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Mondadori: nel primo trimestre 2019 ricavi e raccolta adv in calo, migliorano il risultato netto e l’ebitda

Autore: S Antonini

Marina Berlusconi


Cresce al 42% il peso del digitale sui fatturati dei Periodici Italia; previsto quest’anno un incremento nei profitti per 30-35 milioni di euro, cash flow ordinario atteso a 45 milioni con possibile ritorno al dividendo

Il Gruppo Mondadori chiude il primo trimestre 2019 con ricavi per 166,8 milioni di euro, in calo del 6,1% rispetto ai 177,7 milioni del primo trimestre 2018. Migliora invece il risultato netto del Gruppo guidato, che passa da un “rosso” di 13,6 milioni del 2018 all’attuale risultato di -3,5 milioni di euro. L’azienda guidata da Ernesto Mauri prosegue nel riposizionamento strategico e nel consolidamento della propria leadership sui libri, soprattutto dopo la cessione di Mondadori France e individuando nuove aree di sviluppo. Per quest’anno si attende comunque una leggera contrazione dei ricavi a perimetro attuale, e un ebitda adjusted ante IFRS 16 in crescita di una cifra rispetto al 2018. Relativamente al risultato netto delle attività in continuità dell’esercizio 2019 l’azienda prevede una significativa crescita nell’ordine dei 30-35 milioni di euro. Il cash flow ordinario dell’esercizio 2019 è atteso nell’intorno dei 45 milioni di euro, creando condizioni sostenibili per un possibile futuro ritorno al dividendo.

I periodici

Sui risultati dell’esercizio pesa la variazione di perimetro dell’area Periodici per un valore di 5,6 milioni di euro, -3,1% a perimetro omogeneo. Per quanto riguarda l’Italia, i magazine registrano una contrazione del 10,2% nel fatturato che si attesta a 63 milioni di euro contro i 70,1 milioni del pari periodo 2018; il calo si riduce al 2,5% al netto delle cessioni di Inthera e Panorama. In particolare, l’uscita di quest’ultima testata ha influito sull’andamento dei ricavi diffusionali, in calo del 18% complessivo e del 12,6% a perimetro omogeneo. Complessivamente, Mondadori conserva una quota di mercato del 28,4%. La raccolta pubblicitaria tra stampa e digital scende del 10%, ma con trend a due velocità tra la prima, in calo del 20,7% (-15,8% al netto di Panorama), e il secondo, in crescita del 10%. Il web aumenta il suo peso sui ricavi, passando dal 35% del primo trimestre 2018 al 42% del 2019; Mondadori si conferma primo editore digitale italiano con una reach del 75% e 29,5 milioni di utenti unici medi nel trimestre. I ricavi da vendita di collaterali crescono del 7,4% mentre diminuiscono i ricavi da distribuzione (-7,8%) dopo la cessione di Inthera. L’ebitda adjusted (ante IFRS 16) è positivo e in crescita con 2,6 milioni di euro contro i 2,1 milioni del 2018, grazie al miglioramento dell’area digital e agli interventi sui costi. L’ebitda adjusted IFRS 16 è pari a 2,6 milioni di euro. L’ebitda reported è positivo per 2,3 milioni di euro, contro i -0,8 milioni del 2018 mentre l’ebitda reported IFRS 16 è pari a 2,3 milioni di euro. Per quanto riguarda la Francia, le cui attività sono in dismissione a seguito della vendita a Reworld Media conclusa il 19 aprile scorso - di cui Mondadori avrà una quota tra l’8% e il 9%, i ricavi si attestano a 67,6 milioni di euro contro i 75,6 milioni del primo trimestre dell’anno scorso. I ricavi diffusionali, che rappresentano l’80% del totale, scendono del 5,9% dove l’edicola diminuisce del 7,1% e gli abbonamenti del 4,6%. La raccolta complessiva cala del 18,2%, con la stampa – che ne genera l’87% - a -17,3%. Il mol rettificato è di 2 milioni di euro contro i 3,3 milioni del 2018 e il complessivo è di 2,1 milioni contro i 3,2 milioni del 2018.

I libri

L’area libri nel primo trimestre ha perso il 4,6% dei ricavi che si attestano a 70,2 milioni di euro, contro i 73,6 milioni del primo trimester 2018. Mentre l’area trade, dove Mondadori è leader con il 25% del mercato, cresce dello 0,8%, pur confrontandosi con un primo trimestre 2018 che includeva le vendite di Pasqua, l’area educational chiude con andamenti in linea. L’ebitda adjusted è negativo per 0,4 milioni contro i -0,7 milioni del 2018; l’ebidta adjusted IFRS 16 è pari a -0,2 milioni di euro e include l’impatto IFRS 16 per 0,2 milioni. L’ebitda reported è di -0,6 milioni di euro, in miglioramento rispetto a -1 milioni di euro del primo trimestre 2018. L’ebitda reported IFRS 16 è pari a -0,3 milioni di euro e include un impatto per 0,2 milioni.

Il retail

L’area retail nel primo trimestre registra ricavi per 41,3 milioni di euro, -4,4% rispetto ai 43,2 milioni del primo trimestre 2018. L’ebitda adjusted è negativo per 2,5 milioni di euro contro i -1,9 milioni del primo trimestre 2018; l’ebitda adjusted IFRS 16 è pari a 0,5 milioni di euro e include un impatto positivo per 2 milioni di euro. L’ebitda reported è pari a -2,6 milioni contro i -2,1 milioni del 2018; l’ebitda reported IFRS 16 è pari a -0,6 milioni e ha un impatto positivo per 2 milioni di euro.

I risultati di Gruppo

Tornando ai risultati di bilancio del Gruppo presieduto da Marina Berlusconi, l’ebitda adjusted (ante IFRS 16) è negativo per 2,2 milioni di euro, in crescita di 0,5 milioni di euro circa rispetto ai -2,8 milioni di euro dello scorso esercizio. L’ebitda adjusted IFRS 16 è pari a 1,7 milioni di euro e include l’impatto IFRS 16 positivo per 3,9 milioni di euro. ll margine operativo lordo consolidato (ante IFRS 16) è in crescita di circa 3,3 milioni di euro rispetto allo scorso esercizio, passando da -6,2 milioni di euro a -2,8 milioni di euro. Il miglioramento include la crescita dell’ebitda adjusted e minori oneri di ristrutturazione registrati nel trimestre. L’ebitda IFRS 16 è pari a 1,1 milioni di euro e include l’impatto IFRS 16 pari a +3,9 milioni di euro. L’ebit (ante IFRS 16) è in significativo miglioramento, a -7,6 milioni di euro rispetto ai -11,2 milioni al 31 marzo 2018, per effetto della dinamica delle componenti sopra citate, e include ammortamenti e svalutazioni per 4,7 milioni di euro, leggermente inferiori all’esercizio precedente.

Gli ammortamenti IFRS 16 sono pari a 3,6 milioni di euro. L’ebit IFRS 16 è pari a -7,2 milioni di euro e include l’impatto IFRS 16 positivo per 0,4 milioni di euro. Il risultato consolidato prima delle imposte è pari a -9,2 milioni di euro, in significativo miglioramento rispetto ai -14,6 milioni di euro e include la contrazione degli oneri finanziari, un effetto positivo per 0,5 milioni di euro relativo al rimborso di un’imposta sostitutiva versata negli anni precedenti nell’ambito del contratto di finanziamento, e un risultato delle società collegate (consolidate ad equity) in miglioramento di 1 milione di euro. Il risultato netto delle attività in continuità rettificato è in significativo miglioramento (+5 milioni di euro) e pari a -8,4 milioni di euro rispetto ai -13,4 milioni del 31 marzo 2018. Il risultato netto delle attività in dismissione di Mondadori France è positivo per 4,9 milioni di euro e include l’effetto positivo dell’adeguamento al fair value di 5,8 milioni di euro di Mondadori France al 31 marzo 2019. Al 31 marzo 2019 la posizione finanziaria netta (ante IFRS 16) si è attestata a -179,3 milioni di euro, in significativo miglioramento di 42,6 milioni di euro, per effetto prevalentemente della generazione di cassa ordinaria delle attività in continuità pari a 50,9 milioni di euro. La posizione finanziaria netta IFRS 16 è pari a -286,4 milioni di euro e include l’impatto IFRS 16 pari a -107,1 milioni di euro. Al 31 marzo 2018, in riferimento alle attività in continuità, il personale dipendente è di 2111 persone, in calo dell’8% rispetto al marzo 2018, per un costo complessivo di 39,4 milioni di euro (-9%).


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incarichi e gare

Autore: V Parazzoli - 19/04/2024


Armando Testa vince il bando biennale da 1,5 milioni per l’implementazione del branding e delle attività di promozione turistica di Regione Umbria

È stato aggiudicato ad Armando Testa il bando emesso dalla Regione Umbria per l’affidamento dei servizi per la progettazione e gestione della strategia d’immagine del brand Umbria finalizzati all’implementazione del branding e delle attività di promozione turistica integrata, del valore totale, IVA esclusa, di 1.554.993.44 euro in 24 mesi (777.496,72 per i primi 12 e altrettanti per l’opzione di rinnovo per altri 12). L’agenzia guidata da  Marco Testa ha superato, nell’ordine di classifica frutto della somma tra punteggio tecnico e offerta economica: l’rti di Heads Group con Digical e Dekmatis; l’rti di Studiowiki con DS Tech; LDB; Digitalmakers; e Blossom. Esclusi dopo la valutazione tecnica: l’rti di Deva Connection con Idea Docet, Stimulo Design S1 e Artefice Group; e Pirene. Premesse Obiettivi e Finalità dell’appalto: il quadro di riferimento è costituito dal MTU, Masterplan per il Turismo Umbro, lanciato con l’intento di definire in modo del tutto innovativo una linea di sviluppo integrato dell’Umbria a partire dalla sua eccezionale opportunità rappresentata dal turismo. Il MTU non si limita al settore turistico in senso stretto e tradizionale, ma prevede una fortissima interazione tra tutti gli elementi e le competenze che contribuiscono all’attrattività turistica di un territorio, a partire dalla sua marca e fino alle varie connessioni settoriali che rendono il turismo trasversale ed insieme motore di sviluppo anche molto oltre i suoi effetti diretti. E’ stata pertanto intrapresa una strategia di medio-lungo periodo da cui discendono le tattiche opportune: un’azione integrata che arrechi vantaggi ed economie di scala e di scopo in una serie di attività che in passato hanno sofferto di scoordinamento. A tal fine è stata adottata una marca corporate unica regionale, in grado di ricavare valore per il turismo dalle varie eccellenze di sistema e che sia condivisa il più possibile da vari settori produttivi (turismo, agricoltura cultura, artigianato, trasporti, attività produttive). Nella fase attuale, pertanto, si rende necessario implementare presso il mercato interno e i mercati internazionali il nuovo logotipo unico regionale, nei termini di marca ad “ombrello” che racchiude le varie eccellenze del sistema umbro e valorizzi non soltanto il turismo regionale ma si riveli capace di configurare un’operazione strategica di sistema. Punti di forza I punti di forza distintivi della Marca Umbria che le indagini sinora condotte hanno restituito sono: una Terra dei Cammini nella natura, ricca di Borghi storici ed eventi, famosa per i prodotti enogastronomici. Meritano ulteriore valorizzazione le attività outdoor, il benessere, la lentezza, ecc. Occorre rafforzare il posizionamento sui mercati consolidati (centro Italia e centro-nord Europa in particolare), e al contempo costruire un nuovo e più attuale riposizionamento per il tempo libero, la mobilità lenta, le attività outdoor e plein air, anche mediante una consistente e sempre più incisiva diversificazione di prodotto in tal senso. ll marketing turistico deve cercare inoltre di trasformare l’attrazione naturale delle aree più vicine da escursionismo in prodotti turistici, organizzando tutte le occasioni in modo da facilitare il pernottamento. Nel medio raggio è essenziale giocare sui prodotti connotanti, e cioè quelli basati su attrattori certamente speciali. Perimetro L’agenzia prescelta dovrà pertanto: provvedere alla ideazione creativa e sviluppo per output di campagne declinate sulle stagionalità e sui singoli mezzi off line e online curando la realizzazione di materiali pubblicitari e gli adattamenti degli esecutivi; fornire servizi e produrre materiali di comunicazione finalizzati all’implementazione e alla gestione del branding: realizzazione shooting fotografico, video corporate, spot pubblicitari e video clip; provvedere alla progettazione, redazione testi e realizzazione esecutivi di materiali istituzionali promo-pubblicitari. Nel lungo raggio è necessario muoversi in una logica fortemente selettiva, sugli attrattori in grado di generare prodotti “Star” e cioè irripetibili, di rilevanza mondiale, tali da consentire di affrontare mercati anche molto lontani, eppure sensibili alla specifica rarità. Tra i target attuali sono ancora relativamente rare le offerte “a valore”, in grado di rivolgersi a target più alti della media, e forse anche più giovani, andando verso quelle generazioni che rappresentano la punta di diamante dei comportamenti ed anche dei consumi. Tra gli strumenti occorre operare alcune precise scelte di priorità, che si prestano ad una condivisione con tutti gli attori del sistema. Ad esempio, in una prospettiva “omnichannel” le attività digitali assumono una importanza preminente. Infine, le attività di promo-comunicazione, per essere efficaci, devono incorporare quote crescenti di marketing intelligence, di creatività, di innovazione, passando dai media “comprati”, a quelli “guadagnati”, a quelli “creati”. 

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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