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Milano Digital Week 2020, una città aumentata

Autore: D Sechi


Presentata la nuova edizione in scena a marzo e lanciata la call for proposal. Presenti l’assessore Roberta Cocco, il Consigliere Delegato Cariplo Factory Carlo Mango, il Presidente IAB Italia Carlo Noseda e Nicola Zanardi Amministratore di Hublab, curatore di MDW

Qui siamo già alle sfide, al vediamo se questa volta riusciremo a fare meglio, cosa puntualmente accaduta in precedenza. Anche perché, quando si parla di digitale applicato a un centro cittadino, e in definitiva di una città che guarda sempre avanti alla ricerca di inedite risposte ai problemi, Milano è sempre in prima fila, nei primissimi blocchi di partenza, ansiosa e sempre più consapevole di quello che occorra fare per essere europea, globale, funzionale, creativa e… inclusiva. Insomma, allargata. La riprova la si è avuta ieri alla presentazione della terza puntata della Milano Digital Week, in scena il prossimo mese di marzo (da mercoledì 11 a domenica 15). Una competizione che riguarda anche i risultati raggiunti dalle precedenti edizioni della manifestazione promossa dal Comune di Milano - Assessorato alla Trasformazione digitale e Servizi civici - e realizzata da Cariplo Factory, IAB Italia e Hublab.

Cosa è accaduto la scorsa volta

L’edizione scorsa - che si è svolta dal 13 al 17 marzo 2019 - si è conclusa con la realizzazione di oltre 500 eventi, 85.000 partecipanti, e ha visto 300 organizzazioni coinvolte e un programma con ben 15 cluster di contenuti: Salute, Educazione, Società, Arti, Città, Welfare, Mobilità, Data, Market, Comunicazione, Sicurezza, Business, Software, Manifattura e Kids. Cinque giornate “a porte aperte”, dedicate alla produzione e diffusione di conoscenza e innovazione attraverso il digitale con un approccio inclusivo, trasversale e partecipativo.

Milano, novembre 2019

Roberta Cocco (Assessore alla Trasformazione digitale e Servizi civici del Comune di Milano) con Carlo Mango (Consigliere Delegato Cariplo Factory), Carlo Noseda (Presidente IAB Italia) e Nicola Zanardi (Amministratore di Hublab, curatore di MDW) hanno esposto il tema della terza edizione: “Milano Città Aumentata”. Questo vasto ambito tematico vuole rappresentare il consolidamento della mappa del tessuto digitale della città rendendo tangibile, comprensibile e comprensibile l’apporto della trasformazione digitale e le sue innumerevoli ricadute sulle attività dei suoi cittadini, sui loro bisogni, sulla loro qualità della vita. Una “Milano Città Aumentata” che si muove dentro una cornice di inclusione sociale e di innovazione sostenibile, valori fondanti di una città-piattaforma come Milano, che si sta sempre più configurando come un laboratorio ambientale e sociale.

La città allargata

Con la “Call for Proposal” lanciata ieri e aperta a tutti, la cittadinanza è chiamata a partecipare in un’ottica inclusiva, interattiva e partecipativa: un’opportunità rivolta a tutti i soggetti per allargare il proprio bacino d’utenza, favorendo scambio e circolazione di sapere. Come lo scorso anno, la formula della MDW prevede così un forte livello di coinvolgimento di professionisti, addetti ai lavori, giovani imprenditori, cittadini e studenti: tutti possono proporre e animare la “vita digitale” della città di Milano. Oggetto della “Call for Proposal” sono gli esempi e le applicazioni di trasformazione digitale in atto o in prospettiva, con modalità di accesso alla conoscenza che sono sempre più il frutto di piattaforme aperte e di know-how collettivi, di collaborazioni tra soggetti grandi e piccoli, di pratiche legate a comunità, associazioni, team e fondazioni. Dinamiche nella quali la somma delle progettualità risulta spesso più grande dell’apporto dei singoli attori. Il tema “Città Aumentata” è lo spunto di riflessione nonché il filo conduttore di tutto il palinsesto di eventi della Milano Digital Week 2020.

Allargare significa alfabetizzare

L’Open access a tutti i livelli è alla base del progetto Milano Digital Week 2020, così come la consapevolezza di una “innovazione sostenibile” favorendo il passaggio di strumenti di conoscenza, anche tecnologici, alle nuove generazioni e a quelle generazioni che vedono nel long life learning l’allungamento delle proprie prospettive di vita. Al contempo, viene promossa l’inclusione e l’alfabetizzazione dei cittadini rendendoli più consapevoli del ruolo del digitale, anche nella vita quotidiana. La terza edizione della MDW rappresenta, quindi, un’opportunità di riflessione e confronto per cittadini, aziende, studenti, millennials, istituzioni, università e centri di ricerca, con particolare attenzione ai temi di formazione per studenti dai 6 ai 25 anni e all’ecosistema di startup e luoghi d’innovazione avviati da giovani under 35. Proprio per la fascia d’età 6-25 anni sarà presente un palinsesto dedicato e realizzato attraverso iniziative e percorsi che saranno declinati sui tre target principali: scuole, famiglie&kids, young.

La città che cambia

«Arriviamo a questa terza edizione - commenta Roberta Cocco, Assessore alla Trasformazione digitale e Servizi civici del Comune di Milano - dopo i risultati straordinari raggiunti soltanto pochi mesi fa. Siamo riusciti a creare, in questi due anni, una manifestazione capace di raccontare la città digitale ai cittadini, mettendo insieme istituzioni, università, enti pubblici e privati, grandi imprese e start up. Oggi comincia il percorso che ci porterà all’edizione 2020, che ci auguriamo ancora più coinvolgente e più partecipata dello scorso anno. Mostreremo i cambiamenti e le innovazioni che stanno coinvolgendo tutti i quartieri della città, racconteremo le grandi aziende che hanno deciso di investire su Milano, discuteremo con le menti più brillanti del panorama tecnico scientifico e offriremo ai cittadini la possibilità di migliorare le loro competenze digitali. Tutto questo grazie al contributo dello straordinario ecosistema milanese e di Città metropolitana».

Un ringraziamento

Nicola Zanardi, amministratore Hublab e curatore della MDW, ha aggiunto: «Milano Digital Week comincia ad avere un’identità più definita cui contribuiscono tutte le sue varie componenti, nessuna esclusa, che rendono la città un vero e proprio laboratorio di transizione sociale e ambientale all’inizio del Millennio. L’incontro di oggi, in cui lanciamo la Call, vuole essere, un ringraziamento a tutti gli attori di questa città che, fin dalla prima edizione neanche due anni fa, si sono spesi con un livello di entusiasmo e di proattività che sintetizza perfettamente la Milano di questi anni e ne aumenta la realtà - innervandola di contenuti, giorno per giorno. Senza il loro prezioso contributo la Milano Digital Week non esisterebbe».

Uomo unico artefice

«Come IAB Italia vogliamo giocare un ruolo importante, essere sempre più portatori di una cultura del digitale con l’uomo al centro, come singolo e come comunità, che si assume il ruolo di guida. Vogliamo ricordare a tutti che l’innovazione va vissuta attivamente e non semplicemente accettata per inerzia. L’uomo è ancora l’unico vero artefice di qualsiasi trasformazione. Un ruolo che erroneamente abbiamo accantonato e che invece dobbiamo riprenderci con determinazione e convinzione», a detto a sua volta Carlo Noseda, Presidente IAB Italia

Trend trasformativo

Carlo Mango, Consigliere delegato Cariplo Factory, ha concluso: «Milano è una città che sperimenta nuove forme di mobilità, di socialità, di lavoro, di impresa, una città che rivoluziona il proprio skyline con nuovi grattacieli ma recupera fabbriche dismesse per offrire nuovi luoghi di incontro e contaminazione. L’innovazione digitale è il trend trasformativo che maggiormente sta impattando la società in cui viviamo. E con la Milano Digital Week abbiamo costruito, nel giro di due anni, il più grande evento in Italia sul digitale».

Call for proposal

È online il sito www.milanodigitalweek.com: cittadini, studenti, professionisti, addetti ai lavori, startupper, nuove forme imprenditoriali, aziende e attività educative, sociali e commerciali possono iscriversi - entro e non oltre domenica 12 gennaio 2020 - e lanciare il proprio appuntamento, per far scoprire le realtà che stanno trasformando il lavoro, il tempo libero, la formazione e le dinamiche della progettazione e della produzione attraverso il digitale e che rendono Milano sempre più internazionale e inclusiva.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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