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East Market sbarca online, la cultura della second hand ha una nuova strada​​​​​​​ 

Autore: D Sechi


Da incontro fieristico fisico, il marchio si sposta su web, inaugura una piattaforma che si propone come un vero e proprio network di buyer e seller in continua evoluzione. In preparazione anche uno spazio verticale e un magazine. La parola ai tre soci fondatori

Il fascino del mercatino, la sua organizzazione, l’attesa di un pubblico, la voglia di condividere una passione, di divulgare un interesse, di erigere vere e proprie costruzioni culturali. Questo al di là di ogni aspetto legato al business, che però esiste, ve e cammina insieme a noi e meno male. C’è un luogo a Milano dove la gente si incontra, si mostra, si racconta per quello che pensa, immagina e sogna attraverso l’esposizione di merce, di prodotti second hand, vintage, l’antico che risorge, che mostra vie dimenticate, che ritorna di moda, che si trasforma in un trend, o che semplicemente nutre una nicchia e allora è già belo esserci e partecipare. East Market e lo senti e lo respiri. Ma tutto intorno, ed è inutile girarsi di spalle e fare finta di nulla, siamo circondati, dai marketplace virtuali, da Amazon, il temibile. E poi, questo 2020 che porta in dote la sua pandemia, il conseguente distanziamento e le bancarelle che ovviamente ne soffrono. Che fare? Portare East Market in rete. Un goal tutt’altro che inaspettato, visto il momento. Ma azioni e risultati non sono mai scontati e non arrivano per caso. Da qualche giorno Eastmarketplace.com è una realtà e per farcela raccontare ci siamo affidati alla voce dei tre fondatori/organizzatori, le tre teste dietro il progetto, un trio di soci: Gianluca Iovine, Linda Ovadia e Francesco Laera.

 Da chi avete preso spunto per la costruzione della piattaforma? Ci sono già degli esempi internazionali?

«Ci siamo ispirati ai grandi, ma, abbiamo sostanzialmente studiato molto noi stessi. Con Eastmarketplace.com abbiamo ricodificato lo spazio di relazione fisica di East Market in un luogo virtuale reinterpretando non solo il modello di business, ma anche le dinamiche socio culturali tipiche dei nostri eventi. È stata un'evoluzione naturale. Viviamo nella "Amazon Prime Era", l'arena dei Marketplace è tra le più competitive nel mercato online. Esistono moltissimi player ed esempi internazionali importanti. Molti di loro hanno fatto la storia anche nel vintage e nel second-hand. Quasi tutti “pure-player”, sono realtà che nascono e vivono nel mondo digitale. Non conosciamo tuttavia molti progetti con una storia reale come la nostra».

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Linda Ovadia

 

Quali sono le caratteristiche tecniche del servizio? Cosa viene offerto all'utente? Ci saranno delle suddivisioni tematiche?

«Eastmarketplace.com è un network di buyer e seller in continua evoluzione. Entrambi con caratteristiche e necessità differenti. Su Eastmarketplace.com si può aprire uno shop in pochi minuti e investire il tempo nella ricerca e nella cura del catalogo e della propria identità che è quello di cui ha bisogno oggi il consumatore nel web. Sia che tu sia un collezionista privato, un brand indipendente o un venditore consolidato, una volta selezionato puoi aprire uno shop su Eastmarketplace.com in pochi minuti. La parte selettiva del progetto consente al nostro staff di concentrarsi sulla qualità della comunicazione e fornire un'esperienza di shopping che va al di là dell'acquisto. All’utente, invece, viene offerta la possibilità di navigare tra una vasta scelta di prodotti, selezionando un venditore già conosciuto - per esempio -, oppure attraverso altri parametri come la categoria merceologica, l’anno o il prezzo. Su Eastmarketplace.com puoi scoprire la vita precedente degli oggetti e vivere la cultura del re-use a 360 gradi navigando tra migliaia di articoli nelle aree wardrobe, home decor, art, editoria, musica, cinema e curiosità».

Avete individuato un target di riferimento?

«Non parliamo di caratteristiche anagrafiche, piuttosto una condivisone di interessi. Persone orientate verso uno shopping di ricerca, sensibili alla salvaguardia del pianeta, ultras del Vintage e del second hand, ma anche nuovi beginner che attraverso Eastmarketplace.com possono conoscere per la prima volta questo settore».

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È possibile che la piattaforma possa diventare un veicolo di comunicazione intesa anche come raccolta di partner e investitori pubblicitari? Se sì, quali settori potrebbero essere interessati?

«Più che rivendita di spazi pubblicitari, che a nostro avviso a lungo andare snaturano le identità dei progetti digitali, valutiamo la possibilità di partecipare a lanci di prodotti e brand, naturalmente in linea con il DNA del network».

In un futuro prossimo venturo, il ritorno alla dimensione fisica comporterà un mix delle due situazioni? O avete pensato a un differente utilizzo?

«Eastmarketplace.com era sulla scrivania da tempo, la pandemia è stata l'occasione di metterci in gioco. Abbiamo avuto la possibilità di aggiornarci, di studiare, di interpretare e di preparare la struttura. Non vediamo l'ora di poter tornare a riempire le nostre location. Sicuramente le due sfere digitale e fisico giocheranno molto bene insieme, hanno lo stesso DNA ma ognuno una sua propria Identità, chiara, forte e riconoscibile».

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Che obiettivi numerici vi siete posti per i primi sei mesi/primo anno?

«Eastmarketplace.com è live da pochi giorni, abbiamo lavorato molto sul forecast ma preferiamo non sbilanciarci ancora sui numeri ora. La risposta del pubblico è stata sorprendente, i nostri espositori hanno cominciato a vendere fin da subito, quindi siamo molto positivi».

State preparando una piattaforma verticale, come sarà organizzata?

«L'idea è quella di accostare alla parte principale delle vendite, un magazine dedicato al mondo del vintage. Un punto di riferimento per gli appassionati, a prescindere dall'e-commerce, che voglia coinvolgere i lettori interessati a notizie e approfondimenti di settore. Ci saranno degli editoriali a cura di firme della moda o di influencer per esempio, notizie e curiosità da tutto il mondo, e poi abbiamo previsto alcuni tutorial multimediali. I nostri venditori, che sono naturalmente esperti di questi argomenti, saranno protagonisti di pillole video dove racconteranno le loro esperienze di scoperta, valutazione e restauro dei prodotti. All'utente verrà spiegato, per esempio, come si riconosce la qualità e come si valuta lo stato di un oggetto vintage. Non solo».

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Il magazine in progettazione sarà anch'esso online? Anche in questo ci sarà la possibilità di raccogliere pubblicità?

«Il magazine - al momento - è pensato per l'online, ma, non escludiamo per il futuro una versione off-line cartacea. In tutti e due i casi è possibile strutturare anche una raccolta pubblicitaria, ma, l'intento principale è quello di condividere la cultura del vintage. Per noi è fondamentale non solo valorizzare il senso estetico e funzionale degli oggetti, ma, anche informare e sensibilizzare il pubblico sugli aspetti ecologici sottesi a questa cultura. Bello ma anche funzionale, utile ma anche riutilizzato, dove limitare la produzione industriale con il recupero di prodotti ancora in buono stato, significa razionare le risorse del pianeta e limitare l'inquinamento».


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incarichi e gare

Autore: V Parazzoli - 19/04/2024


Armando Testa vince il bando biennale da 1,5 milioni per l’implementazione del branding e delle attività di promozione turistica di Regione Umbria

È stato aggiudicato ad Armando Testa il bando emesso dalla Regione Umbria per l’affidamento dei servizi per la progettazione e gestione della strategia d’immagine del brand Umbria finalizzati all’implementazione del branding e delle attività di promozione turistica integrata, del valore totale, IVA esclusa, di 1.554.993.44 euro in 24 mesi (777.496,72 per i primi 12 e altrettanti per l’opzione di rinnovo per altri 12). L’agenzia guidata da  Marco Testa ha superato, nell’ordine di classifica frutto della somma tra punteggio tecnico e offerta economica: l’rti di Heads Group con Digical e Dekmatis; l’rti di Studiowiki con DS Tech; LDB; Digitalmakers; e Blossom. Esclusi dopo la valutazione tecnica: l’rti di Deva Connection con Idea Docet, Stimulo Design S1 e Artefice Group; e Pirene. Premesse Obiettivi e Finalità dell’appalto: il quadro di riferimento è costituito dal MTU, Masterplan per il Turismo Umbro, lanciato con l’intento di definire in modo del tutto innovativo una linea di sviluppo integrato dell’Umbria a partire dalla sua eccezionale opportunità rappresentata dal turismo. Il MTU non si limita al settore turistico in senso stretto e tradizionale, ma prevede una fortissima interazione tra tutti gli elementi e le competenze che contribuiscono all’attrattività turistica di un territorio, a partire dalla sua marca e fino alle varie connessioni settoriali che rendono il turismo trasversale ed insieme motore di sviluppo anche molto oltre i suoi effetti diretti. E’ stata pertanto intrapresa una strategia di medio-lungo periodo da cui discendono le tattiche opportune: un’azione integrata che arrechi vantaggi ed economie di scala e di scopo in una serie di attività che in passato hanno sofferto di scoordinamento. A tal fine è stata adottata una marca corporate unica regionale, in grado di ricavare valore per il turismo dalle varie eccellenze di sistema e che sia condivisa il più possibile da vari settori produttivi (turismo, agricoltura cultura, artigianato, trasporti, attività produttive). Nella fase attuale, pertanto, si rende necessario implementare presso il mercato interno e i mercati internazionali il nuovo logotipo unico regionale, nei termini di marca ad “ombrello” che racchiude le varie eccellenze del sistema umbro e valorizzi non soltanto il turismo regionale ma si riveli capace di configurare un’operazione strategica di sistema. Punti di forza I punti di forza distintivi della Marca Umbria che le indagini sinora condotte hanno restituito sono: una Terra dei Cammini nella natura, ricca di Borghi storici ed eventi, famosa per i prodotti enogastronomici. Meritano ulteriore valorizzazione le attività outdoor, il benessere, la lentezza, ecc. Occorre rafforzare il posizionamento sui mercati consolidati (centro Italia e centro-nord Europa in particolare), e al contempo costruire un nuovo e più attuale riposizionamento per il tempo libero, la mobilità lenta, le attività outdoor e plein air, anche mediante una consistente e sempre più incisiva diversificazione di prodotto in tal senso. ll marketing turistico deve cercare inoltre di trasformare l’attrazione naturale delle aree più vicine da escursionismo in prodotti turistici, organizzando tutte le occasioni in modo da facilitare il pernottamento. Nel medio raggio è essenziale giocare sui prodotti connotanti, e cioè quelli basati su attrattori certamente speciali. Perimetro L’agenzia prescelta dovrà pertanto: provvedere alla ideazione creativa e sviluppo per output di campagne declinate sulle stagionalità e sui singoli mezzi off line e online curando la realizzazione di materiali pubblicitari e gli adattamenti degli esecutivi; fornire servizi e produrre materiali di comunicazione finalizzati all’implementazione e alla gestione del branding: realizzazione shooting fotografico, video corporate, spot pubblicitari e video clip; provvedere alla progettazione, redazione testi e realizzazione esecutivi di materiali istituzionali promo-pubblicitari. Nel lungo raggio è necessario muoversi in una logica fortemente selettiva, sugli attrattori in grado di generare prodotti “Star” e cioè irripetibili, di rilevanza mondiale, tali da consentire di affrontare mercati anche molto lontani, eppure sensibili alla specifica rarità. Tra i target attuali sono ancora relativamente rare le offerte “a valore”, in grado di rivolgersi a target più alti della media, e forse anche più giovani, andando verso quelle generazioni che rappresentano la punta di diamante dei comportamenti ed anche dei consumi. Tra gli strumenti occorre operare alcune precise scelte di priorità, che si prestano ad una condivisione con tutti gli attori del sistema. Ad esempio, in una prospettiva “omnichannel” le attività digitali assumono una importanza preminente. Infine, le attività di promo-comunicazione, per essere efficaci, devono incorporare quote crescenti di marketing intelligence, di creatività, di innovazione, passando dai media “comprati”, a quelli “guadagnati”, a quelli “creati”. 

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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