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Women in Tech: Monica Cipriani di Xaxis racconta la sua avventura nel digital

Autore:

Monica Cipriani, Head of Product & Marketing, Xaxis Italy


In occasione della Festa delle Donne, DailyNet avvia un nuovo ciclo editoriale. Si parte con l'intervista a Monica Cipriani, Head of Product & Marketing di Xaxis Italy

Digital Transformation, dati, programmatic. Il segmento dell’ad tech è in continua evoluzione grazie alle persone che lo compongono, lo alimentano, lo innovano. Per la Festa della Donna, DailyNet, con il supporto di GingerMay Pr, lancia Women in Tech, un ciclo di interviste alle donne che quotidianamente contribuiscono allo sviluppo del settore.

«Un ambito in perenne evoluzione e caratterizzato da numerose sfide, su tutte quella dei dati», dichiara al nostro giornale Monica Cipriani, Head of Product & Marketing di Xaxis Italy e protagonista della prima uscita di Women in Tech.

Com’è ha avuto inizio la sua carriera nel settore dell’advertising technology?

Sono sempre stata un’appassionata di comunicazione e media. Dopo la laurea in Editoria e Giornalismo, ho capito che volevo approfondire la comunicazione digitale e ho frequentato un Master che mi ha aperto le porte al mondo digital e dell’advertising. Ho capito da subito che avevo di fronte un mercato in cui non mi sarei mai annoiata!

Quali sono le sfide principali che aziende come Xaxis si trovano ad affrontare oggi?

Le sfide sono moltissime. Tralasciando la forte presenza sul mercato pubblicitario di player internazionali, quella principale è la natura stessa del digitale che è in continua evoluzione: quello che è una regola oggi, domani è già vecchio, quindi è necessario innovarsi continuamente in termini di business e di competenze. Le aziende come Xaxis hanno il compito di guidare i clienti in questo percorso, nel raggiungimento dei loro obiettivi di marketing, soprattutto in questo momento in cui sono chiamati ad affrontare la trasformazione digitale. La trasformazione digitale sta avendo un forte impatto sulle imprese.

Come descriverebbe gli effetti di tutti questi cambiamenti?

Chi lavora nel digitale è abituato ai boom che spesso si rivelano poco concreti. La “Digital Transformation” però non è un trend passeggero. È una rivoluzione che coinvolge moltissimi aspetti, strutturali, tecnologici, culturali: è un cambiamento di pelle per tutti, dalle aziende, al business, ma anche per noi stessi, come persone e cittadini. Mi piace utilizzare una metafora in uso sul tema: la Digital Transformation è un’onda di grandi dimensioni che le imprese devono poter “surfare”. È necessario definire gli obiettivi, adeguare le competenze, dotarsi degli strumenti giusti per poter surfare l’onda, senza esserne travolti. Ci vuole coraggio, ma non vedo altre alternative per restare al passo.

Secondo lei, qual è stato l’avvenimento tecnologico che ha avuto il maggiore impatto negli ultimi anni?

Ce ne sono stati tanti e molti altri ce ne saranno. Solo concentrandosi sul mondo dell’advertising, penso all’avvento del mobile che ha cambiato il modo di fruire dei contenuti online, al programmatic advertising che ha rivoluzionato il media planning tradizionale, all’intelligenza artificiale applicata a sempre più discipline. Penso che però il tema dei Dati e del loro uso sarà sempre più preponderante e fondamentale per prendere decisioni che sono alla base del business.

Qual è stata la lezione più importante che ha ricevuto nella sua carriera?

Che la perfezione non esiste, quindi è inutile, oltre che controproducente, avvilirsi nella sua ricerca. L’ho imparato strada facendo, affrontando le paure, sviluppando il senso di responsabilità che mi caratterizza e accettando con maggiore serenità errori o imperfezioni. Questo ovviamente non è un espediente per rimanere fermi e non migliorarsi.

Cosa pensa riguardo la sfida che le donne di oggi affrontano per trovare l’equilibrio tra aspirazioni professionali e vita personale? In questo contesto, quale supporto offre Xaxis?

Il cosiddetto “work-life balance”, ovvero trovare un giusto equilibrio tra ufficio e vita personale è una sfida attualissima e difficile, soprattutto in una città metropolitana come Milano, sempre in corsa, e nel mondo dell’advertising, dove l’urgenza è il quotidiano. È un qualcosa che deve partire dalla persona, ma anche dalle aziende. Ad esempio, GroupM e Xaxis in Italia hanno regolarizzato lo Smart Working una volta a settimana; questo rende più facile la gestione del tempo libero, ottimizzando gli spostamenti, oltre a consentire di lavorare non in sede, una bella opportunità per chi, come me, ha affetti e persone care che non vivono a Milano.

Quale consiglio si sente di dare alle giovani di oggi che vogliono intraprendere una carriera di successo in questo settore?

Di credere in se stesse, nelle proprie aspirazioni e di essere appassionate. È necessario guardarsi attorno con curiosità, essere proattivi e ispirati, continuare a studiare e spesso lasciare la propria zona di comfort, per poter evolvere. Senza mai dimenticare di continuare a viaggiare, ballare, dipingere, andare a teatro, guardare un film, stare con le persone che amiamo: è ugualmente importante alimentare e far crescere la persona che è dietro il professionista.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 17/04/2024


VEKA Italia affida il rebranding a Gruppo Icat: dalla strategia alle declinazioni above e below the line

Semplicità e memorabilità: queste le due parole chiave attorno alle quali Gruppo Icat ha pensato bene di costruire il percorso di rebranding per VEKA Italia, leader del mercato mondiale nel settore della produzione di profili per serramenti in PVC, un gruppo che a livello internazionale opera attraverso le sue 46 sedi distribuite in ben quattro continenti. Quello dei serramenti rappresenta, infatti, un mercato particolarmente complesso e ricco di competitor, contesto all’interno del quale fare la differenza con una comunicazione in grado di arrivare al pubblico in maniera chiara e diretta rappresenta una tappa fondamentale. Il DNA razionale di VEKA, il suo know-how, la sua affidabilità costituiscono d’altro canto il potenziale attraverso cui l’azienda può fornire - ed essere essa stessa - la risposta perfetta ai bisogni del consumatore italiano, in un background valoriale che le permette di essere riconosciuta in tutto il mondo per la sua qualità, sicurezza e fiducia. Un potenziale scandito dalla stretta collaborazione con Icat, a cui già da tempo è stata affidata la comunicazione del marchio, in maniera sempre più ampia, coordinata e completa. La comunicazione A partire dal 2021, Gruppo Icat ha ideato per questo cliente campagne di comunicazione integrate - che si sono aggiudicate premi di settore tra cui due importanti riconoscimenti Mediastars - basate sul concept “La Migliore Vista sull’Italia”, elevando la comunicazione di marca e ponendo l’accento sugli aspetti emotivi e tecnici dei serramenti del network di esperti artigiani italiani che utilizzano i profili firmati VEKA, un brand che è la sintesi della tecnologia tedesca e dell’artigianalità Made in Italy. All‘interno del piano di comunicazione l’idea è stata poi declinata nella campagna multisoggetto OOH e DOOH, in cui gli infissi si presentano come la cornice perfetta e inaspettata per mostrare le viste più iconiche del nostro Paese. Attraverso questa strategia comunicativa, VEKA ha iniziato a rivolgersi in maniera diretta e trasparente al consumatore finale, per mostrare senza mezzi termini la qualità e la longevità dei propri prodotti; oggi la multinazionale è pronta per compiere un ulteriore e importante passo, rendendo ogni Premium Partner, oltre che un garante della costante qualità con cui VEKA si mostra alle persone, un vero brand ambassador dal punto di vista valoriale e professionale. Si tratta infatti di un marchio di fabbrica che, sin dalle sue origini, ha saputo collocare e diffondere nel mondo del design la propria value proposition, imperniata prima di tutto su Made in Italy, artigianalità e tailor made, gli stessi valori condivisi da tutti i partner VEKA. I commenti “Essere scelti e riconfermati dai clienti per guidare la loro comunicazione a 360° è per noi sempre un onore, ancor prima che un onere - spiega Claudio Capovilla, Presidente Gruppo Icat -, soprattutto nelle fasi salienti dell’evoluzione di un marchio che sono le più delicate e importanti sotto molteplici punti di vista. Per questo abbiamo pensato di partire dall’essenza di questo brand, indiscusso protagonista nel mondo dei serramenti, e del suo bagaglio valoriale, per sfrondare l’approccio comunicativo rendendolo essenziale e diretto. Siamo partiti da qui per elaborare il nuovo logo, rinnovare l’imprinting grafico e conferire freschezza agli stilemi narrativi, che andremo poi ad adattare a tutti gli strumenti di comunicazione online e offline”. Graziano Meneghetti, Direttore Commerciale VEKA Italia, aggiunge: “Il momento di svolta che stiamo vivendo all’interno del mondo VEKA testimonia il fervore che ha sempre caratterizzato il brand sin dalle sue origini e che fa parte del nostro DNA, perché la nostra è un’azienda in continua evoluzione, capace non soltanto di plasmarsi in base alle mutevoli esigenze del mercato ma anche di diventare un vero e proprio leader del cambiamento. Una capacità di innovazione che trova espressione in una fitta rete di partner altamente professionali con cui condividere i valori che ci identificano. Un network d’eccellenza che, da oggi, diventa ‘Veka Premium Partner’ su tutto il territorio nazionale. Stiamo progettando un futuro ricco di novità, di cui questa rappresenta soltanto l’inizio”.  

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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