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È in edicola da ieri il nuovo numero di Wired Italia che festeggia i suoi 10 anni, pubblicato anche un nuovo inserto

Autore: Redazione

Federico Ferrazza


Prestigiosi scrittori italiani celebrano l’Italia e le sue eccellenze nelle 248 pagine del numero da collezione accompagnato da una nuova edizione cartacea allegata, un business tabloid che da qui in poi sarà presente in tutte le uscite del magazine. On air una campagna a supporto sui social e in DOOH su Milano e Roma

Dieci anni fa arrivava in Italia un giornale che da queste parti non si era mai visto. Con queste parole si apre il nuovo numero di Wired Italia che celebra i suoi 10 anni con un magazine unico e da collezione. La copertina rigida e in lamina dorata racchiude una raccolta di racconti in cui alcuni prestigiosi scrittori italiani celebrano l’Italia e le tante eccellenze che il nostro paese produce, cresce ed esporta.

Le eccellenze nostrane

Nelle 248 pagine di foliazione (più sei di copertina) Paolo Giordano racconta Leonardo Da Vinci, Licia Troisi il matematico e vincitore della medaglia Fields Alessio Figalli, Marco Bacci l’architetto Stefano Boeri, Andrea Vitali l’immunologo Alberto Mantovani, Simonetta Agnello Hornby lo chef 6 stelle Michelin Enrico Bartolini, Francesco Piccolo il fenomeno di Elena Ferrante, Massimo Temporelli la direttrice del Cern di Ginevra Fabiola Gianotti, Michela Murgia la più giovane direttrice d’orchestra italiana Beatrice Venezi, Dario Tonani il miglior imprenditore emergente della Silicon Valley Emilio Billi, Giacomo Papi uno dei più grandi artisti contemporanei Maurizio Cattelan, Giuseppe Genna l’intelligenza artificiale di iCub e il fotografo Paolo Verzone quell’incredibile realtà che si chiama Dallara.

Il nuovo inserto allegato

«Se prima al centro progetto di Wired c’era un prodotto, cioè il magazine, nel 2019 è diventato un sistema di prodotti editoriali (il giornale e il sito web), di eventi dal vivo (Wired Next Fest, Wired Health, Wired Trends, solo per citarne alcuni), di servizi di consulenza e di altre novità che lanceremo nel corso di quest’anno», scrive nel proprio editoriale il direttore di Wired Italia Federico Ferrazza.  Una di queste novità sarà allegata al numero celebrativo dei 10 anni: una nuova edizione cartacea, un tabloid che accompagnerà da qui in poi tutte le uscite del magazine, una business edition rivolta alle comunità di professionisti che hanno bisogno di Wired come chiave di interpretazione del loro settore industriale. Si parte con l’healthcare, tema a cui è stato dedicato anche l’evento “Wired Health - Innovazione per la Vita”, il 13 marzo in apertura della Milano Digital Week.

I numeri del sistema

Nel 2018 il traffico del sito è cresciuto del 15% e la fan base social del 5%. Il fatturato 2018 di Wired total brand (print + digital + eventi + consulting) è cresciuto del 15% rispetto all’anno precedente. Anche l’inizio del 2019 è in crescita. In termini di fatturato il primo trimestre print ed eventi (non è ancora disponibile il dato definitivo dei ricavi digital di marzo) si chiude a un +32% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il magazine per il decennale sarà diffuso in 50mila copie. A supporto del lancio è on air una campagna dal titolo “Wired 10years celebration” diffusa sui social network di Condé Nast e sul circuito dei maxi schemi video di Coin a Milano e Roma. Il formato è quello del sondaggio teaser "vota la tua cover preferita della storia di Wired" e spot da 45''.

Audience di qualità

Da una recente ricerca di Ipsos emerge che il sistema Wired intercetta audience di qualità in termini di profilo socio-culturale e di consumi media. Più di un quarto svolge una professione elevata e i laureati (55%) hanno una incidenza più che tripla se confrontati con la popolazione generale. Sono persone technology-savvy, che non si limitano a un interesse platonico per il digitale, ma agiscono in modo concreto questa loro inclinazione: più della metà possiede un tablet, un fuori-scala 80% utilizza un servizio a pagamento tv o streaming, i servizi OTT fanno già parte della loro realtà quotidiana. “Wired è per loro un punto di riferimento in tutto ciò che riguarda l’innovazione e la tecnologia, distinguendosi dalla melassa indistinta degli innumerevoli stimoli meno qualificati e meno capaci di ispirare di cui è ricca la dieta mediale odierna: il fatto che ogni individuo scelga di avere in media almeno 2 touchpoint di contatto con Wired (tra magazine, sito, eventi, social network) è indice di una relazione che si costruisce su un rapporto pregiato di mediazione della realtà, fatto non di incontri casuali ma di scelta consapevole”, si legge nella ricerca di Ipsos.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 22/04/2024


L’Istat cerca partner per creatività e planning a supporto dei censimenti economici permanenti; l’appalto vale 2,6 milioni di euro in tre anni

Consip ha avviato una gara per affidare le campagne di comunicazione integrate a supporto dei censimenti permanenti per Istat. Il valore dell’appalto è di 2,64 milioni di euro al netto dell’iva. L’incarico è di 3 anni e, in particolare, riguarda le campagne a supporto del censimento permanente della  popolazione e delle abitazioni e dei censimenti permanenti economici (imprese, istituzioni pubbliche, istituzioni non profit, agricoltura), previsti dall’Istat nel triennio 2024–2027, nonché una campagna generalista dedicata alla valorizzazione dei censimenti da svilupparsi nell’ambito delle celebrazioni del centenario dell’Istat che si terrà nel 2026. L’agenzia sarà incaricata sia dell’ideazione creativa che della strategia e pianificazione media, oltre che delle attività web, dei social e della gestione delle pr. Il budget media complessivo per tutta la durata del contratto, incluso il placement, è di massimo 850.000 euro (iva esclusa). Il termine per presentare le offerte è il 28 maggio. Obiettivi Le singole campagne dovranno, in un’ottica integrata, implementare la strategia comunicativa sui Censimenti permanenti per perseguire i seguenti obiettivi generali: informare sulle diverse modalità di svolgimento delle operazioni censuarie e sulle novità di ciascuna edizione; favorire la più completa, corretta e tempestiva partecipazione dei rispondenti alle operazioni censuarie; garantire a ciascun Censimento visibilità, riconoscibilità e memorabilità; sostenere la piena riuscita di ciascun Censimento promuovendo la condivisione degli obiettivi specifici con i rispondenti e con i potenziali utilizzatori dei dati; sperimentare azioni, strumenti e linguaggi innovativi, che consentano di raggiungere pubblici più ampi possibile; essere «in ascolto» e flessibile per reindirizzare messaggi e azioni; rispondere ai perché e ad eventuali criticità che potrebbero insorgere nel corso delle diverse rilevazioni (communication crisis management); promuovere la restituzione dei risultati di ciascun Censimento, valorizzandone il grande potenziale conoscitivo e la loro utilità, e assicurando una continuità narrativa sui censimenti tra una rilevazione e l’altra; costruire e rafforzare alleanze/partnership con stakeholder, utilizzatori esperti, istituzioni, comunità scientifica, media e altri attori dei censimenti, con azioni mirate di pubbliche relazioni, promuovendo attività di engagement e di endorsement; consolidare la narrazione di tutti i Censimenti permanenti come un sistema integrato di rilevazioni in grado di assicurare al Paese un patrimonio informativo più ricco e tempestivo e di garantire un risparmio economico e una riduzione del carico sui rispondenti, in linea con i più innovativi standard internazionali;  evidenziare il ruolo dell’Istat sia come produttore di informazioni e analisi puntuali utili alla collettività e al Paese, sia quale ente con una visione orientata all’innovazione, al fine di rafforzare la reputazione e notorietà dell’Istituto; rafforzare la fiducia dei cittadini nell’istituzione e nella informazione statistica ufficiale e l’importanza di una partecipazione consapevole e attiva alle rilevazioni statistiche ufficiali. 

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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