Con questo progetto, sviluppato con Neodata, le aziende recuperano il controllo delle informazioni generate dalle loro property digitali e avviano il processo di digital transformation
Con il lancio di Nessie (Next gEneration System for Strategic Insights Exploitation), la prima piattaforma di raccolta e condivisione di dati per scopi di marketing e comunicazione promossa da UPA, le aziende italiane assumono il controllo delle informazioni generate dalle loro property digitali e avviano l’oramai inevitabile processo di digital transformation.
Il progetto voluto dall’associazione degli investitori pubblicitari presieduta da Lorenzo Sassoli de Bianchi ha già raccolto l’adesione di sei aziende come Bolton, Henkel, Nestlè, Perfetti, Piaggio, Valsoia, e l’obiettivo è, ovviamente, prenderne a bordo altre. Nessie è stato presentato il 19 giugno 2019 dallo stesso Sassoli insieme al direttore generale di UPA Vittorio Meloni, con Alberto Vivaldelli, responsabile digital di Upa, e con Tommaso Gioia di Neodata che hanno curato lo sviluppo del progetto.
Asset di importanza politica
Nessie permetterà alle aziende di accedere a una massa critica di dati proprietari generati dalle aziende stesse con cui attivare l’audience per l’advertising profilata, la personalizzazione dei siti, il direct marketing o la business intelligence,smarcandosi dalla necessità di rifornirsi da piattaforme terze e con un significativo vantaggio sul fronte delle pianificazionipubblicitarie e sul contenimento dei costi.
«E’ un asset di importanza politica – ha sottolineato Sassoli – una piattaforma nostra, fatta in Italia, che si configura come una alternativa ai grandi player del mercato dei dati e che arricchisce il patrimonio di informazioni dell’azienda senza doverle cercare fuori dal proprio perimetro». Nessie offre la possibilità di dotarsi di una DMP (data management platform) a quelle aziende che ancora non ce l’hanno, e nel nostro Paese sono ancora numerose. UPA si pone come garante della corretta interazione fra i diversi attori del progetto, oltre che a rappresentare le diverse necessità degli stessi e stimolare nuove iniziative.
Crescita culturale per le aziende
Le potenziali evoluzioni del progetto sono tutte da esplorare: la prima fase – la costituzione del “data lake” e la messa in funzione della DMP – è partita solo il 1° maggio scorso. Nessie è un’opportunità di crescita culturale per le aziende che vogliono intraprendere un processo di trasformazione digitale e in questo UPA offre un supporto attraverso corsi di formazione sui big data come il recente “Big Data High Performance”, riservato alle aziende associate, e il Master in Data Science per la comunicazione digitale che si terrà da settembre a fine novembre 2019.
«Nessie è un progetto aperto ad aziende grandi e piccole senza distinzioni – ha detto Sassoli -, più le dimensioni del progetto aumentano più diventa significativo. Stiamo parlando con altre realtà; è necessario fare sistema soprattutto in questo mercato dominato da tre o quattro multinazionali». Oltre 70 aziendeaderenti a UPA stanno già collaborando per condividere opportunità e problematiche nell’impiego dei big data e dell’intelligenza artificiale. Le possibilità di business sono molteplici ma ancora da capire, dalle collaborazioni con istituti di ricerca privati e pubblici, alle partnership con data provider esterni quali la GDO, fino allo sfruttamento dei dati da parte delle singole aziende tra di loro e con terze parti.
Il progetto nel dettaglio
Nessie è stato sviluppato internamente a UPA in partnership con Neodata Group, società specializzata in digital innovation e big data, partner tecnologico che ha messo a disposizione l’infrastruttura di data lake e DMP e realizzato Nessie attraverso le soluzioni cloud Microsoft Azure. La prima fase del progetto riguarda la raccolta in forma anonima dei dati rilasciati dagli utenti di contenuti e campagne pubblicitarie digitali. Questo processo avviene in modalità di condivisione e senza compravendita di dati. Ogni azienda arricchisce solo le audience raccolte organicamente, non potendo fare la cosiddetta audience extension su utenti esclusivi degli altri. Il set di attributi di profilazione comune è costituito da età, sesso, posizione geografica e categorie di interessi.
Questi i requisiti richiesti dalle aziende: la trasparenza dei ruoli e finanziaria, la proprietà e la valorizzazione autonoma dei cosiddetti dati di prima parte (i dati di proprietà esclusiva delle singole aziende), la qualità dei dati raccolti, la certificabilità dell’intero processo. Nessie è anche “compliant” con il GDPR sulla privacy sul tema dell’uso dei dati raccolti dai potenziali consumatori.