Svelate ieri sera le top ten della quinta edizione dell’”Oscar delle Marche”, organizzata da GfK e Serviceplan, il cui M.D. di Gruppo, Giovanni Ghelardi, ha lanciato un tavolo di lavoro sulle strategie vincenti
Ferrero che torna in vetta alla classifica del “Best Corporate Brand”, Coca-Cola nel “Best Product Brand”, e JBL nel “Best Growth Brand”. Sono questi i vincitori del Best Brands 2019, che (con il patrocinio di UPA) ha festeggia ieri sera, agli studi Rai di via Mecenate, il suo quinto anno in Italia. A loro si aggiunge Amazon, che ha vinto nella Special Category di quest’anno, dedicata al “Best Digital Life Brand” e, quindi, non confrontabile con quelle degli scorsi due anni. Sulle prime tre consolidate categorie non sono state ancora rese disponibili le classifiche, per cui quelle che riportiamo nelle tabelle sono solo le relative shortlist. La prima, come detto, vede tornare in vetta alla classifica l’azienda di Alba, che lo è sempre stata fin dal 2015 con la sola eccezione del 2018, quando prevalse la Ferrari. Nella nuova top ten entrano Lidl, ENI, Toyota e Volkswagen ed escono Brembo, Procter&Gamble, Unilever e MSC.
Nella seconda categoria, Coca-Cola torna al primato che aveva avuto nel 2015, scalzando Lego, leader nel 2018 e che resta però nella shortlist 2019, dalla quale esce solo Kinder, sostituita da Algida. Se sul corporate ci sono quindi più movimenti, sui prodotti c’è evidentemente più fedeltà, così come emerge dalle classificazioni messe a punto in base a un algoritmo esclusivo di proprietà di GfK – che organizza l’iniziativa con Serviceplan e che intervista un campione di 6.500 consumatori - che integra i risultati economici (quote di mercato, fedeltà di acquisto e posizionamento prezzo) con la capacità del marchio di parlare al “cuore” dei consumatori. Nella “Best Growth Brand”, come detto, si impone JBL, che si prende una bella soddisfazione, visto che l’anno scorso non era nemmeno nelle top ten, dalla quale escono Dolce&Gabbana, Garofalo, Rana, Huawei, Fairy, Calzedonia, Oro Saiwa e Alce Nero, sostituite da Activia, Baileys, Dove, Farchioni, Heineken, Muller, Pepsi, Sant’Anna e Yamamay.
Da notare, infine, che nella shortlist della categoria vinta da Amazon, tutti gli altri “Digital Life Brand”, cioè le marche che più contribuiscono a migliorare ogni giorno la nostra vita nell’era digitale, sono inesorabilmente stranieri. Un punto fisso della serata di Gala è stata infine anche ieri la consegna dell’”Innovation Award”, il riconoscimento che i partner di Best Brands assegnano alla realtà che meglio rappresenta l’innovazione nell’idea e nei fatti. Quest’anno, come già anticipato, il vincitore è stato un brand che si ripromette di cambiare le nostre abitudini di pagamento: Satispay, il servizio di “mobile payment” basato su un network alternativo alle carte di credito.
”Dietro le quinte”
Come ha spiegato da ultimo Giovanni Ghelardi. Partner e Managing Director di Serviceplan Group Italia, Best Brands 2019 si è ripromessa infine di non terminare con una “semplice” serata: un’interessante evoluzione di questa edizione è l’idea di uno sguardo “dietro le quinte” ai processi che costruiscono il successo di una marca. Le informazioni raccolte sulle dinamiche che fanno di una marca un Best Brand iniziano infatti a essere numerose, e meritano di essere condivise. E’ stato lanciato così il “Best Brands Club”, con le marche invitate a partecipare a un primo tavolo di lavoro con l’obiettivo di capire, anche tramite il loro punto di vista, come si fa oggi a diventare e rimanere un Best Brand.