Lo riferisce DLA Piper, che ha presentato uno studio sul tema, indicando come i numeri del nostro Paese siano anche di gran lunga inferiori a quelli di altre realtà europee
Dall’inizio dell’applicabilità del GDPR, ci sono state in Italia solo 630 notifiche di data breach, mentre ne sono avvenute oltre 10.000 in Paesi come l’Olanda, la Germania e la Gran Bretagna; a livello di Stati membri dell’Unione europea si contano invece più di 59.000 notifiche di violazione dei dati personali (data breach) eseguite da quando il GDPR è entrato in vigore il 25 maggio 2018. Secondo il GDPR Data Breach survey pubblicato da DLA Piper, Paesi Bassi, Germania e Regno Unito hanno contato rispettivamente circa 15.400, 12.600 e 10.600 notifiche di data breach e i Paesi Bassi comandano ancora la classifica dei dati pro capite con 89,8 segnalazioni ogni 100.000 persone, seguiti da Irlanda e Danimarca.
Un evento
Questi numeri sono di gran lunga superiori rispetto al numero di notifiche ricevute secondo i dati pubblicati dal Garante per il trattamento dei dati personali italiano che risultano inferiori al migliaio. I dati sono stati illustrati nel corso di un evento organizzato da DLA Piper, il principale studio legale internazionale presente in Italia, sul tema “Ispezioni Privacy, che cosa aspettarsi e come essere pronti” con lo scopo di analizzare le conseguenze su come, a oltre nove mesi dall’inizio dell’applicabilità del GDPR, i garanti europei stiano emettendo le prime sanzioni ai sensi del Regolamento privacy europeo e gli importi possano essere molto elevati.