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YouTube svela i segreti della nuova creatività e inaugura un canale Fashion

Autore: D Sechi

Paola Marazzini


Creator a raccolta dal genitore più affettuoso: la piattaforma riporta a MIlano il Pop-Up Space, la tre giorni dedicata ad autori e produttori di contenuti video. Ma cosa è accaduto dal 2005 a oggi? Il marchio è divenuto un classico anche per gli operatori come è accaduto per gli spettatori? E in Italia? Va tutto Bene? Illustra e risponde Paola Marazzini

Dove eravate nel maggio del 2005? Chi eravate? C’eravate? All’epoca se ne accorsero in pochi, la messa online di YouTube non provocò maremoti o attacchi di idolatria vicina al fanatismo. Qualcuno ci arrivò al ritorno dalle vacanze estive, tra un MySpace e un SecondLife, qualcun altro ci mise più tempo. Un anno dopo già non se ne poteva fare a meno. Oggi, 14 anni dopo, la piattaforma video per antonomasia può vantare oltre 2 miliardi di utenti ogni mese e viene sentita, vissuta come un qualcosa di naturale, senza nessun attacco di nostalgia dei bei tempi che furono o analisi di natura filosofica. È un dato di fatto, magari non ancora alla stregua del bicchiere d’acqua, ma non lontano.

Here We Are

Però, ogni tanto bisogna fare anche il punto della situazione, riaprire gli occhi, connettersi in maniera più analitica per scoprire l’evoluzione di un brand, le sue scelte, i lanci di prodotto, le soluzioni escogitate per rendere ancora più fruibile il suo consumo. Ed eccoci quindi al cospetto di Paola Marazzini, Director Agency and Strategic Partnerships di Google Italia, quindi padrona di casa del YouTube Pop-up Space di scena al Base di Milano.

Da fruitori a creatori

Se entri, anche in punta di piedi, ché non occorre fare tanto chiasso se si ha qualcosa da dire, nell’immaginario collettivo, è chiaro che prima o poi potrebbero esserci dei riflessi positivi sul fronte creativo dei fruitori. Ed è quello che è accaduto con YouTube «che ha favorito il sorgere progressivo di nuove generazioni di creatori di contenuti che condividono le proprie passioni con milioni di persone in tutto il mondo. Che si tratti di vlogging, intrattenimento, informazione, insegnamento, consigli di bellezza, fai-da-te, l’entusiasmo con cui i creator abbracciano e raccontano le proprie storie è così reale da rendere possibile la creazione di vere e proprie community che li sostengono e che condividono passioni e interessi. Nell'abbracciare questa autenticità, interi generi vengono inventati o addirittura reinventati secondo modalità espressive originali e uniche», spiega Paola Marazzini. «La missione di YouTube (Give everyone a voice and show them the world): permettere a tutti di vedere, ascoltare, condividere le proprie storie e costruire relazioni a livello globale. Questo è possibile solo in un ecosistema che vede l’incontro di tre attori: gli utenti, i creator e i brand.

Cosa è accaduto nel mentre…

Quasi tre lustri, volati come il vento, portatore di novità, che infatti non mancano mai. Ma prima un riassunto di tutte le puntate precedenti, elencate gentilmente da Paola Marazzini: YouTube può contare su oltre 2 miliardi di utenti su mensili, per un totale di oltre 1 miliardo di ore di contenuti visualizzati ogni giorno. Oltre 500 le ore di video caricati e condivisi ogni minuto. YouTube è localizzato in 80 lingue in 100 paesi nel mondo. Più del 70% delle visualizzazioni avviene da dispositivi mobile. La fruizione di YouTube da mobile ha superato il 70% delle visualizzazioni totali, ma a sorprendere è il salotto di casa: le persone guardano sempre più spesso YouTube dallo schermo tv, incluse le televisioni connesse. Veniamo all’Italia: 1400 canali hanno più di 100k iscritti, in crescita del 50% tra 2018 e 2019. 90 canali hanno più di 1 milione di iscritti, in crescita dell’85% tra 2018 e 2019. Il numero di canali con guadagni a sei cifre cresce di oltre il 60% rispetto allo scorso anno. In media, oltre il 35% del watch time sui contenuti prodotti da creator italiani proviene da oltre confine.

Professione Youtuber

Prima si è rimasti a bocca aperta, poi si è cominciato a scavare con l’obiettivo di scovare filmati che si credevano dispersi per sempre. Poi è successo qualcos’altro: dall’intrattenimento si è passati al lavoro e da YouTube sono spuntate nuove professioni, anche grazie allo YouTube Partnership Programme, che consente a chiunque abbia un canale e produca qualcosa di originale di guadagnare grazie alla pubblicità sui propri contenuti. E allora, ecco spuntare autentiche icone del Tubo: Bethany Motta o Pewdiepie all'estero, in Italia Clio Make up, The Show, Sofia Viscardi, Daniele Doesn't Matter, The Jackal, Yotobi, e tanti altri.Tutto questo grazie anche alla crescita di realtà che collaborano attivamente alla crescita professionale di questi ragazzi. Si tratta dei Multi Channel Network (MCN), vere e proprie agenzie che collaborano con i creator di YouTube offrendo loro servizi di marketing, aiuto nella produzione e promozione e li guidano nell’organizzazione dei contenuti in modo tale che i canali possano essere monetizzati al meglio.

In missione per conto della creatività

Passano gli anni, si susseguono i cambiamenti, ma c’è una costante in YouTube: «Vogliamo favorire la creatività, l’apertura di idee e opinioni differenti, Poi certo, non tutti vengono in pace ed è per questo che abbiamo assunto circa 10.000 “vigili” impegnati a sedare le controversie e a riportare l’ordine, sostenuti da algoritmi e strumenti vari capaci di disinnescare il materiale pericoloso. Non possiamo indietreggiare, ce lo chiedono investitori e centri media, che hanno a disposizione tutte le modalità possibili per far apparire i loro brand nei contesti da loro ritenuti più adatti.

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Efficient reach in a relevant environment with effective creativity

Matematica uguale creatività, non lo sapevate? I compiti in classe tra radici, seni e coseni hanno danneggiato il gusto di generazioni, ma i numeri aiutano a rendere più belle le nostre invenzioni: «YouTube funziona sia per le dimensioni del pubblico che la fruisce, ma anche per i prezzi che non possono non tener conto di quello che accade in tv. Come si raggiungono i migliori risultati? Semplice: quando l’utente viene raggiunto dalla pubblicità nel momento in cui il suo grado di attenzione è alto. Senza dimenticare la nostra abilità nella targetizzazione». Ma chi è questo pubblico? Quanti anni ha, per dirla, un po’ preoccupati, alla Vasco Rossi? «Non è una piattaforma per giovanissimi, come da qualche parte si pensa e si sbaglia. Oltre il 68% degli utenti ha più 35 anni, il che significa che ci troviamo di fronte a un target più consapevole, quindi molto interessante per le aziende». E in mezzo al fondamentale mare magnum tecnologico, eccola spuntare la creatività. Il presente e il futuro della piattaforma sono rappresentati dai «creator, bravissimi nel dialogo con il pubblico. I brand se ne accorgono, li adottano, li appoggiano, li sostengono e da qui nascono sinergie inaspettate, sicuramente più redditizie, in crescita, anche in Italia», peraltro sempre un po’ in ritardo, sia per questioni prettamente tecnologiche, ma anche per visioni filosofiche e anche generazionali. Ma, dopo infiniti tentativi, il numero degli inszionisti si sta allargando «C’è chi capisce subito il potenziale della piattaforma e vi si appoggia per le proprie strategie, c’è addirittura chi si avvicina a YouTube per fare performance».

News

In maniera quasi sbadata, vien fuori che nessuno fosse al corrente che, durante l’ultima Settimana della Moda, in quel di New York, YouTube avesse lanciato un nuovo canale, al momento ancora non monetizzabile, ovviamente, ma una bella vetrina informativa dedicata al Fashion. La speranza, l’auspicio, quasi una certezza, anche per Paola Marazzini, è che anche in Italia, patria della moda, lo spazio possa diventare un classico.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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