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Nel 2020 la spesa pubblicitaria globale aumenterà del 4,3%

Autore: Redazione

Andrea Di Fonzo


Secondo la nuova edizione del report “Advertising Expenditure Forecasts” di Zenith, nel 2020 gli investimenti aumenteranno del 4,3%, mentre l’audience pubblicitaria si ridurrà dell’1,6% portando così ad una crescita dei costi media del 6,1%

La domanda pubblicitaria è cresciuta costantemente nel corso di questo decennio. I grandi marchi, per sostenere le proprie quote di mercato, devono mantenere alta la brand awareness tra i consumatori e i potenziali acquirenti attraverso campagne di brand-building caratterizzate da una reach elevata. Lo stesso vale per i marchi più piccoli focalizzati sulla crescita del proprio business. Allo stesso tempo le piccole imprese, che non hanno mai fatto pubblicità in precedenza, hanno abbracciato l’advertising partendo dalle piattaforme digitali, iniettando nuova domanda e risorse nel mercato. Dal 2010, la spesa pubblicitaria è cresciuta in media del 5,1%.

Le audience di massa dei mezzi tradizionali, prima la stampa e poi la TV, si stanno riducendo nei mercati chiave. Molti tra i telespettatori persi stanno sostituendo la visione televisiva con gli OTT quali YouTube, Netflix, Prime Video, HBO e infine Disney+, riducendo  il bacino di audience “potenzialmente utile per advertising” e creando frammentazione.

Inoltre gli adblocker inficiano una parte dell’audience riducendo anche l’esposizione alla pubblicità digitale. L'aumento della domanda e il calo dell'audience stanno incrementando rapidamente i prezzi; l'offerta dell’audience commerciale si è ridotta in media dell'1,3% all'anno dal 2010, mentre la media inflation si è assestata intorno al 6,5% all'anno.

"I giorni in cui riuscivamo a trovare l’audience attraverso un unico mezzo sono finiti da tempo. Ora, tuttavia, la tecnologia ci consente di raggiungere il target ovunque si trovi, online o offline, e di riconquistare valore per i nostri clienti attraverso l'efficienza e l'efficacia, assicurandoci di raggiungere i consumatori con il giusto messaggio nel momento giusto durante le diverse fasi del consumer journey", ha detto Matt James, Global Brand President di Zenith.

Il trend in USA e Cina

Il prossimo sarà l’anno delle Olimpiadi estive, di UEFA Euro 2020 e delle elezioni presidenziali americane: importanti eventi che si svolgono ogni quattro anni e che hanno una grande rilevanza a livello mediatico. Vista la rilevanza che li contraddistingue si prevede che questi aggiungeranno alla spesa pubblicitaria 7,5 miliardi di dollari nel mercato dell’advertising globale. In circostanze simili, la crescita della spesa pubblicitaria registrava crescite superiori alla media. Tuttavia, la crescita prevista per il prossimo anno, pari al 4,3%, è appena al di sopra della crescita stimata del 4,2% nel 2019, con un effetto push quindi di solo 0,1%. La controversia commerciale USA-Cina sta sconvolgendo le economie di tutto il mondo, interrompendo le catene di approvvigionamento e reinstradando il commercio e gli investimenti. Questo sta aumentando l'incertezza, rendendo gli inserzionisti più cauti nei confronti del budgeting. Zenith stima che questo elemento costerà al mercato pubblicitario globale 1,1 punti percentuali di crescita nel 2020. Senza di essa, il mercato sarebbe in crescita del 5,4%. L'India assumerà il ruolo di secondo maggiore contributo alla crescita della pubblicità nella seconda metà degli anni ‘20

Nonostante la disputa commerciale, gli Stati Uniti e la Cina contribuiscono più degli altri paesi alla crescita globale della spesa pubblicitaria. Il mercato pubblicitario US dovrebbe crescere di 39,1 miliardi di dollari tra il 2019 e il 2022, mentre la Cina cresce di 10,3 miliardi di dollari. Insieme rappresenteranno nei prossimi tre anni il 56% della crescita globale della spesa pubblicitaria. Il tasso di crescita della Cina sta tuttavia rallentando con la maturazione del mercato pubblicitario. Dopo anni di economia guidata dalla produzione e in forte crescita, la Cina sta passando a un'economia guidata dai consumatori, e il suo mercato pubblicitario sta diventando sempre più simile a quello degli altri Paesi. La spesa pubblicitaria cinese dovrebbe crescere del 4,1% nel 2020, rispetto al 4,8% negli Stati Uniti.

Il terzo Paese contributore all’incremento dell’advertising globale è l’India che crescerà di 4,3 miliardi di dollari tra il 2019 e il 2022. La spesa indiana è in costante aumento a doppia cifra, con una crescita prevista del 12,4% nel 2020, del 12,9% nel 2021 e del 12,6% nel 2022. Il mercato pubblicitario indiano ha un grande potenziale di crescita a lungo termine, contribuendo quest'anno solo per lo 0,3% del PIL rispetto allo 0,6% in Cina e allo 0,7% nel mondo intero. Ai tassi di sviluppo attuali, entro la metà degli anni '20 l'India supererà la Cina come principale fonte di crescita nell'Asia Pacifico, e la seconda più grande del mondo.

Online video e social media continuano a guidare la crescita

Online video e social media si confermano i canali in più rapida crescita tra il 2019 e il 2022, con un incremento medio annuo rispettivamente del 16,6% e del 13,8%, grazie soprattutto al continuo aumento dei consumi da mobile. Il cinema sarà al terzo posto con una crescita annua dell'11,5%, trainata dall'aumento della domanda in Cina, ma rappresenterà ancora solo lo 0,9% della spesa globale nel 2022.

La televisione registrerà una crescita zero nei prossimi tre anni, poiché l'inflazione dei costi controbilancia il calo dell’audience globale. I costi stanno aumentando anche per la stampa, ma non abbastanza rapidamente da compensare il persistente e rapido declino dei lettori. La spesa pubblicitaria per la stampa quotidiana si ridurrà del 4,5% all'anno fino al 2022, mentre la periodica si ridurrà dell'8,1% all'anno.

"Mentre le tensioni geopolitiche cancellano la maggior parte dei guadagni attesi dallo sport e dalle elezioni, il 2020 sarà un anno deludente per il mercato pubblicitario", ha detto Jonathan Barnard, Head of Forecasting di Zenith. "Se la guerra commerciale si risolverà, siamo più fiduciosi per il 2021, prevedendo una crescita del 4,5% della spesa globale nonostante l'assenza degli eventi quadriennali".

Le prospettive in Italia

L'economia italiana ha subito una contrazione nel primo trimestre del 2019 e il FMI non prevede alcuna crescita per il 2019 nel suo complesso. Il tasso di inflazione rimarrà stabile nei prossimi anni.

“Le decrescite di TV e Print da una parte e la crescita di Digital, Radio e OOH dall’altra, fanno archiviare un 2019 in segno leggermente negativo” dichiara Andrea Di Fonzo CEO di Zenith Italy “Siamo però positivi per il 2020. Molti nuovi brand sono entrati nel mondo della comunicazione, giovani startup italiane e non, che portano risorse fresche. Il mondo eCommerce ed e-retail è particolarmente attivo e cresce in investimenti, dando nuova spinta al mercato. Questo richiede una trasformazione nelle risposte da parte di agenzie e publisher, verso modelli più dinamici in grado di intercettare e rispondere alle esigenze di crescita dei business”.

Per il 2019 attesa una leggera flessione del mercato pubblicitario italiano (-0,2%)

Quest’anno la spesa televisiva dovrebbe diminuire di circa il 3,1% a causa della mancanza di grandi eventi sportivi. Lo scorso anno, abbiamo visto accordi tra i grandi fornitori di contenuti televisivi e i distributori: Sky e Netflix hanno concluso un accordo che consente di trasmettere i contenuti di Netflix su Sky attraverso il decoder SkyQ; mentre Sky e Mediaset Premium hanno raggiunto un accordo in base al quale nove canali Mediaset Premium sono disponibili per gli abbonati Sky che ha un'offerta dedicata sulla piattaforma Mediaset Premium DTT a pagamento. Inoltre, Rai Pubblicità ha siglato un accordo con Amazon Prime Video per la distribuzione in Italia delle proprie serie televisive e produzioni. Dopo l'impressionante performance del 2018 (+5,5%), la radio si propone di mantenere il trend positivo nel 2019 (+2,0%) grazie alla capacità di raggiungere un pubblico in movimento.

Entrambe le categorie stampa, quotidiani e periodici, vedranno diminuire la spesa pubblicitaria anche quest'anno (-9,0% e -11,9% rispettivamente). Per il 2019 atteso un aumento del 4,2% degli investimenti sul cinema, con una crescita dell'1,5% anche in out-of-home.Il digital continua a essere il motore di crescita degli investimenti registrando un dato superiore al 7%, trainato da Google, Facebook e Amazon. Oltre 40 milioni di di utenti attivi ogni mese. A luglio è entrato in vigore il Decreto Dignità, un decreto legge che vieta ogni tipo di pubblicità per i giochi d'azzardo e riteniamo che influirà negativamente sulla spesa pubblicitaria complessiva nel 2019 e nel 2020.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 22/04/2024


L’Istat cerca partner per creatività e planning a supporto dei censimenti economici permanenti; l’appalto vale 2,6 milioni di euro in tre anni

Consip ha avviato una gara per affidare le campagne di comunicazione integrate a supporto dei censimenti permanenti per Istat. Il valore dell’appalto è di 2,64 milioni di euro al netto dell’iva. L’incarico è di 3 anni e, in particolare, riguarda le campagne a supporto del censimento permanente della  popolazione e delle abitazioni e dei censimenti permanenti economici (imprese, istituzioni pubbliche, istituzioni non profit, agricoltura), previsti dall’Istat nel triennio 2024–2027, nonché una campagna generalista dedicata alla valorizzazione dei censimenti da svilupparsi nell’ambito delle celebrazioni del centenario dell’Istat che si terrà nel 2026. L’agenzia sarà incaricata sia dell’ideazione creativa che della strategia e pianificazione media, oltre che delle attività web, dei social e della gestione delle pr. Il budget media complessivo per tutta la durata del contratto, incluso il placement, è di massimo 850.000 euro (iva esclusa). Il termine per presentare le offerte è il 28 maggio. Obiettivi Le singole campagne dovranno, in un’ottica integrata, implementare la strategia comunicativa sui Censimenti permanenti per perseguire i seguenti obiettivi generali: informare sulle diverse modalità di svolgimento delle operazioni censuarie e sulle novità di ciascuna edizione; favorire la più completa, corretta e tempestiva partecipazione dei rispondenti alle operazioni censuarie; garantire a ciascun Censimento visibilità, riconoscibilità e memorabilità; sostenere la piena riuscita di ciascun Censimento promuovendo la condivisione degli obiettivi specifici con i rispondenti e con i potenziali utilizzatori dei dati; sperimentare azioni, strumenti e linguaggi innovativi, che consentano di raggiungere pubblici più ampi possibile; essere «in ascolto» e flessibile per reindirizzare messaggi e azioni; rispondere ai perché e ad eventuali criticità che potrebbero insorgere nel corso delle diverse rilevazioni (communication crisis management); promuovere la restituzione dei risultati di ciascun Censimento, valorizzandone il grande potenziale conoscitivo e la loro utilità, e assicurando una continuità narrativa sui censimenti tra una rilevazione e l’altra; costruire e rafforzare alleanze/partnership con stakeholder, utilizzatori esperti, istituzioni, comunità scientifica, media e altri attori dei censimenti, con azioni mirate di pubbliche relazioni, promuovendo attività di engagement e di endorsement; consolidare la narrazione di tutti i Censimenti permanenti come un sistema integrato di rilevazioni in grado di assicurare al Paese un patrimonio informativo più ricco e tempestivo e di garantire un risparmio economico e una riduzione del carico sui rispondenti, in linea con i più innovativi standard internazionali;  evidenziare il ruolo dell’Istat sia come produttore di informazioni e analisi puntuali utili alla collettività e al Paese, sia quale ente con una visione orientata all’innovazione, al fine di rafforzare la reputazione e notorietà dell’Istituto; rafforzare la fiducia dei cittadini nell’istituzione e nella informazione statistica ufficiale e l’importanza di una partecipazione consapevole e attiva alle rilevazioni statistiche ufficiali. 

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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