La società di mobilità del Gruppo Volkswagen lancia il servizio di ridesharing ad Amburgo e ragiona sulle differenze che sembrano separare troppo i rapporti sociali
La condivisione, quella sconosciuta. Sembra infatti che il rapportarsi oggi acuisca le differenze piuttosto che concentrarsi sugli elementi di unione. Non certo un bell'affare, ma talemnte radicato da passare per normale. Per il lancio del suo servizio di ridesharing elettrico nella città di Amburgo, destinato a diventare il più grande in Europa, la giovane società di mobilità all'interno del Gruppo Volkswagen, MOIA, prende posizione contro questa tendenza. Il marchio non crede solo nell'idea di condividere le corse, ma anche la socialità.