La conclusione del rapporto tra la società che misura gli utenti internet e Nielsen potrebbe fare da acceleratore al progetto fortemente voluto da UPA a cui partecipano FIEG, UNA e Fedoweb
Potrebbe essere la fine del 2020 il momento buono per lanciare sul mercato pubblicitario un nuovo strumento di misurazione che metta insieme i lettori della carta stampata e gli utenti dei siti internet in un’unica ricerca. La possibile fusione di Audipress e Audiweb potrebbe infatti essere accelerata dalla eventuale rottura del contratto tra la società che finanzia la rilevazione delle audience del web e Nielsen, che quei dati li produce. Nei giorni scorsi è infatti stato reso noto che la società di ricerche di marketing ha deciso di abbandonare l’attuale metodologia, rescindendo il contratto che la lega alla struttura presieduta da Marco Muraglia, ma garantendo il servizio fino a fine dicembre. A quel punto, se l’accordo non si ricompone su una nuova metodologia, diventerebbe interessante puntare sulla ricerca unica carta-web, soddisfacendo una richiesta che il mercato degli investimenti pubblicitari avanza da tempo, vale a dire avere una currency integrata per valutare la total audience generata da marchi editoriali che si esprimono sia su carta, sia in digitale. È infatti UPA la promotrice del progetto, avviato già prima dell’emergenza Covid-19. L’associazione degli utenti pubblicitari presieduta da Lorenzo Sassoli de Bianchi è presente sia in Audiweb sia in Audipress, di cui è azionista anche la Federazione Italiana Editori Giornali presso cui l’iniziativa trova piena adesione. Tra l’altro, con la rielezione di Andrea Riffeser Monti a presidente, la FIEG applica il nuovo statuto che semplifica la classificazione delle componenti della Federazione – editori di stampa quotidiana, periodica, agenzie – riunite ognuna in un’unica categoria con un solo presidente, e istituisce la categoria degli editori digitali la cui presidenza è affidata a Renato Soru. In questo modo la Federazione completa la rappresentanza di tutti i media. Del tavolo al lavoro su una possibile fusione tra Audipress e Audiweb fanno parte anche UNA, presente in entrambe le associazioni, e Fedoweb, maggiore azionista della prima, che attraverso il suo presidente Giancarlo Vergori esprime «interesse ad approfondire un progetto che favorisce le dinamiche di sistema e a cui stiamo lavorando da tempo». Al momento non ci sono però ulteriori passi in avanti se non che UPA non esclude il raggiungimento di un accordo entro fine anno. All’eventuale società o jic (joint industry commettee) che ne scaturirebbe spetterà poi individuare l’istituto (o gli istituti) a cui affidare la ricerca. Per quanto riguarda Audipress, l’istituto incaricato è Doxa e il contratto è in scadenza nel 2022. Il prossimo 29 luglio la società presieduta da Ernesto Mauri avrà il consiglio di amministrazione per il rilascio dei dati sui lettorati relativi al periodo Audipress 2020/I.