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Netcomm "pesa" il valore del Digital Marketing e presenta la Federazione del Digitale con IAB Italia

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Roberto Liscia, presidente Netcomm


L'intervista di DailyNet al presidente Roberto Liscia, che illustra gli sforzi del Consorzio all'insegna della condivisione e della conoscenza. Le prospettive di crescita per il commercio elettronico rimangono positive, ma per le aziende c'è ancora qualche ostacolo da superare

Da pochi giorni Netcomm ha confermato Roberto Liscia alla presidenza del Consorzio per il prossimo triennio. Un percorso partito tempo fa che si sta sviluppando costantemente con il contributo attivo degli operatori e che ieri ha visto alcune importante tappe: la mattina Netcomm è stata protagonista dell’evento “Digital Marketing per l’ecommerce e il new retail”, mentre nel pomeriggio, l’organizzazione ha presentato ufficialmente la Federazione del Digitale, svelata in anteprima a IAB Forum di novembre dell’anno scorso.

Oggi Netcomm è diventato, grazie alla presenza di 400 aziende, l’hub più partecipato della digital economy italiana - spiega Liscia a DailyNet - E questo ci permette di consolidare in maniera importante le conoscenze portate dai diversi associati, i quali, rappresentando tutta la filiera, ci consentono di avere visibilità sistemica e olistica dell’economia digitale del sistema-Paese».

Conoscenza e condivisione

Proprio il tema della conoscenza e della sua condivisione rappresenta un immenso valore per le aziende, secondo Liscia. E in particolare per le PMI, notoriamente vero e proprio tessuto dell’economia italiana. «Una conoscenza che non si limita ai soli aspetti industriali - specifica Liscia al nostro giornale -. Sicuramente supportiamo le aziende nelle attività strategiche, tecnologiche e di marketing, mettendo a loro disposizione il nostro know how, ma anche la componente regolamentare è finita al centro delle nostre attività quotidiane». Esempi portati da Liscia riguardano le problematiche relative al packeging per il delivery food, così come per la vendita di farmaci. «Il nostro contributo in questo senso copre anche le tematiche internazionali grazie al nostro impegno associativo anche iin questo contesto», precisa.

Tavoli di lavoro e Digital Marketing

Ma il lavoro di Netcomm non si esaurisce qui: il Consorzio, infatti, ha attivato una serie di tavoli di lavoro afferenti a un ampio spettro di temi, come pagamenti, logistica, b2b, salute digitale e marketing. «Proprio il marketing rappresenta un argomento centrale nell’evoluzione delle aziende. Il concetto è stato discusso nel corso dell’evento in cui abbiamo presentato un libro edito da Hoepli con il supporto di diversi attori del settore (“Digital marketing per l’e-commerce e il new retail” è il titolo, ndr)».

Tra le principali evidenze riassunte nel corso dell’appuntamento è emerso come la vera sfida competitiva tra le aziende si giochi sempre più sul Digital Marketing, dove gli investimenti e i costi nel 2018 sono cresciuti per l’80% delle aziende, rispetto all’anno precedente. L’email marketing è il canale più utilizzato (95%) e uno dei primi per tasso di conversione insieme alla Search, mentre il Programmatic risulta quello meno impiegato dalle aziende (51%), ma con maggiore margine di sviluppo nel futuro. Tra gli approcci, Content e Performance Marketing sono i più diffusi (90%), ma Loyalty Program e Drive-to-store risultano quelli con la maggiore attesa di sviluppo nei prossimi dodici mesi. Il ruolo dei social e la rapidità di sviluppo dei dati e della tecnologia rappresentano i due principali trend di crescita.

La Federazione del Digitale

Nel pomeriggio Roberto Liscia, insieme al Presidente di IAB Italia, Carlo Noseda, ha presentato la Federazione del Digitale, una nuova entità dedicata al sapere condiviso. «L’idea è di allargare il progetto ad altre associazioni interessate alla materia, per cui l’interesse del mercato appare solido». Il focus della Federazione sarà sulla trasformazione digitale dele imprese «in maniera sostenibile ed etica» con un orientamento marcato al cambiamento epocale che «il digitale può portare a cittadini e imprese», specifica Liscia. La Federazione, ha spiegato, mira a diventare un centro di elaborazione culturale al servizio del sistema-Paese, per facilitare la nostra competitività su scala globale.

Pianeta ecommerce

A proposito di competitività, rimane ancora tanto lavoro da fare, soprattutto a livello di imprese. «Il termine ecommerce, dopo anni di relegamento ai piani inferiori, è stato finalmente sdoganato all’interno delle aziende. Oggi il senso di urgenza è penetrato anche a livello di imprese, che però sono impreparate a livello strategico, di risorse e anche di infrastrutture».

Soddisfare i consumatori, però, non è semplice: «I grandi operatori americani hanno abituato molto bene le persone e non è per niente facile soddisfarne le aspettative». Oggi l’incidenza dell’ecommerce sul retail si attesta tra il 5 e il 6% ma Liscia ha previsioni positive: «Entro cinque anni si arriverà a al 18/20%, valori più vicini a quelli degli altri Paesi. Ma il tema vero - ha concluso - è che il mondo del reatil e del commercio sono ormai completamente digitali».

Nel corso dell’evento sono stati presentati alcuni numeri. Il digitale in Italia è un settore che registra una crescita dell’11,6% anno su anno. Ecommerce e online advertising sono i due comparti che contribuiscono maggiormente alla crescita, che genera un incremento anche nell’occupazione: il numero di lavoratori del settore è passato dai 253.000 del 2017 ai 285.000 del 2018 (+12,7% anno su anno).


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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