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Domus annuncia David Chipperfield come nuovo Guest Editor e, dopo un 2019 in linea, mira a incrementare nel 2020 diffusioni e raccolta, grazie a digital ed eventi

Autore: V Parazzoli

Sofia Bordone


In occasione della presentazione dell’architetto che sarà protagonista del progetto editoriale 10x10x10 per il prossimo anno, il CEO del Gruppo Sofia Bordone ha anticipato il calendario di iniziative del brand

David Chipperfield è il nuovo Guest Editor di Domus. Sarà lui il terzo protagonista del progetto editoriale 10x10x10 che vede avvicendarsi al timone della storica testata 10 architetti di fama internazionale per 10 numeri ciascuno e un totale di 10 anni, che accompagneranno la rivista al centesimo anno di vita. Dopo il debutto, nel 2018, di Michele De Lucchi e l’arrivo di Winy Maas per il 2019, il viaggio di Domus nel 2020 prosegue con un nuovo passaggio di testimone internazionale. Chipperfield è riconosciuto in tutto il mondo come una delle figure più eminenti dell’architettura contemporanea. Il suo studio - David Chipperfield Architects – fondato a Londra nel 1985, ha oggi sedi principali anche a Berlino, Milano e Shanghai. «Siamo onorati di ospitare Chipperfield e condividere con lui un intero anno del suo percorso e della vita della nostra testata. Quello che abbiamo intrapreso è un viaggio lungo e impegnativo ma soprattutto una sfida ambiziosa, complessa e a nostro parere assolutamente inevitabile – ha spiegato ieri in sede di conferenza stampa Maria Giovanna Mazzocchi, Presidente di Editoriale Domus -. Per affrontare i profondi cambiamenti in corso c’è bisogno di visione e prospettiva. Anno dopo anno Domus si sta impegnando a offrire al pubblico una visione unica, diversa e originale».

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David Chipperfield
 
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Un concetto, quello della necessità di visione, che è al centro del “manifesto d’intenti” che Chipperfield ha realizzato per Domus 2020 e che viene allegato alla monografia a lui dedicata, in uscita con il numero di dicembre. Il sociale e l’ambiente sono due aspetti che tornano con costanza nel pensiero di Chipperfield, che ha posto proprio disuguaglianza sociale, sostenibilità ambientale e valore da restituire alla comunità come le grandi sfide del momento. I Dieci numeri saranno d’autore e da collezione a partire dalle copertine firmate dall’artista e fotografo tedesco Thomas Demand. A immortalare il progetto architettonico al centro di ogni numero sarà Iwan Baan, autore dei principali reportage urbani degli ultimi anni, mentre Jasper Morrison, uno dei progettisti più apprezzati dalla scena mondiale, si dedicherà alla sezione design. A coordinare il nuovo guest editor sarà come sempre Walter Mariotti, Direttore Editoriale del sistema Domus e responsabile della continuità del progetto 10x10x10. Il primo numero di Domus 2020 a firma Chipperfield sarà disponibile a inizio gennaio nelle edicole, nelle migliori librerie specializzate e book shop museali in Italia e all’estero.

Le prospettive del sistema brand

Sul fronte del marketing, Sofia Bordone, CEO del Gruppo, ha detto che Domus si dimostra un brand sano, forte e ambizioso, che guarda al 2020 con positività dopo un 2019 in linea sia sul fronte delle diffusioni che della raccolta. Per il prossimo anno viene confermata l’uscita di undici numeri monografici, dieci dei quali firmati da Chipperfield, mentre l’ultimo dell’anno sarà curato dalla redazione e rappresenterà la quarta tappa del viaggio nel “saper fare italiano” inaugurato nel 2017. Il piano editoriale 2020 conferma inoltre l’uscita di molteplici allegati speciali con cui il brand intende esplorare territori affini a quelli propri della rivista. A inaugurare la serie sarà, a marzo, lo speciale “Domus Who’s Who”, che verrà dedicato, per la prima volta, agli studi di architettura emergenti. Coerentemente alla crescita del mercato legato alle grandi commesse, saranno due gli allegati tematici che verranno proposti, rispettivamente a giugno con “Domus Grandi Opere Pubbliche e Private” e a novembre con “Domus Contract”.  A questi si devono aggiungere i due paper in formato tabloid, “Domus Paper Design” e “Domus Paper Cersaie”, realizzati in occasione del Fuorisalone milanese (aprile) e della manifestazione fieristica di Bologna (settembre) e distribuiti anche in free press nei rispettivi circuiti. Settembre sarà invece il mese dello speciale “Domus Green” dedicato al tema dell’ecosostenibilità. Lato eventi, dopo il buon riscontro della prima edizione nel 2018 e l’ulteriore successo registrato dal format nell’ottobre 2019, viene annunciato il terzo “Domusforum” per l’autunno 2020.

L’Archivio Storico

Una nuova iniziativa riguarderà l’Archivio Storico di Domus: custode di 150 mila documenti, tra cui foto, disegni, schizzi, lettere e appunti dei protagonisti della storia della rivista, a partire dal primo semestre 2020 sarà oggetto di un’importante rivalorizzazione all’insegna di una user experience più moderna e piacevole. La curatela redazionale e la messa a punto di percorsi tematici con cui accompagnare l’utente nella navigazione renderanno l’Archivio uno strumento di ricerca e analisi ancora più completo ed efficace, che verrà proposto con formule di subscription sia al pubblico consumer che a quello business rappresentato da aziende, studi di architettura ed enti di alta formazione. Nel corso del 2020 partirà inoltre una nuova attività denominata “Discovering Cities”, che vedrà Domus collaborare con un partner internazionale all’organizzazione di itinerari milanesi “da architetti per architetti”. Il brand contribuirà mettendo a disposizione approfondimenti tratti dall’archivio storico e incontri esclusivi con i principali studi di architettura della città. 

Le quote

«L’entusiasmo intorno al brand trova riscontro anche dalle previsioni positive con cui si affaccia all’anno nuovo – ha aggiunto Sofia Bordone -: fronte ricavi pubblicitari, Domus guarda all’off line con stabilità, si pone l’obiettivo di crescere sul digital del 38% e del 50% per quanto riguarda il sistema eventi, area nella quale rientrerà anche un importante progetto che stiamo studiando per il Salone. La quota del cartaceo calerà dal 60 al 50%, compensata però dagli altri due sempre più importanti canali, con il digital che vale il 35% del totale. Positiva anche, la previsione diffusionale che, anche grazie al canale abbonamenti ed estero, dove siamo presenti in 80 Paesi, proietta per il nuovo anno una crescita del 10%, a conferma del grande interesse suscitato dalla nuova autorevole direzione internazionale». Il numero di Domus dicembre 2019 rappresenta il terzo omaggio all’italianità. Intitolato “Milano.Italia” e realizzato dalla redazione sotto la curatela di Fulvio Irace, si propone come uno strumento di narrazione culturale della Milano contemporanea. Al numero verrà dedicata una serata, aperta al pubblico, l’11 dicembre alle ore 18.30 al Memoriale della Shoah di Milano. La monografia dedicata a Chipperfield e il suo “Manifesto d’Intenti” sono allegati in omaggio.


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incarichi e gare

Autore: V Parazzoli - 19/04/2024


Armando Testa vince il bando biennale da 1,5 milioni per l’implementazione del branding e delle attività di promozione turistica di Regione Umbria

È stato aggiudicato ad Armando Testa il bando emesso dalla Regione Umbria per l’affidamento dei servizi per la progettazione e gestione della strategia d’immagine del brand Umbria finalizzati all’implementazione del branding e delle attività di promozione turistica integrata, del valore totale, IVA esclusa, di 1.554.993.44 euro in 24 mesi (777.496,72 per i primi 12 e altrettanti per l’opzione di rinnovo per altri 12). L’agenzia guidata da  Marco Testa ha superato, nell’ordine di classifica frutto della somma tra punteggio tecnico e offerta economica: l’rti di Heads Group con Digical e Dekmatis; l’rti di Studiowiki con DS Tech; LDB; Digitalmakers; e Blossom. Esclusi dopo la valutazione tecnica: l’rti di Deva Connection con Idea Docet, Stimulo Design S1 e Artefice Group; e Pirene. Premesse Obiettivi e Finalità dell’appalto: il quadro di riferimento è costituito dal MTU, Masterplan per il Turismo Umbro, lanciato con l’intento di definire in modo del tutto innovativo una linea di sviluppo integrato dell’Umbria a partire dalla sua eccezionale opportunità rappresentata dal turismo. Il MTU non si limita al settore turistico in senso stretto e tradizionale, ma prevede una fortissima interazione tra tutti gli elementi e le competenze che contribuiscono all’attrattività turistica di un territorio, a partire dalla sua marca e fino alle varie connessioni settoriali che rendono il turismo trasversale ed insieme motore di sviluppo anche molto oltre i suoi effetti diretti. E’ stata pertanto intrapresa una strategia di medio-lungo periodo da cui discendono le tattiche opportune: un’azione integrata che arrechi vantaggi ed economie di scala e di scopo in una serie di attività che in passato hanno sofferto di scoordinamento. A tal fine è stata adottata una marca corporate unica regionale, in grado di ricavare valore per il turismo dalle varie eccellenze di sistema e che sia condivisa il più possibile da vari settori produttivi (turismo, agricoltura cultura, artigianato, trasporti, attività produttive). Nella fase attuale, pertanto, si rende necessario implementare presso il mercato interno e i mercati internazionali il nuovo logotipo unico regionale, nei termini di marca ad “ombrello” che racchiude le varie eccellenze del sistema umbro e valorizzi non soltanto il turismo regionale ma si riveli capace di configurare un’operazione strategica di sistema. Punti di forza I punti di forza distintivi della Marca Umbria che le indagini sinora condotte hanno restituito sono: una Terra dei Cammini nella natura, ricca di Borghi storici ed eventi, famosa per i prodotti enogastronomici. Meritano ulteriore valorizzazione le attività outdoor, il benessere, la lentezza, ecc. Occorre rafforzare il posizionamento sui mercati consolidati (centro Italia e centro-nord Europa in particolare), e al contempo costruire un nuovo e più attuale riposizionamento per il tempo libero, la mobilità lenta, le attività outdoor e plein air, anche mediante una consistente e sempre più incisiva diversificazione di prodotto in tal senso. ll marketing turistico deve cercare inoltre di trasformare l’attrazione naturale delle aree più vicine da escursionismo in prodotti turistici, organizzando tutte le occasioni in modo da facilitare il pernottamento. Nel medio raggio è essenziale giocare sui prodotti connotanti, e cioè quelli basati su attrattori certamente speciali. Perimetro L’agenzia prescelta dovrà pertanto: provvedere alla ideazione creativa e sviluppo per output di campagne declinate sulle stagionalità e sui singoli mezzi off line e online curando la realizzazione di materiali pubblicitari e gli adattamenti degli esecutivi; fornire servizi e produrre materiali di comunicazione finalizzati all’implementazione e alla gestione del branding: realizzazione shooting fotografico, video corporate, spot pubblicitari e video clip; provvedere alla progettazione, redazione testi e realizzazione esecutivi di materiali istituzionali promo-pubblicitari. Nel lungo raggio è necessario muoversi in una logica fortemente selettiva, sugli attrattori in grado di generare prodotti “Star” e cioè irripetibili, di rilevanza mondiale, tali da consentire di affrontare mercati anche molto lontani, eppure sensibili alla specifica rarità. Tra i target attuali sono ancora relativamente rare le offerte “a valore”, in grado di rivolgersi a target più alti della media, e forse anche più giovani, andando verso quelle generazioni che rappresentano la punta di diamante dei comportamenti ed anche dei consumi. Tra gli strumenti occorre operare alcune precise scelte di priorità, che si prestano ad una condivisione con tutti gli attori del sistema. Ad esempio, in una prospettiva “omnichannel” le attività digitali assumono una importanza preminente. Infine, le attività di promo-comunicazione, per essere efficaci, devono incorporare quote crescenti di marketing intelligence, di creatività, di innovazione, passando dai media “comprati”, a quelli “guadagnati”, a quelli “creati”. 

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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