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GfK: con la “fase 2” i consumatori vogliono una comunicazione attenta alla “nuova normalità” post Covid-19

Autore: S Antonini

Enzo Frasio, Presidente di GfK


L’istituto di ricerca presieduto da Enzo Frasio analizza i trend del momento per cercare di comprendere le traiettorie di consumi, advertising e andamento dei media e condividerle con il mercato

Con l’avvento della “fase 2”, GfK analizza i trend del momento per cercare di individuare i connotati della “nuova normalità” in termini di consumi, comunicazione e andamento dei media, «cercando di delinearne le traiettorie evolutive e mettendo questa conoscenza a disposizione del mercato», commenta il Presidente di GfK Italia Enzo Frasio. «Con la nostra web conference abbiamo cercato di analizzare al meglio la realtà che stiamo vivendo e anche di comprendere le prospettive future. Abbiamo parlato di come sta evolvendo il sentiment degli italiani e delle nuove abitudini di spesa nel largo consumo, di come stanno cambiando il mondo della comunicazione e la cross-medialità. Inoltre, abbiamo sottolineato l’importanza dell’entertainment nella sua accezione più ampia, come vero e proprio “salvavita” per chi si trova a vivere una condizione completamente nuova, che possiamo definire post-traumatica. Abbiamo presentato alcuni trend che forse scompariranno con la fine della crisi e altri invece che continueranno a condizionare le nostre vite anche nella “nuova normalità” che ci aspetta quanto tutto questo sarà finito. Condividendo questi e altri insight delle nostre ricerche abbiamo cercato di fornire ai nostri partner la conoscenza necessaria per ridurre l’incertezza che caratterizza questo momento e per prendere decisioni importanti».

I sentiment degli italiani

Cala nell’ultimo mese la preoccupazione per il coronavirus, anche se si attesta sempre ad alti livelli. Tornano i timori per la situazione economica, e la fiducia dei consumatori crolla di 15 punti. Secondo alcune rilevazioni ancora provvisorie, in un contesto di contrazione generalizzata la propensione delle aziende agli investimenti dovrebbe tenere nell’area della comunicazione e aumentare in quella delle ricerche di mercato. Per quanto riguarda invece la propensione al consumo, se un terzo deli italiani sta solo aspettando il momento di tornare a comprare come prima, almeno la metà sta rivedendo le proprie abitudini di spesa mentre un quarto terrà il portafoglio molto più chiuso.

Come sono cambiati i consumi

Durante il lockdown si è assistito all’espansione del largo consumo, che mai come in questa occasione ha dimostrato la sua natura anticiclica. Gli scontrini crescono per ridurre le visite agli store, regge la multicanalità ed emergono canali come il piccolo servizio libero e l’online. Il 37% delle famiglie che hanno fatto compere in rete hanno adottato questo metodo per la prima volta.

Tra i generi propulsori del mercato, quelli a crescita più veloce, si vedono guanti, alcol denaturato, prodotti per l’igiene della casa, farine, lievito. Tra quelli che tengono, vari prodotti tra cibo, detersivi e bevande. Subiscono un calo i prodotti legati all’acquisto di impulso e il personal care. Il target giovane è quello più in evoluzione: colazione e cucina in casa, pause pranzo veloci, disinfezione e cura della persona, oltre a un aumento degli shopper tra gli uomini, sono i trend da tenere d’occhio. Inoltre, le aziende devono ricordare che nella “vera” fase 2 ci sarà un contenimento della spesa, e quindi dovranno lavorare sulla penetrazione, sui canali di distribuzione, sui nuovi acquirenti.

La comunicazione regge

Soprattutto, le aziende dovranno comunicare. Dalla seconda settimana di marzo, GfK ha osservato circa 100 messaggi pubblicitari di tutti i settori merceologici, rilevando sei filoni principali di comunicazione: informazione e didattica, ringraziamenti e donazioni, iniziative pratiche in risposta ai nuovi bisogni, messaggi di speranza, valorizzazione del Made in Italy, ma anche adv che ignoravano la situazione. In aprile, la richiesta di comunicazione è alta (68%) ma con modalità diverse (51%) perché il mondo è cambiato.

Le aziende nei prossimi tempi dovranno concentrarsi sulla tutela delle persone e sul sostegno ai consumi, sul Made in Italy. Per l’Insight Advisor Giuseppe Minoia bisogna tornare anche a investire sulla comunicazione dell’entertainment, intendendo per tale un insieme di attività che contribuiscono al fare stare bene l’individuo, in prospettiva oggi che non può accedere a tutta l’offerta, ma soprattutto in vista di un domani dove la richiesta riprenderà.

Cresce la crossmedialità, cala il digital divide

La tv ha confermato la propria centralità con una crescita del 18%, crescendo del 25% presso i più giovani della generazione Z; il digitale totale ha fatto il +25%, con un incremento del 33% presso i più giovani. Ma la total audience generata da questi due mezzi insieme cresce del 7%, con una riduzione degli spettatori “esclusivi”.

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Giorgio Licastro

 

L’ascolto è diventato quindi più trasversale alle fasce d’età. Commenta Giorgio Licastro, Solution Lead Media Measurement: «La segregazione forzata ha favorito tv e web, con un incremento trainato dalla domanda di contenuti informativi, di intrattenimento, di comunicazione. La radio, nonostante il collasso del drive time, ha mantenuto buoni livelli di fruizione. Segnali simili arrivano anche dal lato della stampa.

Gli italiani hanno attivato nuove modalità di fruizione dei mezzi e sono diventati più multimediali. I più giovani hanno scoperto i mezzi tradizionali, le generazioni più mature hanno accelerato la conversione al digitale. Tutto questo può essere un lascito per la nuova normalità, alla fine dell’emergenza sanitaria».

 


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 22/04/2024


L’Istat cerca partner per creatività e planning a supporto dei censimenti economici permanenti; l’appalto vale 2,6 milioni di euro in tre anni

Consip ha avviato una gara per affidare le campagne di comunicazione integrate a supporto dei censimenti permanenti per Istat. Il valore dell’appalto è di 2,64 milioni di euro al netto dell’iva. L’incarico è di 3 anni e, in particolare, riguarda le campagne a supporto del censimento permanente della  popolazione e delle abitazioni e dei censimenti permanenti economici (imprese, istituzioni pubbliche, istituzioni non profit, agricoltura), previsti dall’Istat nel triennio 2024–2027, nonché una campagna generalista dedicata alla valorizzazione dei censimenti da svilupparsi nell’ambito delle celebrazioni del centenario dell’Istat che si terrà nel 2026. L’agenzia sarà incaricata sia dell’ideazione creativa che della strategia e pianificazione media, oltre che delle attività web, dei social e della gestione delle pr. Il budget media complessivo per tutta la durata del contratto, incluso il placement, è di massimo 850.000 euro (iva esclusa). Il termine per presentare le offerte è il 28 maggio. Obiettivi Le singole campagne dovranno, in un’ottica integrata, implementare la strategia comunicativa sui Censimenti permanenti per perseguire i seguenti obiettivi generali: informare sulle diverse modalità di svolgimento delle operazioni censuarie e sulle novità di ciascuna edizione; favorire la più completa, corretta e tempestiva partecipazione dei rispondenti alle operazioni censuarie; garantire a ciascun Censimento visibilità, riconoscibilità e memorabilità; sostenere la piena riuscita di ciascun Censimento promuovendo la condivisione degli obiettivi specifici con i rispondenti e con i potenziali utilizzatori dei dati; sperimentare azioni, strumenti e linguaggi innovativi, che consentano di raggiungere pubblici più ampi possibile; essere «in ascolto» e flessibile per reindirizzare messaggi e azioni; rispondere ai perché e ad eventuali criticità che potrebbero insorgere nel corso delle diverse rilevazioni (communication crisis management); promuovere la restituzione dei risultati di ciascun Censimento, valorizzandone il grande potenziale conoscitivo e la loro utilità, e assicurando una continuità narrativa sui censimenti tra una rilevazione e l’altra; costruire e rafforzare alleanze/partnership con stakeholder, utilizzatori esperti, istituzioni, comunità scientifica, media e altri attori dei censimenti, con azioni mirate di pubbliche relazioni, promuovendo attività di engagement e di endorsement; consolidare la narrazione di tutti i Censimenti permanenti come un sistema integrato di rilevazioni in grado di assicurare al Paese un patrimonio informativo più ricco e tempestivo e di garantire un risparmio economico e una riduzione del carico sui rispondenti, in linea con i più innovativi standard internazionali;  evidenziare il ruolo dell’Istat sia come produttore di informazioni e analisi puntuali utili alla collettività e al Paese, sia quale ente con una visione orientata all’innovazione, al fine di rafforzare la reputazione e notorietà dell’Istituto; rafforzare la fiducia dei cittadini nell’istituzione e nella informazione statistica ufficiale e l’importanza di una partecipazione consapevole e attiva alle rilevazioni statistiche ufficiali. 

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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