale da 1,5 milioni per l’implementazione del branding e delle attività di promozione turistica di Regione Umbria

È stato aggiudicato ad Armando Testa il bando emesso dalla Regione Umbria per l’affidamento dei servizi per la progettazione e gestione della strategia d’immagine del brand Umbria finalizzati all’implementazione del branding e delle attività di promozione turistica integrata, del valore totale, IVA esclusa, di 1.554.993.44 euro in 24 mesi (777.496,72 per i primi 12 e altrettanti per l’opzione di rinnovo per altri 12). L’agenzia guidata da  Marco Testa ha superato, nell’ordine di classifica frutto della somma tra punteggio tecnico e offerta economica: l’rti di Heads Group con Digical e Dekmatis; l’rti di Studiowiki con DS Tech; LDB; Digitalmakers; e Blossom. Esclusi dopo la valutazione tecnica: l’rti di Deva Connection con Idea Docet, Stimulo Design S1 e Artefice Group; e Pirene. Premesse Obiettivi e Finalità dell’appalto: il quadro di riferimento è costituito dal MTU, Masterplan per il Turismo Umbro, lanciato con l’intento di definire in modo del tutto innovativo una linea di sviluppo integrato dell’Umbria a partire dalla sua eccezionale opportunità rappresentata dal turismo. Il MTU non si limita al settore turistico in senso stretto e tradizionale, ma prevede una fortissima interazione tra tutti gli elementi e le competenze che contribuiscono all’attrattività turistica di un territorio, a partire dalla sua marca e fino alle varie connessioni settoriali che rendono il turismo trasversale ed insieme motore di sviluppo anche molto oltre i suoi effetti diretti. E’ stata pertanto intrapresa una strategia di medio-lungo periodo da cui discendono le tattiche opportune: un’azione integrata che arrechi vantaggi ed economie di scala e di scopo in una serie di attività che in passato hanno sofferto di scoordinamento. A tal fine è stata adottata una marca corporate unica regionale, in grado di ricavare valore per il turismo dalle varie eccellenze di sistema e che sia condivisa il più possibile da vari settori produttivi (turismo, agricoltura cultura, artigianato, trasporti, attività produttive). Nella fase attuale, pertanto, si rende necessario implementare presso il mercato interno e i mercati internazionali il nuovo logotipo unico regionale, nei termini di marca ad “ombrello” che racchiude le varie eccellenze del sistema umbro e valorizzi non soltanto il turismo regionale ma si riveli capace di configurare un’operazione strategica di sistema. Punti di forza I punti di forza distintivi della Marca Umbria che le indagini sinora condotte hanno restituito sono: una Terra dei Cammini nella natura, ricca di Borghi storici ed eventi, famosa per i prodotti enogastronomici. Meritano ulteriore valorizzazione le attività outdoor, il benessere, la lentezza, ecc. Occorre rafforzare il posizionamento sui mercati consolidati (centro Italia e centro-nord Europa in particolare), e al contempo costruire un nuovo e più attuale riposizionamento per il tempo libero, la mobilità lenta, le attività outdoor e plein air, anche mediante una consistente e sempre più incisiva diversificazione di prodotto in tal senso. ll marketing turistico deve cercare inoltre di trasformare l’attrazione naturale delle aree più vicine da escursionismo in prodotti turistici, organizzando tutte le occasioni in modo da facilitare il pernottamento. Nel medio raggio è essenziale giocare sui prodotti connotanti, e cioè quelli basati su attrattori certamente speciali. Perimetro L’agenzia prescelta dovrà pertanto: provvedere alla ideazione creativa e sviluppo per output di campagne declinate sulle stagionalità e sui singoli mezzi off line e online curando la realizzazione di materiali pubblicitari e gli adattamenti degli esecutivi; fornire servizi e produrre materiali di comunicazione finalizzati all’implementazione e alla gestione del branding: realizzazione shooting fotografico, video corporate, spot pubblicitari e video clip; provvedere alla progettazione, redazione testi e realizzazione esecutivi di materiali istituzionali promo-pubblicitari. Nel lungo raggio è necessario muoversi in una logica fortemente selettiva, sugli attrattori in grado di generare prodotti “Star” e cioè irripetibili, di rilevanza mondiale, tali da consentire di affrontare mercati anche molto lontani, eppure sensibili alla specifica rarità. Tra i target attuali sono ancora relativamente rare le offerte “a valore”, in grado di rivolgersi a target più alti della media, e forse anche più giovani, andando verso quelle generazioni che rappresentano la punta di diamante dei comportamenti ed anche dei consumi. Tra gli strumenti occorre operare alcune precise scelte di priorità, che si prestano ad una condivisione con tutti gli attori del sistema. Ad esempio, in una prospettiva “omnichannel” le attività digitali assumono una importanza preminente. Infine, le attività di promo-comunicazione, per essere efficaci, devono incorporare quote crescenti di marketing intelligence, di creatività, di innovazione, passando dai media “comprati”, a quelli “guadagnati”, a quelli “creati”. 

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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