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Mondadori: ricavi consolidati in linea nei primi nove mesi del 2019, raccolta pubblicitaria a -5%

Autore: Redazione

Ernesto Mauri


Il Gruppo guidato da Ernesto Mauri conferma il conferimento del ramo periodici a una società controllata dal 1° gennaio 2020; utile in crescita del 60% per le attività in continuità

Mondadori chiude il bilancio dei primi nove mesi dell’anno con ricavi stabili per 658,9 milioni di euro, e conferma che dal 1° gennaio 2020 il ramo d’azienda relativo all’area periodici confluirà in una società controllata al 100% dal Gruppo editoriale di Segrate. Prosegue quindi il progetto di focalizzazione del business sulle specificità delle singole attività quali libri, retail e magazine con alto potenziale di sviluppo multipiattaforma. Il consiglio di amministrazione presieduto da Marina Berlusconi, riunito ieri per approvare i risultati del bilancio intermedio, ha dato inoltre all’amministratore delegato Ernesto Mauri l’incarico di studiare e portare a compimento il progetto di costituzione di una newco con La Verità Srl a cui cedere le testate Confidenze, Cucina Moderna, Sale&Pepe, Starbene e Tustyle. Complessivamente, questo portafoglio di prodotti ha generato nel 2018 ricavi per 22 milioni di euro. Al 30 settembre 2019 il business editoriale del Gruppo Mondadori vanta una quota di mercato del 28,6% stabile a perimetro omogeneo, escludendo la cessione di Panorama sempre a La Verità avvenuta a novembre 2018. Nel digitale, Mondadori si conferma primo editore con una reach del 73% e 28,2 milioni di utenti unici al mese. Il Gruppo si confronta con un mercato pubblicitario dei periodici in calo del 15,2% e in crescita nel digital del 2,1%. Calano anche le diffusioni (-12,3%). Il Gruppo conferma per la fine dell’anno gli obiettivi rispetto ai ricavi, che si attende in leggera contrazione ma stabili a livello omogeneo. Confermata anche la crescita a una cifra dell’ebitda adjusted ante IFRS 16, e il risultato netto sempre ante IFRS 16 in siginificativa crescita tra i 30 e i 35 milioni di euro. Il cash flow ordinario è atteso intorno a 45 milioni di euro, creando le condizioni per la distribuzione di un dividendo.

Gli andamenti dei periodici

Nei primi nove mesi del 2019 i ricavi dell’area Periodici Italia sono pari a 191,2 milioni di euro rispetto a 216,1 milioni di euro al 30.09.2018 (-5% al netto delle cessioni di Inthera e di Panorama). In particolare, i ricavi da diffusioni e prodotti collaterali sono in calo del 14,1% rispetto allo stesso periodo dello scorso esercizio, anche per via della cessione di Panorama (-8,5% a perimetro omogeneo). La raccolta pubblicitaria (print + digital) diminuisce del 7,7% (-2% al netto della cessione di Panorama); il digital cresce del 18% circa, anche per il contributo di AdKaora, agenzia specializzata in soluzioni di proximity marketing. Il print cede il 19,5% (-13% circa escluso Panorama nei nove mesi 2018, in linea con la dinamica del mercato). L’incidenza dei ricavi digital sul totale è cresciuta dal 32% dei primi nove mesi 2018 all’attuale 41% circa. Le attività di distribuzione e altri ricavi registrano una contrazione dell’8,7%, dovuta alla cessione della società Inthera (+2,6% escluso Inthera nei nove mesi 2018). L’ebitda adjusted ante IFRS 16 è pari a 5,4 milioni in crescita rispetto al precedente esercizio (4,1 milioni), grazie alle razionalizzazioni dei costi operativi e di struttura, del continuo miglioramento dell’area digital e per gli effetti positivi derivanti dalle cessioni della società Inthera e della testata Panorama. L’ebitda adjusted IFRS 16 è pari a 5,5 milioni. L’ebitda reported ante IFRS 16 è pari a 2,5 milioni in miglioramento rispetto a -3 milioni del 30 settembre 2018, per effetto dei minori oneri di ristrutturazione. L’ebitda reported IFRS 16 è di 2,6 milioni.

Dati complessivi di esercizio

Il Gruppo registra al 30 settembre ricavi sostanzialmente stabili per 658,9 milioni di euro rispetto ai 658,5 milioni del 2018, per via delle cessioni di Inthera e Panorama; a perimetro omogeneo i ricavi crescerebbero dell’1,5%. L’ebitda adjusted delle attività in continuità ante IFRS 16 è in crescita del 13% circa a 71,3 milioni, superando gli obiettivi attesi, con un’incidenza percentuale sui ricavi che è cresciuta dal 9,5% al 10,8%. Tra le iniziative del periodo va segnalato il completamento della cessione di Mondadori France. Diminuiscono gli oneri di ristrutturazione e riorganizzazione. L’ebitda adjusted IFRS 16 è pari a 83,4 milioni (l’impatto IFRS 16 è pari a +12 milioni di euro). Il margine operativo lordo consolidato ante IFRS 16, pari a 66,3 milioni rispetto a 53 milioni del 2018, è in crescita del 25% rispetto allo scorso esercizio. L’ebitda IFRS 16 è pari a 78,4 milioni (l’impatto IFRS 16 è pari a +12 milioni di euro). L’ebit ante IFRS 16 è in miglioramento a 49,2 milioni rispetto a 37,5 milioni del 2018, per effetto della dinamica delle componenti sopra citate (include ammortamenti e svalutazioni per 17,1 milioni di euro). Gli ammortamenti IFRS 16 sono pari a 11,1 milioni di euro. L’ebit IFRS 16 è pari a 50,2 milioni (include l’impatto IFRS 16 pari a +1 milione). Il risultato consolidato prima delle imposte è positivo per 41,5 milioni, in crescita rispetto a 25,6 milioni dei nove mesi 2018. Il risultato netto delle attività in continuità rettificato è pari a 25,4 milioni, in crescita di oltre il 60% (+9,6 milioni di euro) rispetto ai 15,8 milioni del 30 settembre 2018. Considerando il risultato netto delle attività dismesse, il risultato netto del Gruppo è positivo per 23,1 milioni, rispetto ai -181,5 milioni del 2018, che includeva l'impatto dell'adeguamento al fair value di Mondadori France pari a circa -200 milioni.

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Marina Berlusconi

 

Aree retail e libri

Il mercato dei Libri Trade nei primi nove mesi dell’anno cresce del 4,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il Gruppo Mondadori è leader di mercato con uno share del 25,7% e sette titoli nella classifica dei venti libri più venduti a valore. I ricavi dell’area Libri si attestano a 366 milioni di euro, +7,5% rispetto a 340,3 milioni nei primi nove mesi del 2018, per effetto del buon andamento sia del trade (+9,3%) sia dell’educational (+7,7%). L’ebitda adjusted ante IFRS 16 si attesta a 77,6 milioni, contro i 68 milioni del 2018; L’ebitda adjusted IFRS 16 è a 78,6 milioni (l’impatto IFRS16 è pari a 1 milione di euro). L’ebitda reported ante IFRS 16 è pari a 77,1 milioni, rispetto ai 66,8 milioni del 30 settembre 2018. L’EBITDA reported IFRS 16 è pari a 78,1 milioni e include un impatto pari a +1 milioni. Per quanto riguarda il Retail, nei primi nove mesi del 2019 i ricavi ammontano a 126,6 milioni, -2,1% rispetto ai 129,3 milioni del 2018. L’ebitda adjusted ante IFRS 16 è negativo per 5,2 milioni, rispetto ai -3,4 milioni al 30 settembre 2018: il peggioramento è dovuto principalmente al calo dei ricavi del perimetro omogeneo e alla maggiore svalutazione di magazzino dei prodotti di elettronica di consumo. L’ebitda adjusted IFRS 16 è pari positivo per 0,8 milioni e include l’impatto IFRS 16 pari +6 milioni di euro. L’ebitda reported ante IFRS 16 è pari a -5,5 milioni di euro, in contrazione rispetto a -3,7 milioni di euro del al 30 settembre 2018. L’ebitda reported IFRS 16 è pari a +0,5 milioni e include un impatto pari a +6 milioni.

Posizione finanziaria e terzo trimestre

La posizione finanziaria netta del Gruppo ante IFRS 16 si attesta a -110,4 milioni di euro, in miglioramento di circa 99 milioni rispetto al 30 settembre 2018, per effetto della continua generazione di cassa ordinaria delle attività in continuità per 52,5 milioni di euro. La posizione finanziaria netta del Gruppo IFRS 16 è pari a -209,5 milioni di euro. Al 30 settembre 2019, in riferimento alle attività in continuità, il personale dipendente del Gruppo risulta composto da 2.092 unità, in calo del 5% rispetto al 30 settembre 2018, per effetto della cessione della testata Panorama, delle attività di efficientamento nelle singole aree aziendali ed escludendo i dipendenti di Mondadori France. Nel terzo trimestre i ricavi consolidati sono a quota 279 milioni, in crescita del 4,2% rispetto ai 267,7 milioni del 2018, nonostante la cessione di Panorama. Nel periodo i ricavi dei Libri crescono del 13% circa mentre l’area Retail registra un calo del 2% circa; in flessione del 7,3% l’area Periodici Italia a perimetro omogeneo, per effetto delle dinamiche dei mercati di riferimento. L’ebitda adjusted ante IFRS 16 è pari a 57,6 milioni, in miglioramento del 14% rispetto allo scorso esercizio (50,7 milioni di euro), con trend positivo nell’area Libri, in calo nel Retail e in crescita nei Periodici Italia. L’ebitda adjusted IFRS 16 è pari a 61,6 milioni di euro. Il margine operativo lordo consolidato ante IFRS 16 è in sostenuta crescita a 53,7 milioni di euro rispetto a 49,5 milioni di euro dello scorso esercizio.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 17/04/2024


VEKA Italia affida il rebranding a Gruppo Icat: dalla strategia alle declinazioni above e below the line

Semplicità e memorabilità: queste le due parole chiave attorno alle quali Gruppo Icat ha pensato bene di costruire il percorso di rebranding per VEKA Italia, leader del mercato mondiale nel settore della produzione di profili per serramenti in PVC, un gruppo che a livello internazionale opera attraverso le sue 46 sedi distribuite in ben quattro continenti. Quello dei serramenti rappresenta, infatti, un mercato particolarmente complesso e ricco di competitor, contesto all’interno del quale fare la differenza con una comunicazione in grado di arrivare al pubblico in maniera chiara e diretta rappresenta una tappa fondamentale. Il DNA razionale di VEKA, il suo know-how, la sua affidabilità costituiscono d’altro canto il potenziale attraverso cui l’azienda può fornire - ed essere essa stessa - la risposta perfetta ai bisogni del consumatore italiano, in un background valoriale che le permette di essere riconosciuta in tutto il mondo per la sua qualità, sicurezza e fiducia. Un potenziale scandito dalla stretta collaborazione con Icat, a cui già da tempo è stata affidata la comunicazione del marchio, in maniera sempre più ampia, coordinata e completa. La comunicazione A partire dal 2021, Gruppo Icat ha ideato per questo cliente campagne di comunicazione integrate - che si sono aggiudicate premi di settore tra cui due importanti riconoscimenti Mediastars - basate sul concept “La Migliore Vista sull’Italia”, elevando la comunicazione di marca e ponendo l’accento sugli aspetti emotivi e tecnici dei serramenti del network di esperti artigiani italiani che utilizzano i profili firmati VEKA, un brand che è la sintesi della tecnologia tedesca e dell’artigianalità Made in Italy. All‘interno del piano di comunicazione l’idea è stata poi declinata nella campagna multisoggetto OOH e DOOH, in cui gli infissi si presentano come la cornice perfetta e inaspettata per mostrare le viste più iconiche del nostro Paese. Attraverso questa strategia comunicativa, VEKA ha iniziato a rivolgersi in maniera diretta e trasparente al consumatore finale, per mostrare senza mezzi termini la qualità e la longevità dei propri prodotti; oggi la multinazionale è pronta per compiere un ulteriore e importante passo, rendendo ogni Premium Partner, oltre che un garante della costante qualità con cui VEKA si mostra alle persone, un vero brand ambassador dal punto di vista valoriale e professionale. Si tratta infatti di un marchio di fabbrica che, sin dalle sue origini, ha saputo collocare e diffondere nel mondo del design la propria value proposition, imperniata prima di tutto su Made in Italy, artigianalità e tailor made, gli stessi valori condivisi da tutti i partner VEKA. I commenti “Essere scelti e riconfermati dai clienti per guidare la loro comunicazione a 360° è per noi sempre un onore, ancor prima che un onere - spiega Claudio Capovilla, Presidente Gruppo Icat -, soprattutto nelle fasi salienti dell’evoluzione di un marchio che sono le più delicate e importanti sotto molteplici punti di vista. Per questo abbiamo pensato di partire dall’essenza di questo brand, indiscusso protagonista nel mondo dei serramenti, e del suo bagaglio valoriale, per sfrondare l’approccio comunicativo rendendolo essenziale e diretto. Siamo partiti da qui per elaborare il nuovo logo, rinnovare l’imprinting grafico e conferire freschezza agli stilemi narrativi, che andremo poi ad adattare a tutti gli strumenti di comunicazione online e offline”. Graziano Meneghetti, Direttore Commerciale VEKA Italia, aggiunge: “Il momento di svolta che stiamo vivendo all’interno del mondo VEKA testimonia il fervore che ha sempre caratterizzato il brand sin dalle sue origini e che fa parte del nostro DNA, perché la nostra è un’azienda in continua evoluzione, capace non soltanto di plasmarsi in base alle mutevoli esigenze del mercato ma anche di diventare un vero e proprio leader del cambiamento. Una capacità di innovazione che trova espressione in una fitta rete di partner altamente professionali con cui condividere i valori che ci identificano. Un network d’eccellenza che, da oggi, diventa ‘Veka Premium Partner’ su tutto il territorio nazionale. Stiamo progettando un futuro ricco di novità, di cui questa rappresenta soltanto l’inizio”.  

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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