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Audience Measurement di Publicis Spine: il calcio femminile conquista l’Italia

Autore: Redazione


Le Azzurre hanno conquistato in totale poco più di 29 milioni di spettatori unici, corrispondenti a quasi il 50% della popolazione

Gli Stati Uniti sono i campioni del mondo di calcio femminile: domenica 7 luglio le ragazze di Jillina Ellis si sono infatti aggiudicate il titolo superando l’Olanda per 2-0 e conquistando 1, 9 milioni di spettatori (17,2% di share). Dopo 20 anni dall’ultima partecipazione a un mondiale anche l’Italia è stata protagonista dell’evento con un team motivato che ha fatto sognare il nostro Paese e che ha conquistato in media 4,9 milioni di spettatori e il 31,7% di share per ciascun match. Queste le considerazioni della divisione Audience Measurement di Publicis Spine che ha indagato il fenomeno televisivo del calcio femminile in Italia. Sara Gama e compagne hanno vinto lo scetticismo iniziale in merito all’interesse degli italiani e lo hanno fatto conquistando in totale poco più di 29 milioni di spettatori unici, corrispondenti a quasi il 50% della popolazione. I numeri dei mondiali maschili di Russia 2018 sono lontani (-37%) ma la competizione femminile è diventata l’evento calcistico dell’estate 2019, superando anche gli Europei maschili U21 (+3%) ospitati in Italia.

Successo da prime time

Il successo delle Azzurre ha anche catturato l’attenzione della Rai che in seguito agli ottimi ascolti delle prime due partite ha deciso di spostare la trasmissione dei match sulla rete ammiraglia a partire dal 18 giugno con Brasile – Italia. Un traguardo importante per il calcio femminile italiano commentato dalla c.t. Milena Bertolini come “qualcosa di storico che avvicina gli italiani al football femminile”. Il picco di pubblico è stato registrato per l’ultima partita del girone, Brasile – Italia, vista da oltre 7,3 milioni di persone pari al 32,9% della platea (somma dei dati Rai e Sky). Il match è stato l’unico giocato in prime time e i suoi ottimi ascolti hanno superato anche le partite maschili giocate a giugno dall’Italia, qualificazione Euro 2020 e Euro U21. La share invece è culminata, dopo un trend in costante crescita dalla prima partita, con il 44,2% del quarto di finale contro l’Olanda, seguito nel preserale da 6,1 milioni di tifosi.

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Un evento di grande attrattiva

Quanto emerso dall’analisi evidenzia come il mondiale femminile sia stato un evento di grande attrattiva per il pubblico e capace di conquistare nuovi spettatori: sia per Rai che per Sky infatti il profilo è soprattutto maschile ma la quota di donne è aumentata di almeno 5 punti percentuali rispetto alle più recenti partite maschili. Le evidenze sugli spettatori hanno inoltre dimostrato che una buona parte del pubblico si è interessata soltanto a questo mondiale. “L’analisi del fenomeno “calcio femminile” da un punto di vista quali-quantitativo è una delle prerogative peculiari di Publicis Sport & Entertainment: attraverso i nostri strumenti e processi di analisi focalizzati nel mondo dello sport siamo stati in grado di anticipare il successo del trend e di monitorarlo costantemente nella sua fase di evoluzione, mettendo a disposizione dei nostri Clienti le migliori opportunità di partnership e comunicazione”, commenta Alessandro Tomaiuolo PSE Lead.

Sul digital

Il successo del calcio femminile è dimostrato anche dai dati emersi dall’analisi dei contenuti online effettuata da Publicis Sport & Entertainment di Publicis Groupe. Considerando la pubblicazione di contenuti digitali, dall’inizio alla fine (7 giugno - 8 luglio) del mondiale ne sono stati generati complessivamente 83.924 in relazione all’evento in Italia. La partita di esordio della squadra Azzurra, il 9 giugno 2019 contro l’Australia, è stata quella che ha suscitato il maggiore interesse e una grande partecipazione da parte del pubblico. A dimostrarlo il picco di 15.114 contenuti pubblicati online e, contemporaneamente, il più alto numero di ricerche su Google. Questo picco nelle ricerche dimostra che il match di esordio è stato il momento in cui molti italiani hanno scoperto il calcio femminile. Dopo la prima partita, infatti, tutti i match che hanno visto protagoniste le ragazze italiane hanno avuto una partecipazione elevata con una media di 10.353 contenuti online pubblicati a partita. I momenti di massima partecipazione, oltre al match precedentemente menzionato, sono stati quelli di eliminazione diretta: gli ottavi di finale per il match contro la Cina (battuta per 2-0) ed i quarti che hanno visto il team italiano uscire dalla competizione a seguito della sconfitta con l’Olanda.

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L’interesse continua

Una volta conclusa l’avventura della squadra tricolore è stato registrato un calo d’interesse per la competizione, ulteriore dimostrazione del nuovo legame tra l’Italia e il calcio femminile, ma non è diminuita la risonanza delle imprese di Milena Bertolini e del suo team. L’impresa delle Azzurre infatti non è stata solo sportiva: attraverso la competizione mondiale sono riuscite a far crescere le ricerche online in Italia dedicate al calcio femminile di diciassette volte rispetto al precedente record raggiunto a marzo con il match femminile Juventus – Fiorentina svoltosi allo Juventus Stadium. L’interesse verso il calcio femminile è stato comune e trasversale in tutto il Paese, i dati relativi al profilo sociodemografico degli autori dei contenuti evidenziano una partecipazione da parte di utenti di entrambi i generi, con una leggera prevalenza dell’universo maschile, e una fetta importante di giovanissimi (<17 anni). Tra le prime cinque mentions su Twitter spiccano, oltre quello delle protagoniste della squadra italiana, i broadcaster televisivi che hanno scommesso sul fenomeno: @azzurrefigc (oltre 7.500), @barbarabonansea (+2.200), @FIFAWWC (+2.100), @skysport (più 1.800), @RaiUno (oltre 1.600). Anche la top five degli hashtag mostra l’interesse del pubblico verso il team Azzurro: #FIFAWWC (+72.000 contenuti), #RagazzeMondiali (+57.000), #Azzurre (+17.000), #DareToShine (+15.000) e #ItaliaCina (+10.000).

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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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