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Super Bowl LIII: un affare da oltre 350 milioni di dollari per la CBS

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Tom Brady


Il prezzo per ogni spot da 30 secondi si aggira tra i 5,1 e i 5,3 milioni di dollari. L’evento raccoglie le ads dei più grandi spender americani ed è seguito in tv da oltre 100 milioni di persone. Lo scorso anno durante la partita è stato lanciato “Tide Ad”, vincitore a Cannes

Fra qualche ora sarà di nuovo Super Bowl. L’eterno Tom Brady torna a giocarsi la finale con i suoi New England Patriots, dopo l’incredibile sconfitta dello scorso anno. Ad aspettare l’uomo dei record e il suo team al Mercedes-Benz Stadium di Atlanta ci saranno i Los Angeles Rams di Nick Foles, lo stesso quarterback che nel Super Bowl del 2018 vestiva la maglia degli Eagles di Philadelphia e che gli strappò vittoria finale e il titolo di MVP. L’atmosfera è calda, ma non solo per quanto riguarda il campo. Se dentro al rettangolo verde Brady punterà a ritoccare i record - che già detiene - di premi MVP nei Super Bowl (4) e finali giocate (8), fuori dalle linee di gesso l’emittente CBS dovrà provare a fare meglio del risultato negativo raggiunto dalla NBC lo scorso anno, quando l’audience tv è calata dai 111 milioni di persone nel 2016 (quando fu trasmesso da FOX nella rotazione triennale con cui è assegnato l’evento ai broadcaster) a 103 milioni. Un primato però la CBS è vicino a conquistarlo: il prezzo a cui ha venduto ogni spot da 30 secondi si aggira tra i 5,1 e i 5,3 milioni di dollari. Lo scorso anno superava di poco i 5,2 milioni.
Più di uno spot
Sembra un prezzo esagerato (e forse lo è), ma l’occasione in cui è trasmesso conferisce allo spot una serie di vantaggi difficilmente replicabili. La vastità delle audience e l’attenzione che prestano allo schermo è un elemento chiave, che i brand provano a sfruttare attraverso creatività d’impatto, talvolta con il rischio di causare reazioni negative nel pubblico. Questo coraggio però ha portato l’evento sportivo a generare interesse anche per la rassegna di video pubblicitari creati ad hoc per l’occasione, e l’attesa per il Super Bowl è diventata anche quella per gli spot al suo interno.
Più di un evento sportivo
Il Super Bowl è diventato così il più grande evento pubblicitario degli Stati Uniti (e forse anche del mondo), e viene scelto per il lancio di prodotti dai brand che possono permetterselo. Lo scorso anno fu il caso di PepsiCo, che ha presentato la Mountain Dew Ice al limone e lime e le Doritos Blaze piccanti. La prossima domenica invece sarà la volta di Anheuser-Busch, che rivelerà la Budweiser Copper Lager (creatività di VaynerMedia), Pure Gold di Michelob Ultra (FCB)e SpikedSeltzer di Bon & Viv (Bullshit), ma ha riservato due slot per Stella Artois (Mother) e Bud Light (Wieden + Kennedy). In totale si produrrà in 8 spot (quattro da 45 secondi, tre da 30 e uno da 60). Il palcoscenico sarà condiviso tra nuovi prodotti che vogliono annunciarsi al mondo e altri che invece sono habitué. Persil ProCleaner ad esempio è al suo quarto Super Bowl di fila, e sarà presente con una creatività di DDB New York. Kia invece festeggia 10 anni consecutivi con uno spot di 90 secondi, il più lungo che ha proposto in una finale di football, col supporto di David & Goliath. Tra i grandi ritorni invece c’è Burger King che, assente dal 2006, ha acquistato uno slot da 45 secondi durante l’ultimo quarto (creatività di David Miami e MullenLowe. Ci saranno anche progetti laterali, che strizzano l’occhio all’evento ma non calcheranno i suoi territori. Skittles ad esempio ha annunciato la première dello spettacolo teatrale “Skittles Commercial: The Broadway Musical”, che si terrà il 3 febbraio in contemporanea con il match, e sarà l’unica volta che andrà in scena. Lexus invece ha prodotto con l’agenzia Team One un video pubblicitario sul football per promuovere una nuova tecnologia della casa automobilistica, ma non apparirà durante la partita.
Creatività estrema
La rassegna degli spot è una lista di eccellenze creative. Molti dei video sono realizzati appositamente per l’occasione e ne contengono riferimenti precisi, altri sono spinti all’estremo per attirare l’attenzione e suscitare emozioni di ogni genere. Alcuni brand scelgono in quale identificarsi e la portano avanti negli anni. L’ilarità di M&M’s contrasta la sensibilità di “Good Odds” di Toyota, o l’imprevedibilità di Doritos. Lo scorso anno Snickers presentò il primo spot “in diretta” della storia - “Ruined” ­– mentre P&G ha sbancato i Cannes Lions con la serie di video per Tide – “Tide Ad”.
Un indotto di proporzioni incredibili
Se un solo spot raggiunge e supera i 5 milioni di dollari di valore, la giornata del Super Bowl sarà un vero motore economico per l’emittente. Il CEO di CBS, Joe Ianniello, ha dichiarato che la sua company genererà “centinaia e centinaia di milioni di dollari quel giorno (il 3 febbraio). Non c’è niente che tenga insieme l’intera azienda come il Super Bowl”. Lo scorso anno NBC ha raccolto 500 milioni di dollari durante il solo match day, 350 dei quali incassati per gli spazi durante la partita. Aggiungendo le spese destinate all’ideazione, alla produzione e al planning, oltre all’adv sugli altri media, ciò che si ottiene è un indotto stupefacente. Ma anche lo spettacolo lo sarà.

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incarichi e gare

Autore: Redazione - 22/04/2024


L’Istat cerca partner per creatività e planning a supporto dei censimenti economici permanenti; l’appalto vale 2,6 milioni di euro in tre anni

Consip ha avviato una gara per affidare le campagne di comunicazione integrate a supporto dei censimenti permanenti per Istat. Il valore dell’appalto è di 2,64 milioni di euro al netto dell’iva. L’incarico è di 3 anni e, in particolare, riguarda le campagne a supporto del censimento permanente della  popolazione e delle abitazioni e dei censimenti permanenti economici (imprese, istituzioni pubbliche, istituzioni non profit, agricoltura), previsti dall’Istat nel triennio 2024–2027, nonché una campagna generalista dedicata alla valorizzazione dei censimenti da svilupparsi nell’ambito delle celebrazioni del centenario dell’Istat che si terrà nel 2026. L’agenzia sarà incaricata sia dell’ideazione creativa che della strategia e pianificazione media, oltre che delle attività web, dei social e della gestione delle pr. Il budget media complessivo per tutta la durata del contratto, incluso il placement, è di massimo 850.000 euro (iva esclusa). Il termine per presentare le offerte è il 28 maggio. Obiettivi Le singole campagne dovranno, in un’ottica integrata, implementare la strategia comunicativa sui Censimenti permanenti per perseguire i seguenti obiettivi generali: informare sulle diverse modalità di svolgimento delle operazioni censuarie e sulle novità di ciascuna edizione; favorire la più completa, corretta e tempestiva partecipazione dei rispondenti alle operazioni censuarie; garantire a ciascun Censimento visibilità, riconoscibilità e memorabilità; sostenere la piena riuscita di ciascun Censimento promuovendo la condivisione degli obiettivi specifici con i rispondenti e con i potenziali utilizzatori dei dati; sperimentare azioni, strumenti e linguaggi innovativi, che consentano di raggiungere pubblici più ampi possibile; essere «in ascolto» e flessibile per reindirizzare messaggi e azioni; rispondere ai perché e ad eventuali criticità che potrebbero insorgere nel corso delle diverse rilevazioni (communication crisis management); promuovere la restituzione dei risultati di ciascun Censimento, valorizzandone il grande potenziale conoscitivo e la loro utilità, e assicurando una continuità narrativa sui censimenti tra una rilevazione e l’altra; costruire e rafforzare alleanze/partnership con stakeholder, utilizzatori esperti, istituzioni, comunità scientifica, media e altri attori dei censimenti, con azioni mirate di pubbliche relazioni, promuovendo attività di engagement e di endorsement; consolidare la narrazione di tutti i Censimenti permanenti come un sistema integrato di rilevazioni in grado di assicurare al Paese un patrimonio informativo più ricco e tempestivo e di garantire un risparmio economico e una riduzione del carico sui rispondenti, in linea con i più innovativi standard internazionali;  evidenziare il ruolo dell’Istat sia come produttore di informazioni e analisi puntuali utili alla collettività e al Paese, sia quale ente con una visione orientata all’innovazione, al fine di rafforzare la reputazione e notorietà dell’Istituto; rafforzare la fiducia dei cittadini nell’istituzione e nella informazione statistica ufficiale e l’importanza di una partecipazione consapevole e attiva alle rilevazioni statistiche ufficiali. 

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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