L'operazione è di grande prestigio per la società nata a Roma e poi ampliatasi anche a Londra e San Francisco, dove ha il suo headquarter. I fondatori sono Giuliano Iacobelli e Nicola Mattina
Apple ha acquisito la startup italiana Stamplay per 5 milioni di euro. A rilanciare la notizia è stato StartupItalia, il cui link però non è più raggiungibile da Google né all’interno del sito. L’indiscrezione, di cui dà notizia tra gli altri Fantasy Equity Crowdfunding Blog - blog tenuto da Rob Murray Brown di ECF Solutions, è stata ripresa anche dal Sole 24 Ore e in questo caso l’accesso è funzionante. Nell’articolo della testata confindustriale che cita a sua volta StartupItalia si legge che Stamplay è una startup “che si occupa di sviluppo in cloud e realizzazione di app senza ricorrere al codice”.
L'operazione
Si tratta di una operazione di grande prestigio, vista l’influenza e il potere di Apple, nonostante le dimensioni dell’operazione siano contenute. Come indica Crunchbase, finora Stamplay ha raccolto capitali per quasi 780.000 dollari, inizialmente grazie alla piattaforma di equity crowdfunding Seedrs - che segna una buona exit - e poi con successivi investimenti compreso l’ultimo round di Serie A risalente a settembre del 2016.
I fondatori della società, che sempre secondo Crunchbase fattura 275.000 dollari all’anno e compete con nomi come MuleSoft, Apigee e Apiary, sono Giuliano Iacobelli e Nicola Mattina. I due rimarranno in Apple in qualità di dipendenti. Stamplay ha tre sedi: a Roma, dove si occupa di ricerca e sviluppo, e a Londra e San Francisco (suo quartier generale), deputate allo sviluppo del business. Stamplay nel 2016 ha vinto il concorso “Everywhere Initiative” di Visa, arrivando così a collaborare con il colosso dei pagamenti su un progetto pilota e a ricevere un finanziamento da 50.000 dollari, come ha dichiarato Nicola Mattina in un’intervista a EconomyUp.
Il motto di Stamplay
Il motto di Stamplay è “Connect. Automate. Invent”, che significa poter proporre una piattaforma di automazione del flusso di lavoro a basso codice, che consente alle organizzazioni di semplificare il lavoro manuale integrando i dati e le applicazioni aziendali utilizzate quotidianamente. Più nel dettaglio la società spiega la sua natura su LinkedIn: “Stamplay è la piattaforma di sviluppo per un mondo connesso di API. Consente ai developers di costruire app basate sul cloud che mettono assieme API popolari come Stripe (pagamenti), Sendgrid (email), Twilio (SMS e VoIP) e Pusher (notifiche in real time). La nostra tecnologia riduce drasticamente gli sforzi di sviluppo, implementazione e gestione”, conclude la società.