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Farmacia e comunicazione: dal Giappone con autorevolezza, Takeda

Autore: D Sechi

Silvia Ficorilli


L’azienda giapponese raccontata dalla sua ottica italiana, obiettivi, classiche difficoltà del settore, il problema delle fake news, le app, l’intelligenza artificiale e l’utilizzo dei social media. La parola a Silvia Ficorilli, Head of Patient Advocacy Oncology

Ci settori di mercato che diamo per scontati ma che, improvvisamente, maturano un nuovo vissuto, con il conseguente alimentarsi di chiacchiere, di polemiche, di luci della ribalta perennemente accese, di chiacchiere infinite. Se volte un esempio, ma di quelli fulgidi, Il farmaceutico fa al caso vostro. Takeda Pharmaceutical Company Limited è la più grande azienda del settore operante in Giappone e una delle maggiori a livello mondiale. La società si focalizza su sei aree terapeutiche: oncologia, cardiovascolare/metabolico, respiratorio e immunologia, neurologia, medicina generale. Ma… come si muove fuori dalle corsie? Come comunica? In che modo approccia l’utente in rete? Come controbatte alle accuse, ai complottismi, alle fake news che un tempo si chiamavano bufale? Lo abbiamo chiesto a Silvia Ficorilli, Head of Patient Advocacy Oncology presso Takeda Italia.

Come si comunica in ambito farmaceutico, vantaggi e limiti, in una stagione tra l’altro decisamente densa sotto questo profilo?

«Viviamo in un’epoca di continua e costante trasformazione, e anche il settore farmaceutico è parte integrante di questo cambiamento. Se 20 anni fa la sfida era sviluppare farmaci che curassero le grandi patologie croniche, oggi l’asticella si è alzata con nuove ambizioni: mettere a disposizione farmaci per patologie che non hanno una cura, o migliorare la sopravvivenza e la qualità di vita di pazienti una volta senza speranza, come nel caso dell’oncologia. Non solo. A guidare il nostro operato, infatti, un approccio Beyond the Pill per essere al fianco delle persone che affrontano un percorso di cura, non solo garantendo loro le migliori cure, ma accompagnandoli tutti i giorni con servizi ad alto valore aggiunto».

Siete stati premiati di recente e quindi è d’uopo chiedervi se sia appropriato, o possibile, oggi come oggi per un’azienda come la vostra comunicare in modo per così dire cool… O si rischia di perdere in autorevolezza?

«Per noi la comunicazione passa dalle relazioni, dal tempo dedicato all’ascolto e dall’attenzione per i contenuti. Abbiamo stabilito una solida rete di relazioni con le associazioni di categoria, i professionisti della salute, le organizzazioni sanitarie e le Associazioni di Pazienti, così da cercare di raggiungere l’obiettivo di sempre: migliorare la vita delle persone. Il dialogo continuo con i nostri interlocutori ci consente di capire i bisogni e di restituire una informazione corretta e puntuale oltre che a progetti innovativi, dando vita ad un circolo virtuoso che si arricchisce di giorno in giorno. Questa impostazione della comunicazione ha consentito di ottenere recentemente la certificazione “BIC - Best in Media Communication”, di Eikon Strategic Consulting per Fortune Italia. Si tratta della prima edizione della certificazione per le eccellenze italiane in comunicazione, in cui ci è stata riconosciuta la capacità di riuscire a coinvolgere aziende ospedaliere, associazioni di pazienti, enti no profit e startup in progetti innovativi per creare sinergie virtuose per il benessere e la vita delle persone. Le campagne di sensibilizzazione e i progetti innovativi sottolineano infatti l’attenzione dell’Azienda alla collettività e ai problemi dei pazienti».

Il settore farmaceutico è sempre più avvolto da nubi complottistiche ed è a rischio fake-news, con quali armi della comunicazione è possibile controbattere?

«Takeda Italia ha posto grande attenzione al tema della corretta informazione, avvalorata da evidenze concrete e dati scientifici. In questa direzione, nel 2019 abbiamo sviluppato, insieme a Vidiemme, l’app ScaNews, per contrastare il fenomeno in continua crescita delle fake news, che quando riguarda le informazioni in ambito scientifico rappresenta un vero pericolo per la salute e per i cittadini. ScaNews intende fornire un canale sicuro e aperto a tutti dal quale accedere a contenuti medico-scientifici attendibili e permette agli utenti di poter navigare tra le news di salute pubblicate sui principali social network da fonti accuratamente selezionate per attendibilità e profilo scientifico. Un esempio concreto di come i valori fondanti della nostra filosofia, il Takedaismo, ispirano il nostro lavoro quotidiano: a guidarci Integrità, Lealtà, Onestà e Perseveranza per essere riferimento autorevole e affidabile nella comunità in cui operiamo».

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Ambito digital, ormai predominante: come si muove l’azienda? Sito, social, app, Google e indicizzazioni varie?

«L’innovazione digitale è per Takeda un asset di fondamentale importanza, per dare un concreto contributo al miglioramento della qualità di vita delle persone e per sviluppare soluzioni sempre più efficaci per gli operatori sanitari. Questo impegno si è concretizzato, a partire dal 2016, in una serie di progetti ad alto tasso di innovazione digitale, tra cui: LeggoXTe, il primo chatbot, dotato di intelligenza artificiale e potenziato dagli assistenti vocali Google Home ed Amazon Alexa, che permette la consultazione intuitiva e rapida dei foglietti illustrativi dei farmaci Takeda, e MyHospitalHub, la soluzione di telemedicina ideata per semplificare il rapporto tra centro ospedaliero e paziente, assicurando protezione dei dati e facilità nella comunicazione post-dimissione tra i medici e i loro assistiti. Il progetto si compone di una piattaforma web e di una app, e si rivolge a tutti i centri che hanno in cura pazienti affetti da patologie croniche o oncologiche. Grazie alla piattaforma interattiva, ogni centro è in grado di costruire autonomamente un sito web al servizio dei pazienti, con informazioni utili, news e calendario degli appuntamenti. La piattaforma è stata adottata dall’ospedale San Raffaele di Milano nel 2017 e dal Policlinico Gemelli di Roma nel 2019, e numerosi altri centri hanno fatto richiesta per poter far parte dell’hub. Inoltre, riteniamo che i canali social siano uno strumento molto importante per comunicare e per contribuire a creare una rete non solo tra pazienti che condividono la stessa patologia e che quindi possono confrontarsi e aiutarsi a vicenda, ma anche tra medici, operatori e istituzioni, per poter sviluppare soluzioni sempre più efficaci e offrire risposte concrete e rapide».

Qualche numero?

«A livello globale, c’è la pagina LinkedIn del gruppo, che conta più di 600.000 followers e il profilo Twitter, con più di 16.000 followers. Per quanto riguarda il mercato italiano, abbiamo la pagina LinkedIn Takeda Italia che conta quasi 10.000 followers: questo canale ha l’obiettivo da una parte di comunicare le notizie rilevanti per l’Italia ma anche a livello mondiale del Gruppo, e dall’altra di informare e dare visibilità alle novità più importanti relative al settore sanitario-farmaceutico, per offrire ai nostri pazienti una voce sempre aggiornata. A dimostrazione del ruolo che crediamo essere fondamentale dei canali social, recentemente abbiamo ottenuto il primo premio “Le Eccellenze dell’Informazione Scientifica e la Centralità del Paziente” con il progetto IBDpoint - Linkedin Showcase, nella categoria “Informazione Scientifica Multicanale”. Questo progetto, primo nel suo genere in Italia, è dedicato al mondo delle malattie infiammatorie croniche intestinali; IBDpoint è al servizio di medici e pazienti e ha lo scopo di fare informazione, ma anche sensibilizzare l’opinione pubblica sulla Colite Ulcerosa e la Malattia di Crohn, malattie ancora poco note ma che colpiscono circa 200.000 persone in Italia. I post affrontano temi come la comunicazione tra medico e paziente, la vita lavorativa, familiare e sociale, gli stili di vita e i fattori che possono influenzare l'insorgenza ed il decorso della malattia. Ideata come fornitore di contenuti di rilievo, in breve IBDpoint ha creato una vera e propria community dove le persone possono informarsi e condividere e commentare tutto ciò che viene postato, in uno scambio arricchente e continuo, testimoniato da numeri importanti: oltre 3mila followers, più di 11.600 interazioni e quasi 8,7 milioni di visualizzazioni».

Quali sono i vostri principali target di riferimento? Come cambia la comunicazione in base a loro?

«Avendo come obiettivo la salute delle persone, lavoriamo a stretto contatto con la comunità scientifica, con le istituzioni e decisori nazionali e locali, associazioni di pazienti. E ci rivolgiamo a media e opinione pubblica. L’impegno quotidiano del team di comunicazione e quello di trovare per ogni interlocutore il canale e il contenuto più idonei, anche se i nostri valori restano una costante: attitudine alla ricerca, innovazione, attenzione alla qualità ed efficacia dei farmaci, sensibilità verso le responsabilità sociali».


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incarichi e gare

Autore: V Parazzoli - 19/04/2024


Armando Testa vince il bando biennale da 1,5 milioni per l’implementazione del branding e delle attività di promozione turistica di Regione Umbria

È stato aggiudicato ad Armando Testa il bando emesso dalla Regione Umbria per l’affidamento dei servizi per la progettazione e gestione della strategia d’immagine del brand Umbria finalizzati all’implementazione del branding e delle attività di promozione turistica integrata, del valore totale, IVA esclusa, di 1.554.993.44 euro in 24 mesi (777.496,72 per i primi 12 e altrettanti per l’opzione di rinnovo per altri 12). L’agenzia guidata da  Marco Testa ha superato, nell’ordine di classifica frutto della somma tra punteggio tecnico e offerta economica: l’rti di Heads Group con Digical e Dekmatis; l’rti di Studiowiki con DS Tech; LDB; Digitalmakers; e Blossom. Esclusi dopo la valutazione tecnica: l’rti di Deva Connection con Idea Docet, Stimulo Design S1 e Artefice Group; e Pirene. Premesse Obiettivi e Finalità dell’appalto: il quadro di riferimento è costituito dal MTU, Masterplan per il Turismo Umbro, lanciato con l’intento di definire in modo del tutto innovativo una linea di sviluppo integrato dell’Umbria a partire dalla sua eccezionale opportunità rappresentata dal turismo. Il MTU non si limita al settore turistico in senso stretto e tradizionale, ma prevede una fortissima interazione tra tutti gli elementi e le competenze che contribuiscono all’attrattività turistica di un territorio, a partire dalla sua marca e fino alle varie connessioni settoriali che rendono il turismo trasversale ed insieme motore di sviluppo anche molto oltre i suoi effetti diretti. E’ stata pertanto intrapresa una strategia di medio-lungo periodo da cui discendono le tattiche opportune: un’azione integrata che arrechi vantaggi ed economie di scala e di scopo in una serie di attività che in passato hanno sofferto di scoordinamento. A tal fine è stata adottata una marca corporate unica regionale, in grado di ricavare valore per il turismo dalle varie eccellenze di sistema e che sia condivisa il più possibile da vari settori produttivi (turismo, agricoltura cultura, artigianato, trasporti, attività produttive). Nella fase attuale, pertanto, si rende necessario implementare presso il mercato interno e i mercati internazionali il nuovo logotipo unico regionale, nei termini di marca ad “ombrello” che racchiude le varie eccellenze del sistema umbro e valorizzi non soltanto il turismo regionale ma si riveli capace di configurare un’operazione strategica di sistema. Punti di forza I punti di forza distintivi della Marca Umbria che le indagini sinora condotte hanno restituito sono: una Terra dei Cammini nella natura, ricca di Borghi storici ed eventi, famosa per i prodotti enogastronomici. Meritano ulteriore valorizzazione le attività outdoor, il benessere, la lentezza, ecc. Occorre rafforzare il posizionamento sui mercati consolidati (centro Italia e centro-nord Europa in particolare), e al contempo costruire un nuovo e più attuale riposizionamento per il tempo libero, la mobilità lenta, le attività outdoor e plein air, anche mediante una consistente e sempre più incisiva diversificazione di prodotto in tal senso. ll marketing turistico deve cercare inoltre di trasformare l’attrazione naturale delle aree più vicine da escursionismo in prodotti turistici, organizzando tutte le occasioni in modo da facilitare il pernottamento. Nel medio raggio è essenziale giocare sui prodotti connotanti, e cioè quelli basati su attrattori certamente speciali. Perimetro L’agenzia prescelta dovrà pertanto: provvedere alla ideazione creativa e sviluppo per output di campagne declinate sulle stagionalità e sui singoli mezzi off line e online curando la realizzazione di materiali pubblicitari e gli adattamenti degli esecutivi; fornire servizi e produrre materiali di comunicazione finalizzati all’implementazione e alla gestione del branding: realizzazione shooting fotografico, video corporate, spot pubblicitari e video clip; provvedere alla progettazione, redazione testi e realizzazione esecutivi di materiali istituzionali promo-pubblicitari. Nel lungo raggio è necessario muoversi in una logica fortemente selettiva, sugli attrattori in grado di generare prodotti “Star” e cioè irripetibili, di rilevanza mondiale, tali da consentire di affrontare mercati anche molto lontani, eppure sensibili alla specifica rarità. Tra i target attuali sono ancora relativamente rare le offerte “a valore”, in grado di rivolgersi a target più alti della media, e forse anche più giovani, andando verso quelle generazioni che rappresentano la punta di diamante dei comportamenti ed anche dei consumi. Tra gli strumenti occorre operare alcune precise scelte di priorità, che si prestano ad una condivisione con tutti gli attori del sistema. Ad esempio, in una prospettiva “omnichannel” le attività digitali assumono una importanza preminente. Infine, le attività di promo-comunicazione, per essere efficaci, devono incorporare quote crescenti di marketing intelligence, di creatività, di innovazione, passando dai media “comprati”, a quelli “guadagnati”, a quelli “creati”. 

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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