ABBONATI

DCA, nel 2018 ricavi a +20%, attività fuori schermo +250%

Autore: S Antonini

Giuseppe Oliva


Risultati migliori della media di settore per la concessionaria di The Space Cinemas e UCI Cinemas guidata da Giuseppe Oliva, che anche quest’anno punta a ripetere il trend a doppia cifra

Crescita a doppia cifra superiore al mercato, con l’obiettivo di replicare sia nelle sale sia fuori: DCADigital Cinema Advertising, concessionaria di pubblicità fondata dai circuiti cinematografici The Space Cinemas e UCI Cinemas, ha chiuso il 2018 con un incremento dei ricavi da advertising pari al 20% sul 2017, contro il +13,3% registrato dal settore nei primi undici mesi dell’anno, secondo Nielsen. L’esercizio 2018 è il primo anno di gestione piena da parte di DCA, operativa sul mercato da metà 2017 sotto la guida del direttore generale Giuseppe Oliva, e si confronta con un risultato complessivo dell’anno precedente frutto della somma delle diverse performance realizzate dai circuiti separatamente e insieme. Nell’ultimo trimestre dell’anno, che da solo vale il 50% dell’esercizio, ottobre e novembre hanno fatto rispettivamente il +29% e il +64%, mentre dicembre molto lento ha pareggiato il risultato 2017. Nel 2019 la concessionaria vuole realizzare una crescita complessiva ancora a doppia cifra. Contribuisce in maniera importante anche il fatturato per le attività fuori schermo, ossia progetti di intrattenimento realizzati nei cinema in co-marketing con le aziende clienti che oggi pesano per il 15/18% sul fatturato complessivo e che nell’ultimo anno sono cresciute del 250%.

Pubblico giovane e alto spendente

L’offerta di DCA conta su un circuito complessivo di 86 cinema per 861 schermi, che nel 2018 hanno totalizzato 32 milioni di presenze (fonte Cinetel). «In questo primo anno completo di lavoro il mercato ha reagito molto bene, sia per la qualità sia per la quantità dell’offerta. I nostri cinema registrano una frequenza media di cinque volte al mese e una reach netta del 60%» spiega Oliva. La concessionaria ha acquisito molti nuovi clienti, sia aziende che pianificavano con altri, sia aziende che non investivano sul cinema: «Ma l’approccio al mezzo è ancora un po’ antiquato, soprattutto perché non tiene conto delle differenze tra sale, in termini di dimensioni, programmazione, target e presenze; così l’investitore rischia di sottovalutarne alcune e sovrastimarne altre, investendo in maniera non ottimale e inefficiente».

Carte vincenti

Da parte sua DCA garantisce quote di pubblico elevate: 47% in Lombardia, 38% in Lazio, 43% in Emilia Romagna, 54% in Veneto, 81% in Sardegna, 51% in Campania, e un target di 18-45enni «giovane, digitalizzato, disposto a spendere per un biglietto di ingresso più costoso e che apprezza tutte le altre forme di intrattenimento che trova nel cinema. Inoltre i nostri multiplex sono luoghi ideali per la famiglia che vi trascorre più tempo». Le sale UCI o The Space richiamano un pubblico attivo, «mentre i cinema più piccoli attirano un pubblico di prossimità, più adulto, che spesso va dai 45 anni in su». Tra le carte vincenti di DCA ci sono anche la posizione “Superspot” subito prima dell’inizio del film, senza trailer in mezzo, e palinsesti pubblicitari uniformi in tutte le sale grazie al fatto che i circuiti gestiti sono solo due mentre gli altri concessionari lavorano con cinema tutti diversi.

Le novità 2019

Grazie all’arrivo nelle sale di titoli importanti e di una estate senza precedenti DCA stima una rilevante crescita nelle presenze: «La nostra forza è anche poter tenere i blockbuster in programmazione più a lungo che nelle altre sale» spiega Oliva. «Stimiamo che il 2019 sia un anno molto ricco per il cinema. Avremo certamente grandi numeri anche in estate per la prima volta visto che, grazie ad un accordo con le principali distribuzioni, tra giugno e agosto saranno lanciati molti titoli importanti». DCA sta anche lavorando allo sviluppo dell’area di EOOS (engagement out of screen) con otto progetti già in preparazione e in settori diversi come Kids, Gaming, Horror.

Una nuova piattaforma

Inoltre, è in programma lo sviluppo di una piattaforma CRM integrata con i due network cinematografici per una ulteriore profilazione degli spettatori come detto in precedenza. È in progetto anche l’ampliamento del team con l’ingresso di nuove figure in aree sia tradizionali sia di innovation, nonché è in fase di valutazione di realizzare una commercial committee europea per sviluppare clienti e progetti di cross country adv. DCA è infatti l’unica società italiana a offrire tale opportunità nella industry del cinema. Sul fronte tecnologico è in arrivo un nuovo sistema di controllo dei palinsesti pubblicitari che permetterà di gestire in maniera dinamica le playlist delle campagne così da passare dalle pianificazioni settimanali a quelle giornaliere. Il che permetterà, tra l’altro, di offrire ai clienti pianificazioni molto mirate sia sui titoli, giorni della settimana e orari. Questa sistema, una volta a regime, sarà integrato con le casse dei cinema per poter incrociare dati e fare statistiche in tempo reale.


img
incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

LEGGI
img
spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

LEGGI

Resta connesso con il nostro network

Vuoi conoscere meglio i nostri prodotti? Indica la tua email per riceverli in promozione gratuita per 1 mese. I dati raccolti non verranno commercializzati in alcun modo, ma conservati nel database a uso esclusivo interno all'azienda.

Inserisci la tua mail

Cliccando “INVIA” acconsenti al trattamento dei dati come indicato nell’informativa sulla privacy